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“QUESTE COSE NON MI FERMANO”: MINACCE DI MORTE A SANDRO RUOTOLO DI ANNOZERO
di Sebastiano Collu
06/10/2009 - 16:00
“Continuerò a fare il giornalista con la schiena dritta. Queste cose non mi fermano“: questo è quanto ha dichiarato a caldo il giornalista Sandro Ruotolo dopo le minacce di morte ricevute da lui e dalla sua famiglia. La Digos di Roma infatti è stata ora chiamata ad indagare su una lettera anonima da cui emerge chiaramente che lo storico collaboratore di Michele Santoro, al suo fianco a tutt’oggi nella tribuna di Anno Zero, è stato preso di mira da qualcosa di più di un semplice mitomane.
La lettera, ora in esame dalle autorità di pubblica sicurezza, conterrebbe chiari riferimenti alla vita quotidiana e familiare di Ruotolo che quindi sarebbe stato pedinato e sorvegliato da ignoti. Dato ancora più inquietante, il fatto che la missiva sia stata recapitata al domicilio privato del giornalista, già in prima linea su tanti fronti ben più pericolosi di quello frivolo delle escort di lusso; dato inquietante, si diceva, perché l’indirizzo di Ruotolo, così come il numero di telefono della sua abitazione, non compaiono certo negli elenchi telefonici.
Nella lettera, oltre alle minacce, gli investigatori hanno trovato riferimento anche ad un elenco di obiettivi sensibili, elenco nel quale il giornalista sarebbe al secondo posto. “Non posso dire di più per ovvie ragioni di riserbo legate alle indagini”, ha concluso Ruotolo, “Mi fido degli investigatori, quello che loro dicono mi va bene, sono dei professionisti”.
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ROBERTO dice:
E stanotte in radio ho sentito l'intervista delle cognata di Pepppino Impastato: cose da Medio Evo! Alla fine del processo contro i mandanti dell'omicidio, le fecero trovare una croce sulla saracinesca del negozio
ROBERTO dice:
Io ancora ricordo quando bruciarono l'automobile del padre di Marrazzo, anche lui un giornalista che si occupava con grande coraggio di mafia e camorra
favola dice:
voglio solo esprimere la mia solidarieta' a Ruotolo, grazie x quello che fa.
giulia dice:
Anhe Santoro in passato ha ricevuto minacce dalla mafia.
simo dice:
Piena solidarietà al bravo e coraggioso Sandro Ruotolo che non si è mai tirato indietro neanche davanti a pericolose interviste e indagini in cui era implicata la camorra.
leda dice:
Che in un paese come il nostro ci debbano essere intimidazioni o minacce a chi fa con onesta' il proprio lavoro e' una cosa sconvolgente!Caro sig,Ruotolo per quanto posso sono vicino a lei ed alla sua famiglia la stimo e la ritengo un giornalista serio e che fa il suo lavoro con onesta' intelletuale lontano da falsi colori e persone disoneste,Un saluto Leda
Peppe dice:
A me la faccenda fa paura. Fra "liste" e "pedinamenti" direi che siamo di fronte a qualcosa di spaventoso. Concordo, ha poco a che fare con "destra" e "sinistra". Quel che è certo che è troppo spesso i giornalisti che scelgono "strade pericolosi" si ritrovino in queste situazioni spiacevoli...
BIG SISTER dice:
qui c'entra poco la libertà di informazione comuqnue queste cose sono capitate sempre è una cosa triste che ha poco ache fare con il clima politico qualunque esso sia.... poi staremo a vedere cosa dicon ole indagini
giulia dice:
Ruotolo mi sembra si sia recato più volte nelle roccaforti della camorra ad intervistare gente ben informata o addirittura collusa. Dopo la strage sulla Domiziana, quella nella quale furono uccisi dei nord-africani , non vorrei sbagliare , ma ricordo che riuscì ad intervistare persino un camorrista che poi si scoprì essere uno del commando.