150 anni di Unità d’Italia



16
marzo

CENTOCINQUANTA: PIPPO BAUDO E BRUNO VESPA FESTEGGIANO L’UNITA’ D’ITALIA CON UNA PRIMA PUNTATA EVENTO

Bruno Vespa e Pippo Baudo conducono Centocinquanta

In concomitanza con l’inizio ufficiale delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, prende il via questa sera su Rai1 Centocinquanta, condotto da Pippo Baudo e Bruno Vespa. Un programma dedicato all’anniversario della storica ricorrenza che esordirà con una puntata-evento. Un grande show con grandi ospiti, collegamenti e illustri personalità terrà compagnia ai telespettatori nella notte dell’Unità (Centocinquanta chiuderà infatti verso l’1 di notte).

L’inedita coppia Baudo-Vespa, affiancata da Sophia Loren, madrina d’eccezione della serata, aprirà la puntata con un collegamento in diretta con Piazza del Quirinale a Roma, dove il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presenzierà alle celebrazioni della Notte Tricolore. Sulle note dell’inno di Mameli sarà Fabrizio Frizzi a prendere la linea e a fare gli onori di casa dal palco allestito nella suggestiva piazza romana, che vedrà artisti come Gianni Morandi e Roberto Vecchioni. Non mancheranno inoltre numerose finestre per vedere cosa succede nelle maggiori piazze italiane, con collegamenti da Torino, Firenze e Napoli. Nel capoluogo partenopeo l’etoile Roberto Bolle incanterà il pubblico del Teatro San Carlo e quello di Rai1.

Momento clou della diretta televisiva dal Quirinale sarà il discorso agli italiani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Spenti i riflettori sulla Piazza del Quirinale, la diretta proseguirà dal Teatro Delle Vittorie di Roma dove Pippo Baudo e Bruno Vespa entreranno nel vivo della trasmissione che vedrà la partecipazione di prestigiosi ospiti che daranno un personale contributo alla narrazione dei fatti. Tra loro, oltre a Sophia Loren, ci saranno Giorgio Albertazzi, Arisa, Serena Autieri, Luca Barbarossa insieme a Raquel Del Rosario Alonso, Mario Biondi, Raoul Bova, Gennaro Cannavacciuolo, Christian Ginepro, Alessandro Preziosi, Massimo Ranieri e Amii Stewart.




8
marzo

BUON COMPLEANNO ITALIA: ANCHE SKY FESTEGGIA I 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA.

Buon Compleanno Italia

Mancano ormai pochi giorni al 17 marzo, anniversario ufficiale dei 150 anni dell’approvazione della legge che sanciva la nascita del Regno d’Italia e la proclamazione dell’Unità del Paese. Anche Sky è pronta a festeggiare l’importante ricorrenza, naturalmente alla sua maniera, ricorrendo alle nuove tecnologie e a forme di comunicazione sempre più interattive. Una festa alternativa rispetto ai più istituzionali appuntamenti targati Rai, che vedranno come padroni di casa Pippo Baudo e Bruno Vespa, i due cerimonieri per eccellenza della tv di stato, affiancati per una serata della presenza di Belen Rodriguez nelle vesti di Anita Garibaldi.

In quel di Sky, nessun travestimento post carnevalesco e tantomeno messe cantate e cerimoniali ma un progetto multimediale che vedrà coinvolti tutti gli italiani e gli stranieri ospiti del nostro Paese che vogliano essere protagonisti e testimoni di un affresco collettivo. Un mosaico di racconti, volti, storie, ricordi, immagini e testimonianze. Sky Italia con la collaborazione dell’Associazione Culturale Storia e Memoria, ha deciso di realizzare, infatti, il progetto Buon Compleanno Italia, che invita il pubblico a raccontare i mille e più volti dello stivale.

Com’è vista l’Italia dai suoi cittadini? Attraverso quali immagini e quali storie si potrebbe raccontare il Belpaese, avendone la possibilità? Il progetto partito lo scorso dicembre prevedeva la realizzazione di un video della durata massima di tre minuti, che avesse come tema centrale l’Italia e gli italiani. Tra i tanti contributi caricati entro il 1° marzo direttamente sul sito del broadcaster, la redazione ha provveduto a scegliere i migliori. I video considerati più originali e interessanti saranno trasmessi il 17 marzo nello speciale Buon Compleanno Italia, in onda su SkyUno.


