Genova 1944. Durante il secondo conflitto mondiale, il giocatore d’azzardo Giovanni Bertone, vive di truffe sfruttando il dolore di chi ha vissuto la cattura di un parente o una persona cara da parte dell’esercito tedesco. I suoi traffici non passano inosservati nella città. Al comando tedesco il Colonnello Muller lascia correre il tutto, solo perché impegnato a risolvere un problema molto più grave: il Generale della Rovere, in contatto con i partigiani per cercare di risollevare le sorti del paese dopo l’armistizio, è stato ucciso per sbaglio.
Un giorno però, Bertone viene denunciato da due donne che stava cercando di truffare. Messo sotto torchio da Muller, fa sfoggio di tutte le sue abilità istrioniche per fingersi innocente, dando vita ad uno spettacolo davvero credibile. Bertone è un imbroglione nato, ed è esattamente quello che Muller sta cercando, ovvero qualcuno che si finga il Generale Della Rovere e che faccia da esca per trattare coi partigiani. L’uomo si ritrova così di colpo a vivere nell’orrore del carcere, tra i detenuti torturati dalla Gestapo. La dura convivenza gli darà modo di riflettere sulla propria esistenza e sulle sue scelte di vita, portandolo presto a tramutarsi in un coraggioso “uomo d’onore”.
Questa la trama de Il Generale della Rovere, la miniserie in due puntate diretta da Carlo Carlei, con protagonista Pierfrancesco Favino, in onda questa sera e domani su Rai1. Un’appassionante vicenda tratta dall’omonimo romanzo di Indro Montanelli, resa ancor più celebre dall’indimenticabile film di Roberto Rossellini con protagonista Vittorio De Sica.