Zitti tutti, parla Schettino. Nella puntata in onda stasera alle 21.20, il programma di Canale5 Quinta Colonna trasmetterà un’intervista esclusiva al Comandante della Costa Concordia affondata lo scorso 13 gennaio all’Isola del Giglio. Nel documento, realizzato dalla giornalista Ilaria Cavo, l’ufficiale di bordo ha raccontato la sua versione dei fatti sul terribile incidente nautico, chiedendo scusa ai familiari delle vittime.
“Non avrei mai pensato potesse accadere una cosa del genere” ha dichiarato Francesco Schettino, che ha parlato ai microfoni di Canale5 per “metterci la faccia“. Al riguardo, il conduttore del programma Salvo Sottile ha smentito le voci secondo le quali il Comandante avrebbe ricevuto 57mila euro in cambio delle sue esternazioni. A Quinta Colonna, Schettino ha spiegato che la navigazione sotto costa non era un ‘inchino’, perché “in caso di inchino si riduce la velocità, si va a distanza ravvicinata, si scelgono le carte giuste…” e l’incidente non sarebbe dunque avvenuto. Inchino o no, quella improvvida manovra causò una vera e propria tragedia, con feriti e morti.
“Io non posso essere felice per quello che è successo, il mio cordoglio, il mio affetto più sincero va alle persone che purtroppo non ci sono più (…) nell’incidente non solo viene identificata la nave, l’azienda, viene identificato il comandante e quindi è normale che io debba chiedere scusa“
ha detto Schettino, il quale non ha voluto rispondere alla domanda sulla morte della piccola Daiana Arlotti perché “mi distrugge, è terribile“. Il Comandante ha poi parlato dell’abbandono della nave avvenuto anzitempo, quando ancora si svolgevano le operazioni di soccorso.
“Fino adesso su questa faccenda ci si è sciato dentro, si è fatto tanto intrattenimento a discapito dell’informazione” ha accusato Schettino, fornendo alcune spiegazioni riguardo al fatto che egli fosse ’scivolato’ nella scialuppa di salvataggio prima dei passeggeri.
“Io non sono né inciampato né caduto, mi mancava il suolo sotto i piedi, come una scossa di terremoto, cade il solaio e lei cosa fa? Cade col solaio…“
Schettino ha poi sostenuto che gli ordini impartiti dal capitano Gregorio De Falco (“vada a bordo, cazzo“) nell’ormai celebre telefonata non potevano essere eseguiti.
“Io da comandante non ho mai dato un ordine che non possa essere eseguito, cioè lui ha richiamato un dovere senza capire che non poteva essere fatto” ha dichiarato aggiungendo che riascoltare quella conversazione non gli ha fatto “nessun effetto”.
L’alto ufficiale della Concordia ha inoltre detto di non essersi pentito di non aver dato subito l’allarme generale. “Sarebbe stata un’imprudenza (…) lo ribadisco con forza, quella decisione è stata giusta. Se siamo qui oggi a discutere di questo è proprio perché io ho fatto delle scelte da comandante” ha detto.
A sei mesi dalla tragedia Quinta Colonna tornerà sulla Concordia assieme a Francesco Schettino, che ad oggi si dichiara “vittima di tutto questo sistema“. L’intervista completa verrà trasmessa stasera alle 21.20, su Canale5.
1. MisterGrr ha scritto:
10 luglio 2012 alle 19:53