4
marzo

MAURO MASI RICEVUTO A PALAZZO CHIGI. PARTONO I RUMORS SUL DG: AVRA’ PRESTO UN NUOVO INCARICO?

Gianni Letta, Mauro Masi

Che ci faceva Mauro Masi nella stanza dei bottoni? Ieri il Direttore Generale della Rai è stato avvistato dalle parti di Palazzo Chigi, dove si è recato per ottenere ricevimento. Una visita probabilmente fissata da tempo nell’agenda del responsabile di Viale Mazzini, che ha comunque suscitato rumors e illazioni circa il suo futuro lavorativo. Il dirigente della tv pubblica ha incontrato Gianni Letta, con il quale si sarebbe intrattenuto circa una quindicina di minuti. Cosa si saranno detti? Alcuni sospettano che Masi abbia discusso con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, uomo fidatissimo di Berlusconi, di un’eventuale decisione di lasciare la direzione generale della Rai.

Sembra però piuttosto improbabile che una questione così spinosa sia stata affrontata in pochi minuti, e anche in Viale Mazzini si esclude categoricamente che il tema dell’incontro fosse quello. Ufficialmente, il ricevimento avvenuto ieri a Palazzo Chigi serviva infatti a definire e concordare gli ultimi dettagli sul palinsesto speciale che la tv pubblica trasmetterà il 16, 17 e 18 marzo, in occasione dei dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Ci sono in programma appuntamenti celebrativi, un po’ nello stile patriottico della terza serata di Sanremo 2011, quella con Roberto Benigni.

Quindi niente accordi su un’eventuale uscita anticipata di Masi. In realtà, però, le indiscrezioni a riguardo si susseguono da tempo e a più riprese. In molti sostengono che l’attuale DG possa lasciare l’incarico prima della sua naturale scadenza, che avverrà tra un anno, nel marzo 2012. A suggerire tale eventualità, il fatto che tra un mese verranno chiuse le liste dei candidati per i Cda di diverse aziende primarie come Eni, Enel, Finmeccanica e Poste. Secondo le solite voci di corridoio (quelle che vanno tutte verificate) Masi potrebbe essere sostituito in Rai e indirizzato verso una di quelle poltrone, altrettanto prestigiose e remunerative.





18
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2011: IL CAVALIERE RIPORTA LO SHOW ALL’ARISTON. MA SI TRATTA DEL POETA ROBERTO BENIGNI

SANREMO 2011: TERZA SERATA - 150 ANNI UNITA' D'ITALIA

Dal Rinascimento di Gianni Morandi per Gianni Bella al Risorgimento di Roberto Benigni per l’Italia, la terza serata è all’insegna del tricolore sin dalla suggestiva presentazione iniziale. Con un’atmosfera quasi da Ginestra leopardiana stasera il ‘restiamo uniti’ del conduttore trova il suo senso più puro, in difesa di una grandissima tradizione come quella italiana che il Festival di Sanremo rappresenta bene. La solennità che era mancata fino a questo punto ritorna roboante, a partire dalla scelta di comporre il firmamento della scenografia con i nomi degli italiani celebri, per concludere con il ‘presepe’ interraziale della nuova Italia del melting pot. Cinema, storia, musica, cultura: i tasselli del mosaico stavolta ci sono tutti per parlare di grande show.

Benigni o il Cavaliere- Cinquanta densissimi minuti, nessun Festival forse aveva osato affidare un intermezzo così lungo ad un ospite. Come nei migliori romanzi picareschi Roberto Benigni alterna il fioretto con cui punge con eleganza Berlusconi (notare come non ne pronunci mai il cognome, alla maniera veltroniana!) alla spada che sguaina a difesa della bellezza dell’inno e dell’Unità. Un’esegesi ricchissima per un Mameli letto con lo stesso entusiasmo del padre Alighieri. Nella foga di far entrare tutto nel fiume dirompente di parole qualche dato rimane confuso ma la capacità di drammatizzare per il popolo una parafrasi di natura elitaria merita il lunghissimo applauso finale e la commozione. Il fascino dei contadini, cantati da Guccini, che sapevano Dante a memoria sono sempre il sogno culturale benigniano.  Il solo bellissimo riferimento alla Beatrice della Commedia per spiegare la nascita del tricolore vale il prezzo di una lunga serata incollati agli schermi.

