Ha trionfato al Premio Regia Televisiva, dove per il secondo anno consecutivo, oltre alle 6 statuette già incassate nelle scorse edizioni, ha vinto l’Oscar TV come Miglior Programma dell’Anno per Ballando con le Stelle. E’ con ogni probabilità la conduttrice italiana che sbaglia meno di tutte e, da brava atleta, se si prefigge un obiettivo deve raggiungerlo a tutti i costi. L’ultima delle sue mission catodiche era quella di battere la nuova e temibile concorrenza di Io Canto che minava gli ascolti stratosferici registrati dal suo talent show nelle precedenti stagioni. Obiettivo raggiunto, grazie alla sua determinazione e alla sua sicurezza. Posata ma grintosa, seria ma sorridente, Milly Carlucci ha chiacchierato con DM in quel di Sanremo, proprio dove si celebrava il successo del suo programma, rivelando, tra l’altro, dei particolari interessanti inerenti Ballando con le Stelle e il suo futuro professionale. Iniziamo proprio dallo spettacolo del sabato sera di Raiuno.
Ballando con le Stelle. 6 edizioni, un successo crescente. Pensavi che potesse arrivare ai livelli di notorietà che ha raggiunto?
Assolutamente no, era un tentativo. Pensa che quando cominciammo a gennaio del 2005 dovevamo fare quattro puntate. Era un periodo in cui il ballo in televisione non si vedeva neanche più nei programmi ed il balletto era una specie di pausa pubblicitaria in cui far rifocillare il conduttore; era balletto di gruppo, stile Fantastico. Ballando era invece un’altra cosa ed ero convinta che fosse affascinante e mi dicevo: “In Italia esistono una quantità di scuole di ballo per cui almeno i ballerini ci guarderanno”. Ma certo non potevo immagiare che la prima puntata facesse quasi il 32%. Fu un botto, rimanenno tutti di stucco.
In termini di risonanza mediatica, però, è cambiato qualcosa. Nonostante il 32% iniziale, sono state le ultime edizioni a far parlare del programma, vuoi per la conquista del sabato sera, vuoi per la concorrenza spietata.
Certo, la concorrenza non può che far bene. Se due corridori sono sulla pista e uno è un corridore fiacco, l’altro non ha bisogno di spremersi fino in fondo per vincere. Quando ci sono due corridori forti, dello stesso livello…
A quale programma ti riferisci?
Mi riferisco a Io Canto. Ti Lascio una Canzone fece il 39% in finale. Parliamo quindi di una concorrenza che ha spinto noi a correre ancora più forte. A doverci inventare ogni volta una puntata diversa, a non poterci mai ripetere, cosa che invece nei programmi, una volta trovato un assetto, si tende a fare. Si tende a riproporre in maniera rassicurante un modello non tanto per questioni di risparmio sulle tue energie ma per l’affezione del pubblico.
La trovi corretta come concorrenza?
Intendi come confezione di prodotto?
No, mi riferisco al fatto che lo show riecheggi o si ispiri a Ti Lascio una Canzone.
Dal mio punto di vista non è un fatto che incide. Mi trovo davanti un corridore, se poi quello sia l’originale o una copia, poco importa. Se corre, corre. E’ stato un testa a testa di dimensioni notevoli. Hanno portato Raffaella Carrà, Renato Zero…
Tu hai portato Valerio Scanu…
Io ho portato Valerio Scanu. Da un punto di vista industriale, è stato il personaggio d’attualità, nato da Maria De Filippi e consacrato sul palco dell’Ariston, che ci ha fatto il piacere e l’onore di venire da noi.
Addirittura l’onore…
E’ venuto da noi a titolo gratuito per una promozione post-Sanremo. E poi non avevamo i 200.000 Euro per Raffaella Carrà.
E’ opinione comune che Ballando sia un programma per un pubblico un po’ più in là con l’età rispetto ai sabato sera di Canale5. In realtà, io ho iniziato a seguire Ballando perchè ho un redattore che certamente non è in là con l’età (Daniele Pasquini, ndDM) che mi parlava dei gruppi d’ascolto che organizzavano in famiglia…
E’ vero. Organizzano i gruppi d’ascolto, si chiamano tra famiglie per sapere chi hanno televotato, un po’ come la vecchia Canzonissima. E poi, rispetto alla nostra concorrenza, siamo stravincenti sul target dei laureati che normalmente non sceglie questo tipo di programmi. Quindi non è così vero che siamo il punto di riferimento per la casalinga anziana, definita come il classico “cliente” di Raiuno. C’è di più. Siamo stravincenti sui responsabili d’acquisto, tant’è che ci hanno aumentato la pubblicità.
