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UN ANNO DAL CASO SCAZZI. COME LA CRONACA NERA HA CAMBIATO LA TV ITALIANA

di Cristian Tracà

23/08/2011 - 11:40

UN ANNO DAL CASO SCAZZI. COME LA CRONACA NERA HA CAMBIATO LA TV ITALIANA

Cronaca nera in tv

Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Melania Rea: tre nomi martellanti che ormai ogni italiano conosce. Anche chi non ne avesse avuto assolutamente voglia almeno per un giorno si è trovato a fare il detective per caso tra i pomeriggio fiume dell’infotainment, gli appelli della Sciarelli, le ricostruzioni di Sottile. Plastici, interviste, criminologi, parenti ed amici onnipresenti come le nuove star del momento: al progressivo scemare della popolarità delle flotte di persone comuni che partecipano ai reality show è risultata inversamente proporzionale la quota di nuovi personaggi per caso.

Mitomani, parenti serpenti e colpevoli, pettegolezzi e fango a tutto spiano anche per questioni che per nulla fossero legate ai moventi del delitto. E’ così che la caserma di Parolisi ha assunto i tratti romanzeschi degni di alcune pagine del marchese de Sade, la villetta di zio Michele di Avetrana è diventata luogo di pellegrinaggio tanto quanto i vicini luoghi di Padre Pio, così come inenarrabili sono i racconti che si annidano sui luoghi del mistero di Brembate e Colle San Marco. I luoghi simbolo di quest’anno nero per il Paese intero.

La piccola provincia italiana alla ribalta ha spopolato sul target più presente davanti alla tv che ha dapprima subito incolpevolmente questa invasione domestica per poi sguazzarci dentro con l’indignazione di chi rimane sbigottito davanti a questa che sarebbe un’inversione di tendenza del mondo contemporaneo, un degrado morale (discorso che vale soprattutto per gli anziani), con il retrogusto di chi in fondo prima ricostruiva i movimenti sospetti della vicina di casa presumibilmente adultera, della perpetua che non la racconta giusta, dei divorzi e delle liti del paese.

Chi aveva un brividino sulla pelle, quando sugli schermi vedeva l’Italia di Don Matteo segnata dalle pedalate investigative del curato, si è dovuto inabissare in un bagno di realtà profondo dopo l’annata dei delitti misteriosi e ancora senza una verità limpida. Le piste dalla scomparsa di Sarah alla sua morte in diretta, il ritrovamento di Yara, i repentini cambiamenti di ricostruzione nelle parole di Parolisi hanno calamitato l’attenzione e forse sarà difficile trovare dei casi all’altezza per il nuovo ciclo. E’ auspicabile sia per la televisione che la società italiana che non ci siano epigoni degni.

La cronaca nera, si sa, è però drammatica per eccellenza. Un caso capofila e una scia di eventi che anche se non sono connessi lo diventano per l’idea di battere il ferro quando è caldo. Non si spiegherebbero altrimenti allora le improvvise cicliche ripetizioni dei medesimi delitti con frequenze connesse ai ritmi dell’attenzione mediatica. L’unico problema è che il caos e l’inquietudine che si genera nel pubblico che ha meno opportunità di accedere ad un’informazione più ampia e globale non fa altro che appesantire l’aria di depressione e recessione che già respiriamo da qualche mese a questa parte.

Gossip rosa e gossip nero (vedere per credere l’intervista in cui Salvo Sottile racconta delle domande dei bagnanti al mare sui suoi casi), prouderie e approfondimenti macabri: quali nuove anteprime e scandali ci riserva la stagione che sta per iniziare, quali nuove relazioni di amore e morte domineranno le ribalte? E’ possibile un passo indietro verso una tv che non superi sempre di più i limiti della mostrabilità e blocchi la telecamera dinanzi a portoni listati a lutto e famiglie chiuse nel dolore, senza protagonismi di sorta?

Il quarto grado è comunque pronto con un laboratorio stile Ris, comunque la pensiate…

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18 commenti su "UN ANNO DAL CASO SCAZZI. COME LA CRONACA NERA HA CAMBIATO LA TV ITALIANA"

  1. Cari amanti della RAI, vogliamo parlare? Facciamolo: 1) Quarto Grado è nato come un programma di investigare e di informare le persone sulla morte di qualcuno; Chi l'ha visto? è nato come un programma per cercare persone scomparse e NON MORTE, ma poi ha abusato ed è salito sui 3 mln. 2) Non è solo la D'Urso ad occuparsi di questi casi. La vita indiretta pure lo faceva,e non negatelo, e poi il suo Spin-Off ''Estate in diretta'' ''regalava'' l'intero programma alle povere vittime! 40 minuti più l'anteprima..Mentre la D'urso in quel periodo solo 15 minuti della seconda parte. 3 Non parlate senza sapere!!