Memoria e speranza: i big che cantano l’Italia- L’instabilità che si respira nel paese sta entrando all’Ariston con forza. La parola poetica sembra tornare a ferire lo schermo, e l’idea di ritrovare nella cultura della musica gli attimi più significativi della storia italiana si presta magnificamente allo scopo. L’emigrazione , la Resistenza, il boom economico, la trasversale essenza dell’allegria italica: attraverso il riarrangiamento di tanti brani simbolo di epoche i big in gara riescono a far parlare quel palcoscenico. Per la serata evento tutti rimettono l’abito delle grandi occasioni mettendo da parte per un attimo l’ansia moderna e si uniscono alla festa.  Il brano alla memoria di Sacco e Vanzetti interpretato da Emma e i Modà diventa forse il più emblematico per illustrare il passaggio da paese di emigrati a nazione di immigrati, sottotesto che si coglieva tra le righe pacifiste della serata.


17
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO 2011: LA TERZA SERATA LIVE SU DM IN COLLEGAMENTO CON LA GIALAPPA’S SU RTL 102.5

Roberto Benigni al Festival di Sanremo

Qui si fa il Festival o si muore. Gli eroi dei due mondi sono Gianni Morandi e la sua “squadra”. A cavallo tra musica ed emozioni, Storia e spettacolo, toccherà a loro reggere i ritmi della terza serata di Sanremo 2011, interamente dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Un evento atteso e programmato con la cura delle grandi cerimonie, a cui la Rai sembra tenere davvero molto. Per l’occasione, i 14 “big” della rassegna canora eseguiranno ciascuno un brano significativo del repertorio nazionale, per ripercorrere in musica la storia del Paese.

Le canzoni scelte per celebrare l’importante anniversario sono tutte molto note, e la particolarità starà proprio nella personale interpretazione che ogni artista vorrà dare ad esse. Salvo stravolgimenti dell’ultimo minuto, ecco le esibizioni di stasera secondo la scaletta: Viva l’Italia Davide Van De Sfroos, Mamma Anna Tatangelo, ‘O sole mio Anna Oxa, Va pensiero Al Bano, Mille lire al mese Patty Pravo, La notte dell’addio Luca Madonia e Franco Battiato, Il cielo in una stanza Giusy Ferreri, Il mio canto libero Nathalie, Addio mia bella addio Luca Barbarossa e Raquel de Rosario, Here’s to You (La ballata di Sacco e Vanzetti) Modà con Emma, Mamma mia dammi cento lire Max Pezzali con Arisa, ‘O surdato ‘nnamurato Roberto Vecchioni.  E a seguire: Parlami d’amore Mariù La Crus, L’italiano Tricarico con Toto Cutugno.

C’è inoltre grande attesa per il super-ospite della serata: Roberto Benigni. Il premio oscar salirà sul palco dell’Ariston per eseguire a modo suo un’analisi dell’Inno di Mameli. Un momento in cui l’artista fonderà cultura, recitazione e ironia (con la possibilità di qualche riferimento pungente all’attualità politica). Tra musica e spettacolo la serata “patriottica” del Festival di Sanremo si annuncia una delle più ricche della kermesse 2011, da seguire e commenentare in diretta su DM. Dove sennò?

AFFILATE LE TASTIERE E PREPARATE IL TRICOLORE! VI ASPETTIAMO DALLE 20.40!

Ore 20.40: Si comincia con Daniel Ezralow che percorrere i corridoi del teatro Ariston in direzione del palco.

Ore 20.42: DM è in attesa di collegarsi con la Gialappa’s in diretta su RTL 102.5.

Ore 20.44: Gianni Morandi fa il suo ingresso sul palco.

Ore 20.46: In vista del ripescaggio di stasera, Morandi manda gli highlights degli eliminati.

