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ARRIVEDERCI, MAURIZIO

di Davide Maggio

09/12/2009 - 12:13

ARRIVEDERCI, MAURIZIO

Maurizio Costanzo Show, Palco Teatro Parioli

Per nulla al mondo avrei perso l’ultima puntata del Maurizio Costanzo Show. E così, preparate armi e bagagli, lo scorso martedi ho raggiunto la Capitale per godermi dal vivo l’ultimo atto di un’opera lunga 27 anni e 25 edizioni. E l’ho fatto come piace a me, dietro le quinte.

Lo ritenevo un atto dovuto, prima ancora che un piacere, per render merito, nel mio piccolo, a colui che, per primo, ha fatto parlare l’Italia in televisione ridendo, scherzando, raccontando, litigando, protestando, persino rischiando la vita.

E’ toccato ad Afef, Katia Ricciarelli, Andrea Camilleri, Raffaele Morelli e Gino Strada salutare, insieme al padrone di casa, il pubblico del Teatro Parioli dopo 4.400 puntate e circa 33 mila ospiti. E se, nel backstage, si poteva facilmente percepire l’amarezza per la fine un’esperienza irripetibile grazie a qualche lacrima, qualche sorriso amaro e un affiatamento raramente riscontrabile (e riscontrato) in altri show, sul palco, Maurizio Costanzosembrava impassibile. Ma se ho imparato a conoscerlo, la situazione al di là delle apparenza doveva essere decisamente differente.

Al termine della puntata, mi sono permesso di dire a Costanzo: “Rimarrà sempre il numero 1“. E il mio, lungi dall’essere un complimento, era semplicemente il ricordargli un incontrovertibile dato di fatto.

Questa sera Maurizio Costanzo saluterà così il pubblico del suo show:

“E’ stata una esperienza straordinaria ed è il caso di dire irripetibile. Ringrazio perciò quanti mi hanno consentito di vivere questa avventura professionale. Innanzi tutto Silvio Berlusconi e Pier Silvio Berlusconi che mi hanno lasciato sempre, e sottolineo sempre, l’assoluta libertà nella scelta degli ospiti e nella costruzione del programma. I moltissimi redattori che si sono alternati ma principalmente chi come Luisella Testa e Marina Nocella mi sono accanto dall’inizio. Ringrazio anche i registi via via alla guida del programma e prima di tutti Paolo Pietrangeli che lo ha diretto per più di dieci anni e Valentino Tocco che ne è da qualche tempo regista dopo essere stato per un decennio primo cameraman. E’ vero, dovrei ringraziare gli scenografi, chi ha lavorato nella produzione e altri ancora. Ma non posso non mandare un saluto ad Alberto Silvestri mio coautore per anni e anni e a Franco Bracardi che mi è stato accanto con grande professionalità e amicizia. A loro, ovunque siano, il mio pensiero grato e un saluto affettuoso”. Infine, il saluto al pubblico: “Senza la vostra presenza costante per tanti anni qualunque programma, anche il più interessante, sarebbe naufragato. Grazie, perciò, perché non avrei mai potuto avere quei 33.000 ospiti e vivere 25 anni della storia del nostro Paese con loro e con voi. Voglio anche dire che ovunque io continuerò a fare televisione, le mie idee, i miei principi, le mie battaglie che mi hanno consentito di rimanere così a lungo davanti alle telecamere, saranno sempre le stesse. Con quelle idee e quelle battaglie ci siamo conosciuti e ci siamo reciprocamente apprezzati. Spero che così continui ad essere. Perciò: grazie e non perdiamoci di vista”.

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26 commenti su "ARRIVEDERCI, MAURIZIO"

  1. @ luigino: sono semplicemente straordinari.

  2. Davide Maggio sei proprio ammaliato dalla famiglia Costanzo!!! ma da quando hai detto di aver incontrato la De Filippi,sei rimasto ipnotizzato anche da quest'ultima...come possiamo disincastrarti?!?! meno male che dici di non avere miti televisivi...e i coniugi Costanzo cosa sono per te?!?! :D

  3. a me dispiace veramente troppo. Mi ha accompagnato x gran parte della mia vita. Io poi sono di roma e al parioli a vederlo ci sono stata tante di quelle volte!!E non ci saranno eredi, é impossibile ,al limite potranno esserci solo sostituti.

  4. Staremo a vedere!

  5. Bah, Signorini continua a dire di NO. Dice lui.

  6. HAI RAGIONE, SCUSAMI: ho confuso stato civile!!!

  7. Eppure dava proprio l'impressione di un apprendista che sta imparando il lavoro...