Ora in tendenza
CRISTINA PARODI LIVE: UN’INVASIONE BARBARICA MA IN PUNTA DI PIEDI
di Cristian Tracà
11/09/2012 - 17:55

Con la sua scenografia e la sua grafica molto vicina al bizzarro di Antonio Gaudì, con quel serpentone che fa tanto belvedere di Parc Guell, con quell’atmosfera da eleganza del riccio il Cristina Parodi Live si presenta al pubblico del pomeriggio con un infotainment di contenuto, più incline alla buona forchetta che alla brutta forca del populismo. L’eco delle Invasioni barbariche di Daria Bignardi è dietro l’angolo, anche se siamo solo all’ora del caffè e c’è una signora che rinuncia al tacco a spillo, solo in attesa di rimettersi in forma dopo la storta estiva.
La struttura è abbastanza modulare. C’è una versione più seriosa dell’intervista doppia, ottima per la nettezza con cui emergono i diaframmi tra idee e contenuti, per un’alternativa di stile al manicheismo urlato di voci in sovrapposizione. Una tv che punta sull’opinione senza esasperare il decibel è già una grande conquista, se ci guardiamo alle spalle e diamo un’occhiata a quello che è stato l’andazzo del piccolo schermo degli ultimi tempi.
E’ sulla cronaca che però appare meglio la svolta e il garbo della moglie di Giorgio Gori e del suo staff di autori. La scelta della storia delle teenager madri, oggi, e della ragazza calabrese, costretta ad emigrare per aver rivelato il volto profondo del suo paese e l’ipocrisia di alcuni concittadini violenti, ieri, fanno ben sperare: l’auspicio è che non si debba scendere a compromessi con l’appeal dei grandi casi che fanno rumore e con le tirate irrazionali e giustizialiste che spesso la cronaca nera induce nel grande pubblico.
Niente divani lunghi per gli ospiti di Cristina Parodi: il talk in studio è essenziale e ravvicinato. Al bando le poltrone da sala da thè, più webcam, web e sedute minimali, con quella modalità di interazione a suo tempo lanciata da Costanzo a Stella. L’effetto è che, come volevasi dimostrare, si può guardare alla nera dell’informazione senza accanirsi sul voyeurismo, ma piuttosto cercando lo spunto per capire meglio i grandi temi che intersecano l’evolversi di un Paese così complesso come l’Italia.
E’ uno sguardo sulla realtà completo che più che proporre risposte cerca di spargere dubbi e riflessioni. Politica, economia, ambiente, spettacolo, comunicazione, integrazione: c’è spazio per tutto tra le pareti color pastello della Parodi. Non sfugge niente al filtro, in omaggio alla buona politica di chi, come ad esempio questo blog, da sempre ritiene che non ci siano argomenti volgari e banali in sé ma è il modo in cui li si presenta al pubblico a determinarne la qualità intrinseca.
La maggiore delle sorelle Parodi, così come tutto il trio delle donne del lungo pomeriggio di La 7, non avrà vita facile – ma questo lo si sapeva già prima dei scarsi riscontri Auditel di ieri– strette all’interno di un’offerta che è veramente difficile da insidiare al cospetto di un pubblico ormai fidelizzato verso il pomeriggio d’amore di Canale 5 ma ancor più verso la tradizione di Rai 1. Non c’è ormai nemmeno la possibilità di appellarsi al nuovo con una concorrenza così spietata, che vede ad esempio in Real Time, giusto per citare il più grosso ‘nemico’, una nuova frontiera dello share tutto al femminile.
