[Intervista del 19 gennaio 2012] Se tutti i volti noti avessero la sua stessa “predisposizione” ad essere intervistati, probabilmente ora sarebbe disoccupata. Un presente da volto di punta de La7 radical chic, un passato nazionalpopolare col Grande Fratello, Daria Bignardi è una di poche parole quando si tratta di parlare di sè. A DM, però, che l’ha interpellata prima del debutto della nuova stagione de Le Invasioni Barbariche (domani, 21.10 La7), rilascia un’intervista fatta, manco a dirlo, di risposte lapidarie ma schiette.
Tornano Le Invasioni Barbariche: quali saranno le novità della nuova edizione?
Al posto dei due talk show uno spazio dove di volta in volta mettiamo personaggi o incroci che ci piacciono…Poi ho tre nuovi soci: lo scrittore Antonio Pascale, il giornalista Claudio Cerasa e, per qualche puntata, Folco Terzani. C’è anche una nuova scenografia, anche se restano i velieri.
A giugno si era detto che saresti tornata con un nuovo format e, allo stesso tempo, si diceva che fossi stanca de Le Invasioni. Perchè il dietrofront?
Abbiamo fatto diversi cambiamenti, e io non ho mai detto che avrei fatto nuovi format, forse l’hanno detto alla presentazione dei palinsesti, non so… cose che si dicono. Non sono stanca delle Invasioni, solo un po’ della tv, stanca proprio nel senso che faccio fatica. Pensare organizzare e portare a casa una prima serata di tre ore è un lavoro piuttosto impegnativo.
Cosa ti rimane dell’esperienza in Rai? Se non ci fosse stato Massimo Liofredi alla direzione di Rai2…
Se mia nonna avesse le ruote…:-)
L’ ”ostilità” di Liofredi ti accomuna a Simona Ventura. C’è stato qualche screzio tra di voi? Hai dichiarato che non ti era sembrata sincera l’ultima volta che l’hai intervistata…
Non ho ostilità per Liofredi, che ricordo a malapena. Quanto a Simona, non ho mai detto né pensato niente del genere. Vado matta per Simona, anche se la incontro una volta ogni paio d’anni, quando viene alle Invasioni. Spero lo farà anche quest’anno.
Dai l’impressione di prepararti molto su un personaggio prima di intervistarlo. Cosa prepari e cosa, invece, improvvisi?
Preparo tutto ma poi a volte si getta all’aria e si improvvisa, dipende da quel che succede, dall’empatia e dal caso…
Aldo Grasso ti accusò di non soffermarti ad ascoltare le risposte dei tuoi interlocutori…
E’ possibile che sia successo, ho fatto centinaia di interviste.
Hai dichiarato in passato che ti sarebbe piaciuto avere come ospite Maria de Filippi. Perché secondo te non viene in trasmissione?
Non saprei, in ogni caso la capisco, anche io detesto essere intervistata. Hai notato?
E pensare che tra Tempi Moderni e Grande Fratello, avresti potuto essere l’”antagonista” di Maria de Filippi. Pare ti avessero anche proposto l’allora Saranno Famosi, poi hai virato letteralmente. Perché?
Ho virato verso Tempi Moderni, se ci fai caso. Le Invasioni nascono anche da lì: è il primo programma che ho scritto. Non sono una brava presentatrice di idee altrui: il Grande Fratello mi è bastato e avanzato.
Nostalgia di quella tv “nazionalpopolare”?
Zero.
Sono le prime Invasioni “dell’era Monti”. Quest’anno niente “frecciatine” a Berlusconi allora?
Facevo le frecciatine a Berlusconi? Ma pensa che strano, non ce ne dava alcun motivo…
A proposito, sono passati 12 anni e il Grande Fratello è tutto un altro format. Come reputi l’evoluzione (o l’involuzione) che ha avuto?
Non lo so, non guardo quasi mai la tv.
Ti dà fastidio parlarne?
Fastidio per niente, solo non mi interessa tanto.
Per concludere in onore della tua vecchia rubrica su Radio Deejay, Mezz’ora d’Aria, puoi consigliare ai nostri lettori “10 righe da leggere”?
Libertà di Franzen, un bellissimo polpettone contemporaneo.
1. philmaggie ha scritto:
19 gennaio 2012 alle 17:45