Ore 20.49: Morandi presenta le “Muse del Festival di Sanremo“. Belen è vestita in giacca e pantaloni per far fare un casque’ alla Canalis. Il padrone di casa sottolinea l’amicizia tra le due primedonne. Ecco che arrivano anche Luca e Paolo omaggiano Giorgio Gaber cantando una canzone che fa ”Noi due siamo i due più stupidi…”

Ore 20.54: Si scorge in platea Enrica Bonaccorti! Intanto gli uomini del Festival spiegano la serata di stasera dedicata al centocinquantenario dell’Unità d’Italia. S’inizia il viaggio musicale con Davide Van de Sfroos che canta W l’Italia di Francesco de Gregori.

Ore 21.01: Belen introduce Anna Tatangelo che, abbandonato il “look maschile”, canta Mamma.

Ore 21.06: Luca e Paolo scherzano con Masi, seduto in prima fila accanto a La Russa. Arriva DM su RTL 102.5. 

Ore 21.09: Anna Oxa tutta in blu e con capelli cotonati canta O’ Sole Mio.

Ore 21.15: Albano accompagnato daIannis Plutarchos e Theodossiou Dimitra canta Va’ Pensiero.

Ore 21.20: Pubblicità.

Ore 21.25: Si riprende con Morandi che canta un brano di Gianni Bella, il cantautore, suo amico, che in seguito ad un ictus non può più cantare.

Ore 21.31: Standing ovation del pubblico per Gianni Bella, Morandi fa fatica a trattenere l’ emozione. Luca e Paolo presentano Patty Pravo che canta Mille Lire Al Mese.

Ore 21.36: Dopo aver pestato un piede a Belen, Gianni Morandi presenta Luca Madonia che canta La Notte dell’Addio. Franco Battiato dirigerà l’orchestra.





2
febbraio

PORTA A PORTA IN PRIME TIME, LUCIA ANNUNZIATA DI SERA, SGARBI TRA IL BENE E IL MALE: LE GRANDI MANOVRE DEI PALINSESTI PRIMAVERILI TRAFUGATI

Bruno Vespa

I nuovi palinsesti Rai contengono alcune sorprese, promettono grandi manovre: roba che scotta. Sarà per questo che adesso tutti li vogliono conoscere, che tutti li cercano e così vanno letteralmente a ruba. Ne sa qualcosa il loro responsabile Angelo Teodoli, che ieri ha denunciato alla polizia il furto di tre delle quattro uniche copie esistenti delle programmazioni primaverili, avvenuto negli uffici di Viale Mazzini. I soliti ignoti (non quelli di Frizzi…) hanno fregato alcuni tra i documenti più riservati della tv pubblica, gli stessi che giovedì verranno sottoposti al voto del Cda, salvo correzioni o cambiamenti dell’ultimo minuto. In quelle carte, ora custodite in cassaforte dal vicedirettore generale Antonio Marano, sono annotate le decisioni strategiche riguardanti i prossimi mesi televisivi. Le più interessanti, lo diciamo subito, riguardano i talk show e l’informazione.

Lucia Annunziata raddoppia, e lo fa di sera. La giornalista di Rai3, già conduttrice dell’approfondimento domenicale In 1/2 ora, presenterà un nuovo programma di seconda serata sulla stessa rete. La trasmissione si intitolerà “Potere“, e racconterà i principali avvenimenti del secolo scorso in chiave storica, analizzandoli nei settori specifici della politica, dell’industria e della finanza. Non sarà quindi un talk show vero e proprio, di quelli a perenne rischio “pollaio”, ma piuttosto un approfondimento con interviste e contributi singoli più simile a La storia siamo noi di Giovanni Minoli. Secondo le indiscrezioni de Il Giornale, il nuovo appuntamento dovrebbe partire lunedì 28 marzo ma non è da escludersi un rinvio al mese di maggio, quando i dirigenti Rai avranno la garanzia che la trasmissione non strizzi troppo l’occhio alle simpatie politiche – mai nascoste - della sua conduttrice.