Tags
Articoli che ti possono interessare
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
21 commenti su "CRISTINA PARODI LIVE: UN’INVASIONE BARBARICA MA IN PUNTA DI PIEDI"
Trending now
Pagelle TV
Promossi
Bocciati
Davide Maggio consiglia
CRISTINA PARODI LIVE: UN’INVASIONE BARBARICA MA IN PUNTA DI PIEDI
PIPPO BAUDO OSPITE DI CRISTINA PARODI LIVE TUONA CONTRO LA RAI: “SE VOGLIONO CACCIARMI PRIMA DEL TEMPO, LO FACCIANO SUBITO”
SPECIALE DM LIVE24, NUOVA STAGIONE TV: COMMENTA IN DIRETTA I DEBUTTI DEL GIORNO
Cristian Tracà dice:
Eldegge non mi pare che la Parodi abbia negato di aver votato Berlusconi e di essersi trovata bene a Mediaset. Ogni tanto mi piacerebbe capire perché se uno contesta la posizione attuale della Minetti o critica l'ultima fase della politica berlusconiana è per forza un comunista
Nina dice:
Valerio: sìì onesto, se hai fatto copia e incolla cita le fonti.
eldegge dice:
x 15. Valerio "Come al solito commenti prevenuti da chi è deluso che un volto Mediaset abbia abbandonato il Biscione per la più piccola e giovane La7" - No, è solo che "il solito" è stufo di sentire gente che dice loccate: la Parodi è stata venti anni a Mediaset e SOLO ORA fa la "illuminata" sulla via progressista? Nella migliore delle ipotesi mi vien da dire che la Parodi è una paracula ;) ! Di certo ci rimarrà sempre un ottimo ricordo del suo Verissimo: bei tempi quelli... altro che LIVE/COVER ;) ! Non parliamo poi della d'Urso o della Toffanin o della Panicucci che è meglio...
Schattol89 dice:
Ho solo visto un video sul sito di La7... Ma lo studio è PESSIMO!
Pippo76 dice:
Valerio, sei un semplice commentatore o lavori nel settore..?
Valerio dice:
Come al solito commenti prevenuti da chi è deluso che un volto Mediaset abbia abbandonato il Biscione per la più piccola e giovane La7. La scenografia non ricorda affatto Le Invasioni se non nella seduta e non ha affatto colori freddi semmai pastello e accoglienti, la regia dà una dimensione aperta dello spazio suggerendo nello spettatore l'idea che lo studio non abbia nulla da invidiare alla pista dà circo di Pomeriggio Cinque o alla saletta da cinema di periferia de La Vita In Diretta. Il programma è leggero ma pensante, equilibrato e con un approccio più franco ma comunque elegante sui temi del jet-set. La conduzione di Cristina è fluida e fresca, in linea con l'obbiettivo di raggiungere il pubblico anche più giovane (ed istruito!) che è sempre connesso, grazie all'interazione con le nuove tecnologie e i nuovi media. Lo spazio Cristina Parodi Live è ricco di rubriche che interpretano l'attualità dell'Italia in un mondo globalizzato che inevitabilmente deve fare i conti con l'opinione dei giornalisti stranieri che vivono da anni in Italia, discutendo sul costume e i comportamenti degli italiani visti dagli occhi di chi italiano non è. Le vicende di cronaca sono raccontate senza morbosità e sciacallaggio, presentando storie di dolore e di speranza, di difficoltà e di rivalsa sulla vita con un intento che ancora una volta, sembra essere quello di una televisione che vuole aprire la prospettiva con cui si guardano le cose, e con esso la mente e il cuore. C'è l'oroscopo per i malati del genere, ci sono anche le finestre sull'attualità per non perdere di vista la centralità delle scelte della politica nella società. Cristina Parodi Cover passa a rassegna lo stile e i segreti dei personaggi famosi, con un occhio vigile sulla comunicazione che fanno i vip in rete. Tutto scorre con piacevolezza tra momenti più riflessivi ed altri ridanciani, tra ospiti di rilievo (ospite della prima puntata la moglie di Mike Bongiorno Daniela) in cui il racconto riesce a carpire aspetti intimi altrove consegnati al sensazionalismo, con una semplicità che prima di tutto è rispetto per chi ascolta. Non ci sono grida sguaiate, inni alla forca, preti che spiegano la morale ogni pomeriggio, criminologi che ripropongono identikit inquietanti e immagini da obitorio. La trasmissione è attenta anche alle scelte delle telespettatrici (oggi c'erano persino gli abiti da sposa in un servizio) e agli eventi. Il mio giudizio è più che positivo. La trasmissione ha tutta l'impressione di essere onesta e nella sua alternatività assolutamente dirompente nel triste panorama dei format per massaie che vi ricordo spaziano in genere (parliamo di RaiUno a Canale5) dalle carrellate sui defunti al processo in diretta degli ospiti in studio su qualsiasi tematica da parte di un pubblico in studio urlante e spesso non pensante, strumento di dominazione politica sulle persone più suggestionabili e descolarizzate, con cui quelle trasmissioni sono tutto fuorché oneste. La trasmissione ha come tutte la sua linea editoriale ma non la detiene esclusivamente né la Parodi né il gruppo autorale. Checché se ne dica la trasmissione è aperta alle opinioni degli ospiti, appunto perché è una trasmissione di ascolto, non di cicaleccio sterile o di liti per l'audience facile. In questo senso il fatto che non abbia fatto grandi numeri è un merito e non demerito perché sta lì a dimostrare che si può fare qualcosa di diverso e che tutto ciò che in tv viene fatto con l'unica ansia dei numeri porta a scelte che hanno portato ad essere la tv del daytime per come l'abbiamo conosciuta negli ultimi anni. Una tv del pomeriggio spesso orrenda, miserabile, che nessuno all'estero ci invidia. Cristina Parodi Live e Cristina Parodi Cover è il vero infotaiment per come è concepito ad esempio anche all'estero su emittenti pubbliche e private (come su Tve in Spagna) con il dovere di fare meglio della concorrenza anche per una questione di dignità e di immagine della televisione italiana. I numeri in futuro, potranno premiare la trasmissione solo una volta che il pubblico l'avrà scoperto. Se il dato nel tempo rimanesse molto basso - non conosco i riferimenti di La7 per quella fascia oraria - vorrà dire che allora chi guarda la tv di pomeriggio meriterà di scegliere solo tra la Venier e la D'Urso (rimanendo tra infotaiment).
Andrew dice:
Oggi ho finalmente avuto modo di dare un'occhiata al programma! Effettivamente, di primo acchitto, il momento dell'intervista con l'ospite mi ha ricordato le invasioni barbariche. Comunque nel complesso non mi dispiace, mi pare un programma ben confezionato e garbato, sicuramente meglio dei due contenitori pomeridiani delle reti Rai e Mediaset. L'unico appunto è l'intermezzo dell'ispettore Cordier, a questo punto avrei mandato in onda prima l'ispettore Cordier e in seguito Cristina Parodi Live, seguito direttamente da i Menù di Benedetta. Per creare un traino unico. E' più probabile che uno si soffermi a guardare i programmi seguenti soffermandosi sulla Parodi e non che ci rimanga in seguito al telefilm che mi sembra abbia un target completamente diverso...
Salvatore dice:
A me il programma piace. Sobrio, ben fatto, garbato. Era ora!!! Speriamo che gli ascolti decollino. La scenografia sì, in effetti non è il massimo e forse serviva un tocco di maggiore intimità. Ma in fondo chi se ne frega? Brava Cristina!!!
Vincenzo dice:
Anch'io ieri, nel momento in cui intervistò la sig. Bongiorno, dissi che sembrava un'intervista de "Le Invasioni Barbariche" :D Comunque il programma mi è piaciuto, soprattutto per i temi affrontati, per l'equilibrio giusto tra la cronaca, l'attualità e le interviste, e per la tranquillità... L'unica cosa è che risulta freddo... Non c'è quella "familiarità" che c'è tipo a La Vita in Diretta. Capisco che la Parodi sia una persona chic (se pensiamo al suo Verissimo, seduta dietro la scrivania :D ), però una certa familiarità doveva esserci... Ultima cosa: gli ascolti di ieri sono stati bassi, Cordier ha fatto anche meglio... non è meglio che La7 punti su un contenitore di attualità rivolto però al pubblico maschile, visto che tutti si contendono ste casalinghe che non sanno più cosa scegliere? :D PS: faccio i complimenti a Cristian per l'articolo... è un piacere leggerti :D
Gah! dice:
Sarà pure "le invasioni ma in punta di piedi" ... Sempre FLOP e'!!!