E’ la ventata di novità che sin dall’inizio dell’anno viene promossa per dare una nuova immagine al talento di Amici. Ragazza molto seria e matura, una laurea in fisica alle spalle e tanta voglia di equilibrio e misura. Nei giorni in cui Emma Marrone galoppa trionfalmente laddove faceva comodo pensare che nei talent ci fosse un deserto di cervelli e che fosse tutto un’operazione di marketing bello e buono, Annalisa Scarrone può rappresentare quel profilo d’avanguardia che forse la trasmissione cerca per accontentare pubblico e critica. Il suo inedito Inverno è decisamente il pezzo più forte dell’album della scuola, nonostante Annalisa canti senza ululare e sbraitare: in punta di piedi riesce a portare la sua armonia con grandissimo tatto. E’ la favorita al titolo ma deve guardarsi bene dalla rimonta eccezionale che Virginio ha registrato al televoto.
Sarà la sua tinta rosso fuoco ma la Scarrone ha qualcosa di familiare con Noemi di X factor, non tanto a livello di consonanza timbrica ma proprio come garbo comunicativo e delicatezza di immagine. Ha convinto sin dalle primissime esibizioni nella scuola. Formidabile nella rielaborazione di tutto quel patrimonio musicale italiano dei decenni d’oro.
Si è imposta al pubblico con le sue interpretazioni, in particolar modo con i suoi suggestivi ‘remake’ di Rita Pavone e Mina. Porta in sé quel fascino vintage che tanto è legato di solito ad un pubblico più sofisticato, ma che attraverso Amici si vorrebbe rendere più popolare. Anche quando canta fuori dal suo repertorio Annalisa non è mai banale, il suo graffio è sicuramente particolare e immediatamente riconoscibile. Finora si è rivelata un’ottima scommessa di Rudy Zerbi, ma è parimenti corteggiata da tutte le case discografiche presenti nel programma sin dall’inizio di stagione.
Potrebbe ritagliarsi quel segmento di mercato che hanno conquistato con grandissime capacità cantanti del calibro di Nina Zilli e Malika Ayane, protagoniste recentemente di due pregevolissime interpretazioni come 50 mila e La prima cosa bella, non a caso colonne sonore di due bellisime produzioni cinematografiche italiane dello scorso anno. Deve vincere Amici perché è sicuramente più innovativa rispetto a Virginio, e per la garanzia di serietà e dedizione al lavoro che dall’alto della sua maturità umana può garantire, come ben pochi finora.
1. paolo ha scritto:
2 marzo 2011 alle 13:27