Ma quella che riguarda l’Annunziata non è certo l’unica novità televisiva di rilievo. Infatti, allo sbocciare dei freschissimi palinsesti primaverili, troveremo un Vespa pronto a ronzare in prima serata su Rai1. Dopo le richieste avanzate da più parti, e in paricolare dal consigliere Rai Nino Rizzo Nervo, pare si sia trovato un accordo per trasferire Porta a porta in prime time, una volta alla settimana (forse il mercoledì). Sull’avvio e sui tempi del progetto inciderà anche l’eventualità delle elezioni anticipate in seguito ai contraccolpi politici e giudiziari del caso Ruby. Inoltre, dal 16 marzo, Bruno Vespa sarà impegnato assieme a Pippo Baudo nella conduzione di uno show sulla prima rete per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia.


11
gennaio

PIPPO BAUDO STOPPATO DA UN VIRUS INTESTINALE: LO SHOW SUI 150 ANNI DELL’UNITA’ D’ITALIA SLITTA AL 16 MARZO.

Pippo Baudo e Bruno Vespa

Povero Pippo Baudo! Proprio alla vigilia del debutto – previsto per il 19 gennaio – del programma celebrativo del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che segna il suo ritorno in grande stile su Rai1, il presentatore più nazionalpopolare della televisione ha dovuto fermarsi a causa di un virus intestinale che lo ha messo al tappeto.

Baudo è stato addirittura ricoverato in ospedale ma le sue condizioni di salute non destano preoccupazione anche se i medici che lo seguono gli hanno consigliato di non sottoporsi a sforzi che potrebbero rallentare la sua completa guarigione. La messa in onda della prima puntata dello show, che non ha ancora un titolo definitivo, è  slittata così a mercoledì 16 marzo: non si tratta di una data qualsiasi ma del giorno in cui nelle città del Belpaese la ricorrenza verrà celebrata con la “Notte Tricolore”.

Alla guida della trasmissione “la strana coppia” Baudo-Vespa, volti storici dell’ammiraglia Rai, che lavorano al progetto già dal mese di maggio. Il direttore di Rai1 Mauro Mazza, dopo aver rivolto l’augurio di immediata guarigione a Baudo, ha precisato che “la decisione (di far slittare la partenza, ndDM) è stata presa di comune accordo con l’azienda e i due autori-conduttori-ideatori del programma“.


24
dicembre

LE STORIE – DIARIO ITALIANO: CORRADO AUGIAS ATTACCA LA LEGA

Corrado Augias

Intellettuale senza peli sulla lingua, oggi più che mai nell’oasi protetta Rai3 Corrado Augias, nella puntata appena conclusa di Le storie: diario italiano dedicata alla questione dell’identità nazionale, proprio nella preparazione alla celebrazione del centocinquantesimo anniversario, non ha risparmiato varie frecciatine ai ceti dirigenti della Lega, ai quali ha consigliato vivamente di leggere di più e di fare meno polemiche sterili, attaccando il loro stereotipo della tv di Stato come entità romacentrica, luogo dove oggi le cravatte verdi hanno ruoli di alta responsabilità.

Con il conforto dello storico Ernesto Galli Della Loggia, noto ai più per essere una delle penne del Corriere della Sera, Augias si è avvalso di piccole chicche storiche delle teche Rai e della filmografia nazionale (non a caso quello spaccato fenomenale del Belpaese a firma Monicelli che risponde al nome de I nuovi mostri) per rispondere con garbo e velata ironia alle argomentazioni del manifesto sciovinista che negli anni il Carroccio avrebbe diffuso qua e là. Convinto sostenitore della televisione di servizio pubblico il saggio conduttore ha cercato di controbattere alla disputa virtuale con testimonianze storiche, e un filo di polemica culturale sempre sospeso tra le righe.

Una mezz’oretta che scorre nel bel mezzo di un’intertestualità pregevole e ricca di possibili riflessioni: dal maestro Manzi e la necessità di una lingua unitaria per la modernizzazione di uno Stato (per nulla casuale l’accenno alla questione, mai sopita, del rapporto tra dialetto e istruzione), agli accenni storici, fortemente mirati, alla nascita della Rai in Piemonte e ai benefici che i contadini veneti hanno avuto dalla solidarietà nazionale unitaria, loro che erano i ‘terroni’ dell’impero austro-ungarico (sic dixit Augias).