  2. la cosa che mi ha turbato di più in tutte queste vicende però è stato il trattamento riservato a Melania Rea, quelle interviste alle persone del paese, quelle allusioni striscianti a relazioni di ogni tipo gravitanti intorno alla coppia, solo per il fatto poi che fosse una bella donna, una che si faceva notare in paese mi sono sembrate veramente ingiuste...come se si volesse insinuare qualcosa a tutti i costi una delle pagine più brutte della televisione della passata stagione a mio giudizio

  3. Nel post non c'è un riferimento diretto alla D'urso perch secondo me sono un po' tutti sulla stessa barca...

  4. Wmariadefilippi dice:

    @Paride xk solo la durso ? è vero ne a parlato anche lei come lo anno fatto vespa,vinci,venier,landi,brachino loro che anno l esclusiva

  5. se ne è parlato fin troppo! e non se ne può più.. tutta la TV ne ha parlato e ne ha continuato a parlare visto gli ascolti dati da un pubblico interessato ai fatti di cronaca! non accetto che si parli solo di d'Urso perchè mentre la d'Urso nei suoi pomeriggi ne ha parlato per meno di mezz'ora altre trasmissioni hanno fatto ore e ore di cronaca nera.. siate obiettivi. sicuramente da settembre si ripartirà con un riepilogo di quello che è successo nelle indagini in questo periodo..ormai la macchina è partita il problema è come fermarla!!

  6. Il problema secondo me è che se ne è parlato troppo e in sedi non proprio opportune. Trovo che la cronaca vada trattata con competenza, non si parla di storielle di gossip da inserire tra il servizio sulla nonnina più longeva d'Italia e le novità clamorose sul GF o l'Isola. La tv su casi come questi ci ha montato intere trasmissioni, va bene il diritto di cronaca, ma credo che non debbano essere nè la D'Urso, nè la Perego ad informarci.

  7. Credo che, grazie a questi avvenimenti accaduti ultimamente, la tv "ha raschiato il fondo del barile"... cioè, come appena hanno notato che parlare di cronaca nera alzava lo share, cani e porci hanno iniziato a trattarne. Addirittura ci sono trasmissioni dedicate appositamente a questi casi (vedi Quarto Grado) che, per mantenere alto lo share, deve augurarsi le disgrazie altrui, perchè (lo speriamo vivamente) se non accadono più tragedie come quelle di Sarah o Melania, di cosa parlano lì? Su cosa analizzeranno, visto che hanno installato un laboratorio stile Ris? Per non parlare di Mistero, che a quanto pare, con l'ingaggio della criminologa, nella nuova edizione si occuperà anch'esso di cronaca nera! Credo che oggi il terrore degli italiani è quello di finire nella scaletta di Salvo Sottile o Federica Sciarelli, perchè (anche se non sono gli unici) stanno sfruttando le tragedie altrui per avere successo e finire sulle copertine!

  8. Paride questo mi sembra ingiusto... non è l'unica che ne ha parlato ne tanto meno la + squallida, ripeto il mercato vuole questo e quindi dichiarazioni a parte... tutte nessuna esclusa ne hanno parlato. Le puntate monotematiche della Vita in diretta dove le mettiamo?

  9. Il problema, come sempre, é la piú squallida delle bislacche: Maria Carmela, in arte Barbara, D´Urso.

  10. Il problema sta nel seguire una strategia di marketing o nel seguire la propria etica? Mostrare quello che la gente vuole vedere ( perchè dati alla mano è quello che la gente vuole vedere, nonostante poi stiamo tutti a criticare... gli ascolti parlano chiaro e appena si vira sulla nera i punti di share aumentano) oppure bisogna fare una informazione senza strafare, bisogna avere rispetto per i parenti delle vittime e soprattutto per le vittime stesse. Ma questi parenti poi alla fine sono i primi consenzienti a questo massacro mediatico, dato che sono i primi a rilasciare interviste ad andare in tutte le televisioni! Non si fa più una cronaca di informazione, dove comunque si può prendere spunto da questi personaggi per parlarne... 1 volta al mese non di più, ma si va alla ricerca del dettaglio più esclusivo, dell'intervista più particolare... tanto per poi poter dire di aver aiutato nelle indagini. Questa passione noi italiani ( a giudicare appunto da Don Matteo e tutti i gialli che da sempre ci affascinano) la abbiamo sempre avuta, in questo caso però è diventata morbosa... perchè tra i 1000 accadimenti del paese ce ne è sempre qualcuno che catalizza l'attenzione... un degno erede di Sarah, Yara e Melania.... il piccolo Jason, sul finire della stagione dell'infotainment su Rai1 si affacciava questo nuovo caso. Il 12 settembre quando riinizia l'infotainment da dove si parte? Da fare il punto sulla situazione dei casi che abbiamo lasciato in sospeso?