Notte turbolenta e rivelatrice nella casa del Grande Fratello. Complice forse il riassestamento dell’equilibrio dopo la trasferta del gruppo delle ragazze la tensione è salita alle stelle, per colpa, manco a dirlo, del tandem bullo della casa formato da Pietro Titone e Davide Baroncini. I due ragazzi, reduci da una due giorni di indefesse spacconate davanti agli occhi della telecamera, hanno stizzito tutto il resto dei coinquilini con il pretestuoso diktat del silenzio non appena si fossero spente le luci della casa per dormire.
Prima vittima dell’arroganza dei due è stata Rosa, che dopo le ultime evoluzioni potrebbe essere ormai solo l’ex di Davide, trattata a pesci in faccia dal catanese. Mentre nei letti vicini si celebrava infatti un legittimo riavvicinamento tra i fidanzatini separati da due giorni, nel talamo Baiano-Baroncini andava in scena un siparietto a dir poco incredibile. Alla compagna che faceva fatica a non farsi contagiare da quel momento di vitalità globale il siciliano, quasi per premeditata strategia della tensione, intimava silenzio assoluto, ribattendo con insulti di bassa lega davanti alla ‘disobbedienza’ di Rosa. Proprio nei momenti di maggior nervosismo esce il vero Davide: malgrado la camicia sempre inamidata Baroncini, come sottolineato da Matteo, crede di essere uno dei pochi personaggi della casa, convinzione che lo porta a imbastire trame veramente assurde, additando la sua partner come ragazza senza coraggio e senza cervello, tracotante nell’insubordinazione solo per sentirsi importante.
Nell’altra stanza pochi minuti dopo era Titone a dar spettacolo. Insofferente forse al destino di single che deve mantenere almeno per un po’ il contegno da fidanzato, Pietro ha aggredito in maniera veramente pesante il povero Nando, reo di aver disturbato i sonni delle ‘forze dell’asse’ della casa (per nulla casuale la disputa pseudointellettualistica Ateniesi-Spartani che si sono inventati per infierire sul pomezino). Il playboy senese nel pieno delle furie montanti ha iniziato a provocare l’ingenuo compagno d’avventura gettandosi in insulti naso a naso, durante i quali la violenza psicologica l’ha fatta da padrone. Pretese di superiorità vantata attraverso una maggior proprietà di linguaggio (quasi che si sentisse un accademico della Crusca) e una maggior personalità e forza televisiva (meschina l’intimidazione basata sul fatto che Nando fosse già da due settimane nella lista degli eliminabili).
I due tracotantelli della casa in effetti durante tutto l’arco della giornata si sentono un po’ i divi della casa e si scagliano sui compagni che hanno meno mezzi di difesa verbali (ma che spesso sono stati premiati dal pubblico come se questa genuinità fosse sintomo di autenticità generale) per imprimere una svolta alle dinamiche del gioco. Lo strappo con Nando, attraverso un’abile capacità di mistificazione e manipolazione verbale è stato ricucito già mezz’ora dopo lo scontro, con strampalate difese alle varie accuse degli altri inquilini che li avevano prontamente isolati dopo i due gesti eclatanti.
A margine di tutto fa specie vedere queste bassezze costruite sul castello in aria del successo esterno. Quello che i reclusi non sanno è che quest’edizione, ancora di più che le altre, per varie contingenze sfornerà decine di personaggi che non arriveranno nemmeno ad una fama effimera. Sono finiti gli alberi della cuccagna dei primi anni, per chi lascia la casa c’è ormai solo un saluto mentre si arrotola il tappeto di circostanza, o, grasso che cola, un minitour di serate in qualche discoteca di provincia. Per dovere di cronaca però il Grande Fratello dovrebbe riportare il principio di realtà tra le mura della casa.
1. paolo ha scritto:
23 dicembre 2010 alle 12:48