Non c’è pace per Agrodolce. A distanza di qualche anno dallo stop del progetto, gli strascichi dello scandalo che lo colpì si fanno ancora sentire (qui la cronaca completa degli eventi).
Agrodolce: la Regione Sicilia restituisce i fondi ottenuti per la serie
Dopo la conseguente debacle di Einstein Multimedia, la casa di produzione che mise in piedi il progetto e finì con l’accollarsi al posto della Rai tutte le spese per la costruzione del centro di produzione di Termini Imerese senza ottenere mai nessun rimborso, ora tocca alla Regione Sicilia. Che per decisione del Cipe – Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – ha dovuto restituire i ventiquattro milioni di euro ottenuti come fondi per la messa in produzione della seconda (che in realtà era iniziata ma poi è stata stoppata) e della terza serie.
Altro che creazione di nuovi posti di lavoro, altro che realizzazione di prodotti cinematografici a basso costo, altro che rivalutazione del territorio siculo, altro che aiuto alla popolazione di Termini Imerese, colpita dalle difficoltà dello stabilimento Fiat che dava lavoro a molti e che è poi stato definitivamente chiuso nel 2011. Tutte promesse e speranze cadute nel nulla che hanno deluso non solo loro ma anche il pubblico di affezionati che aveva seguito la prima serie.