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CACHET DELLA TV: LA CLERICI PROPONE LA TRASPARENZA, SCOTTI CONCORDA MA NON PER MEDIASET

di Mario Manca

07/09/2012 - 17:22

CACHET DELLA TV: LA CLERICI PROPONE LA TRASPARENZA, SCOTTI CONCORDA MA NON PER MEDIASET

Gerry Scotti

Antonella Clerici è di nuovo al centro del mirino della critica. Il motivo? La solita spinosa questione del cachet. La conduttrice, che tornerà domani sera in prima serata su Rai1 con Ti lascio una canzone, si reputa stanca e insoddisfatta delle continue polemiche che la riguardano: “Ma perché questa storia salta sempre fuori con me? (per maggiori info clicca qui). Da qui parte la provocazione: perché non rendere pubblici e trasparenti i cachet che i personaggi Rai e Mediaset percepiscono annualmente?.

“Ma vediamo anche quanto uno rende all’azienda” sottolinea la Clerici, esaltando la sua consolidata militanza al servizio di Viale Mazzini. In un’Italia che langue a patisce ogni giorno le conseguenze della crisi economica, può sembrare ragionevole rendersi conto degli eventuali sprechi che la tv pubblica e la tv commerciale operano per finanziare i propri progetti e tener aggrappati a sè i nomi più promettenti. Come avranno reagito i colleghi di Rai e Mediaset alla delicata proposta? A Chiara Maffioletti del Corriere della Sera Gerry Scotti si dice d’accordo sulla trasparenza dei compensi, purché riguardino solo la Tv di Stato:

“Lo ritengo salutare, quasi obbligatorio per chi lavora in Rai. Assolutamente banale per chi lavora a Mediaset che, per pagare i nostri compensi, non chiede un soldo ai telespettatori”.

Un passamano quindi quello dello storico conduttore di Chi vuol essere milionario? che preferisce non svelare il suo stipendio annuo in quel di Cologno. Più disponibile e aperta si è dimostrata Victoria Cabello che ha accolto positivamente l’invito di Antonella Clerici:

“Il tema è anche il guadagno che genera un artista: bisogna sempre considerare cosa porta all’azienda in termini di introiti pubblicitari, di profilo, di apporto culturale”.

Non è la prima volta che i compensi dello showbiz televisivo generano polemiche e critiche: pensiamo allo stratosferico cachet percepito da Paolo Bonolis nel passaggio da Rai a Mediaset fruttatogli (pare) 8 milioni di euro, pensiamo ai recenti 7o0.000 euro (poi devoluti in beneficenza) elargiti ad Adriano Celentano nel corso delle due serate sanremesi in cui è intervenuto o della stessa Clerici che, stando a quanto rivela Il Corriere, guadagnerebbe circa 3 milioni di euro a biennio. Sicuramente, per trasparenza e correttezza, venire a conoscenza dei compensi elargiti ai personaggi del piccolo schermo potrebbe aprire gli occhi a quanti considerano la tv solo come un mero intrattenimento e non come una grande e temibile industria qual è in realtà. A patto ovviamente che non si facciano strumentalizzazioni e populismi.

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31 commenti su "CACHET DELLA TV: LA CLERICI PROPONE LA TRASPARENZA, SCOTTI CONCORDA MA NON PER MEDIASET"

  1. ma non saranno affari degli editori quanto pagano gli artisti?

  2. Onore al merito a Bonolis che fu l'unico che rivelò le cifre di quanto guadagnava anche a Mediaset..

  3. Giuseppe...tu sai quanto guadagna la De Filippi? La cifra esatta dico Io non lo so e non lo sapremo mai. Credo che non lo sapremo mai perchè potremmo spaventarci... ---- Allora, il ragionamento è giusto ma che Scotti dica che i compensi della Rai devo essere dichiarati mentre quelli mediaset no non mi pare una frase felice visto da che parte sta e quanto guadagna..

  4. Gerry Scotti ha parlato anche di Sky.. Ed io concordo con lui. Rai e Sky pagano conduttori e progetti con i nostri soldi, Mediaset invece non tocca una lira del telespettatore.

  5. gerry poteva starsene zitto,visto che fa parte di quelli che non dovrebbero rendere pubblico il proprio compenso a suo dire. se lo devono fare,lo facciano tutti,cosi il pubblico capisce il valore di mercato e stanno tutti sulla stessa barca. si sa che si è sempre pronti a deleggittimare chi guadagna molto,facendo paragoni con gli operai (che non hanno senso),quindi se lo fanno solo quelli della rai,passerebbero per sanguisughe di denaro pubblico,alla faccia di quelli che stanno a mediaset,che ne uscirebbero puliti

  6. Quando i compensi anche milionari sono davvero adeguati alla caratura del personaggio difficilmente qualcuno recrimina perché si ritengono meritati;ma quando sono spropositati e per di più non corrisposti da una tv commerciale ma da quella di Stato più che arrampicarsi sugli specchi con autodifese deboli dovrebbe esserci l'obbligo morale della trasparenza, se si ritiene di meritarli, male non fare paura non avere...

  7. Ha ragione Scotti: quello che succede a Mediaset è questione tra privati. Riguardo la Rai, invece, sarebbe opportuno pubblicare anche il costo complessivo di ogni programma, così magari si scopre che lo stipendio del conduttore è lo 0,00001% del costo totale del programma e si placano le polemiche rivolte alla singola persona. Quanto fa guadagnare un programma lo si può già sapere: basta scaricare il listino prezzi degli spazi pubblicitari dal sito della Sipra e fare due conti. E comunque sarà anche vero, come dicono Clerici e Cabello, che loro fanno guadagnare più di quanto costano, però da qualche parte qualche buco mangiasoldi c'è, altrimenti a fine anno distribuirebbero il dividendo, invece di rastrellare il canone. Per questo ci vuole trasparenza. Almeno sappiamo per cosa paghiamo.

  8. concordo con @giudy dovrebbe essere una cosa semplice e naturale tantomeno diffamante...stanno facendo un lavoro bellissimo e per fortuna loro in TV girano molti soldi... Ovviamente concordo con gerry i compensi devono essere chiariti per la rai dalla rai che ci domanda ogni anno soldi...lo stanno facendo i politici (che pubblicano i loro compensi) perchè non voi conduttori... poi mica dovete affiggere i soldi in vaticano...un link anche su www.rai.it così x rispetto del pubblico e i cittadini che pagano...

  9. Girano tutti intorno alla frittata, Cabello per prima... perchè non dicono le cifre? Dico io, sei un'artista, guadagni bene, perchè te ne devi vergognare? Alla fine della fiera mica stai spacciando droga!

  10. Ha ragione Antonella Clerici. Però vanno sottolineate due cose: 1) in un modo o nell'altro si è sempre venuto a sapere quanto prende chi lavora in televisione e quanto una trasmissione frutta in termini pubblicitari; 2) periodicamente la trasparenza sui cachet viene riproposta e poi non se ne fa niente invocando privacy e, persino, il rischio di favorire i sequestri di persona.