Ora in tendenza

DATEMI UN VARIETA’ E SOLLEVERO’ GLI ASCOLTI

di Massimo Dorati

22/03/2012 - 15:32

DATEMI UN VARIETA’ E SOLLEVERO’ GLI ASCOLTI

Giorgio Panariello

di Massimo Dorati – Ebbene si  sono un twitteromane e come molti di voi seguo sempre di più, in una sorta di liveblogging, i commenti, le battute e le considerazioni in diretta su quanto succede in quel momento in tv.

Lunedì scorso mi sono preparato davanti alla tv per “gustarmi” il gradito ritorno, dopo il non fortunatissimo Sanremo, di Giorgio Panariello che tra l’altro, scoop degli scoop, debuttava sulla rete ammiraglia del Biscione. Una prima curiosità degna di nota è il giorno di collocazione, il lunedi. “Perchè di lunedì” mi sono chiesto?  Perché ci era andato Fiorello o perché i “demostene del palinsestino” hanno valutato che contro la fiction di Raiuno, un varietà largo, per tutta la famiglia, tipo “Studio Uno”, soddisfacesse la richiesta del pubblico di Canale 5?  Boh, non so!

Scusate la banale e scontata digression-tenzone Panariello-Fiorello, ma scatta automatico soffermarcisi per tutta una serie di fattori evidenti: 1) stesso giorno di collocazione 2) stesso studio 5 di Cinecittà, quello di Fellini per intenderci 3) classico one-man-show con monologhi, ospiti, grande orchestra a vista 4) strabiliante, elegante e, ci aggiungerei, piuttosto costosa scenografia, progettata dallo stesso scenografo 5) coreografi stranieri, Bill Goodson per Panariello, Daniel Ezralow per Fiorello 6) addirittura un paio di autori, soprattutto uno, in comune.

Quindi qualche domanda uno se le fa, ma non è assolutamente mia intenzione fare critiche gratuite, subdole  allusioni o ancor peggio confronti demagogici. Ciò che invece  vorrei  fare con Voi è sviscerare, approfondendo, non solo lo spettacolo di Panariello Giorgio, ma la funzione che deve avere la Tv generalista  in questo preciso momento storico, il motivo o i motivi della perdita di ascolti ormai endemica, la tipologia dell’offerta di contenuti in confronto alle altre piattaforme tv fino ad arrivare al web.

In pratica ci interessa capire cosa funziona e cosa non funziona, cosa vi è piaciuto e cosa no, che tipo di programmazione dovrebbe avere la tv generalista. In definitiva, vorrei fare un percorso insieme a Voi fornendo qualche suggestione e qualche oggettiva indicazione.

Ma prima di tornare prontamente al succitato show di Panariello  (non e’ che la sto prendendo alla larga, sappiate che un motivo c’è) vediamo cosa è piaciuto quest’anno sulle tv generaliste.

Su Raiuno, in genere le fiction, fatte bene, recitate bene, alcune più di altre, ma c’è un dato da registrare: sono andate mediamente bene, a parte “Don Matteo” che ha fatto il pieno di  ascolti aumentandoli settimana dopo settimana. Le altre fiction hanno fatto il loro dovere, ma con punte di ascolti notevolmente più basse rispetto ai numeri “bulgari” che facevano e soprattutto ai costi: quando si gira una fiction in due o sei puntate, devono essere pronte per la messa in onda. Quindi si deve essere supersicuri che il prodotto andrà bene perchè, se dovesse andare male, i costi devono essere comunque pagati, la qual cosa non succede nei varietà perchè se uno va male lo si toglie senza colpo ferire con costi relativamente molto inferiori.

I varietà sono andati benino, ma sempre con ascolti piuttosto bassi concomitanti con l’abbassamento del trend degli ascolti. Cosa ha “ fatto il botto”? Gli eventi, i ‘Fiorelli’, i Sanremo. Ma se per Sanremo è piuttosto naturale, su Fiorello mi soffermerei perché ne sento il bisogno, non dimenticando tuttavia che è necessario tornare su “ Don Matteo” perchè c’è bisogno di un approfondimento speciale e una serie di oggettive riflessioni che vanno dall’aspetto sociologico ad altre materie piuttosto “pesantelle”, ma necessarie per capire questo mondo strano degli ascolti in relazione al tempo in cui viviamo.

..:: continua ::..

Lascia un commento

15 commenti su "DATEMI UN VARIETA’ E SOLLEVERO’ GLI ASCOLTI"

  1. Beh, chiedete la tv di qualità , poi la fanno e va male . In tv mica lavorano gratis e giustamente puntano sui soliti prodotti che piacciono al pubblico . Ultimo esempio l'abbiamo avuto la scorsa domenica con Il Sogno del Maratoneta,realizzata infinitamente meglio di certe porcate andate in onda nelle settimane precedenti su Rai1 Ma in Italia siamo cosi'. Quello di Panariello è un buon programma, ma ' noioso ' . Quindi non attecchisce molto .

  2. Articolo interessante che permette molte riflessioni sui tempi che stiamo vivendo in generale, e in particolare il nuovo approccio che il telespettatore ha verso i media in generale. Di certo la televisione o meglio i programmi televisivi hanno perso appeal, così come la politica, e il binomio è voluto perché secondo me questo “calo del desiderio” è dovuto alla decadenza dei programmi e dei contenuti… in ambo i casi. La prima cosa che mi viene in mente è suggerire di eliminare (per un po’?) i reality, ma soprattutto di rispettare il telespettatore con programmi “anche” intelligenti, che insegnano, che incuriosiscono, divertenti per davvero, senza trash e volgarità che sembra, visto il continuo calo degli ascolti, hanno stancato non solo me. Mi pare già una buona base su cui (ri)costruire i palinsesti. Per suggerimenti più concreti aspetto il seguito del tuo interessante approfondimento.

  3. @Andrea80 la particolarita' del programma di FIorello rispetto a quello di Panariello e' che da Fiore si rideva da Panariello NO. Fiorello raccontava storie di vita vissuta ed esperienze che gli erano successe in maniera ironica e simpatica e sinceramente mi sono divertito un sacco, cosa che nn succede da Panariello in quanto il programma e' noioso.

  4. thedarknight dice:

    Non credo che Panariello abbia voluto copiare Fiorello. Gli show di Panariello sono sempre stati così (torno sabato e...) e quindi ben lontani da quelli di Fiorello . Personalmente preferisco Fiorello, ma non credo che quello di Panariello sia male o "copiato". Poi penso che basti un minimo di intelligenza per capire che contro Fiorello è difficile se non impossibile vincere, quindi non credo abbia voluto copiare Fiorello . Sarebbe stato un suicidio!

  5. massimo dorati dice:

    io i effetti sono partito dal varieta' ma leggerete nelle prossime puntate una analisi piu larga e dettagliata di gradimento popolare, contenuti , web , aspetti sociologici,. Rai storia nasce da una mia idea quanto ero consulente di telecom per la piattaforma alice home tv e chiesi alla rai di avere canali brandizzati solo per noi a differenza delle altre piattaforme che avevano la stessa offerta.senza paura di essere smentito questa programmazione ando' in onda per 1 nno con canali chiamati raistoria, viva la rai un canale delle eccellenze del varieta' ed altri. grazie per seguirmi