Parlando di pubblicità, ti chiami una domanda. Sei riuscita addirittura a far togliere un blocco pubblicitario tra l’access e la prima serata.
Ohhhhhh, e qui ti posso rispondere che non è vero! Questo è ciò che è stato detto ma non siamo riusciti a controbattere con abbastanza vigore. Quel blocco è molto appetibile ma è più appetibile se è all’interno del programma e dunque è stato spostato all’interno di Ballando, appesantendo noi. D’altro canto è certo che quando hai lo snodo tra un programma e l’altro la gente va al bagno. Sipra, invece, ci ha chiesto di inglobarlo nel nostro prime time con un rischio, dunque, enorme. Noi abbiamo chiesto a loro, come contropartita, di non averlo in un unico blocco ma di diluirlo nei due blocchi che abbiamo all’interno del prime time.
Confermato anche il prossimo anno?
Confermatissimo ma la data di messa in onda non te la so dire.
Ci sarà anche un nuovo Lorenzo Crespi?
(Ride, ndDM)
Scherzi a parte, hai avuto modo di sentirlo dopo l’ “abbandono”?
No, non ci siamo sentiti. Ci domandiamo ancora il perchè del suo gesto. Abbiamo fatto un percorso tenendolo per mano. E’ un uomo di grande personalità, ha grande carisma sul palcoscenico, ma ciò che hatto a noi risulta incomprensibile. Ancora più incomprensibile è il fatto che due giorni dopo lui sia andato a parlare con le agenzie stampa tirandomi inevitabilmente in ballo. Se avesse detto Milly è una cretina, non avrei risposto perchè ciascuno è libero di esprimere le proprie critiche ma nel momento in cui mini le radici e la credibilità di un programma allora devo intervenire anche se non voglio. Sono stata costretta a difendere la deontologia del gruppo autorale e della produzione.
E poi per Milly Carlucci che è per antonomasia perfetta…
Nooooo, ti prego.
Invece credo che tu sia in assoluto la conduttrice che ho visto sbagliare di meno. E la cosa più divertente è quando ti imbufalisci con te stessa per le gaffes che commetti.
E’ vero. Pero’ io ho dovuto difendere il programma non per orgoglio personale ma per dovere professionale, visto che sono capo progetto dello show. Dunque io rispondo ad un’azienda che mi ha messo in mano un gruppo di lavoro di 150 persone con un investimento industriale che è quello di una prima serata di Raiuno.
Credo che siano rimasti tutto un po’ colpiti da ciò che è stato mandato in onda. Normalmente si crede che lo staff di un programma tenda a far emergere quegli aspetti che più possano creare “rumore”. In questo caso, invece, rispondeva a verità il fatto che si sia protetto un concorrente…
Dovevo semplicemente dimostrare che c’era una verità assoluta rispetto alla quale siamo stati molto corretti. Noi parliamo di ballo, e alla gara di ballo ci atteniamo. Tutto il resto ci interessa se è pertinente, non dobbiamo fare il Grande Fratello. Se, però, mi tiri per i capelli sono costretta a…
… schiaffeggiarti!
No, sono costretta a dire che il nostro è un programma serio e per bene e fatto da persone che non ne approfittano mai.
Cosa fa arrabbiare Milly Carlucci?
Mi fa arrabbiare mio figlio quando non studia e poi mi vuole fregare cercando di farmi bere le sue palle. E’ l’unica cosa che mi manda fuori dai gangheri. Se mi senti urlare al telefono, è per questo motivo!
Anche in famiglia sei così rigida e severa con te stessa così come lo sei in video?
Ma io non sono severa con me stessa.
Milly, puoi smentire sino a domani ma non ci credo. Anche fisicamente sembra che ci sia la ricerca della perfezione.
Lotto col peso da tutta la vita. In realtà ho proprio dei motivi per farlo: sono stata operata per tre ernie e il medico mi ha imposto di non prendere nemmeno un grammo e fare ginnastica per sempre. Ho, quindi, tratto vantaggio da una situazione di svantaggio. Non è che io sia severa, non è che io sia severa ma sono cresciuta facendo l’atleta e l’atleta è fatto in questa maniera, non c’è sacrificio che ti sembri troppo grande per raggiungere il tuo obiettivo. Cresci così e non puoi più farne a meno.
Qual è la cosa (televisivamente) parlando che ti ha fatto più arrabbiare?
Sicuramente Miss Italia. Mi ha così traumatizzata che da allora, a monito di tutti gli autori che lavoreranno con me in futuro, mi porto la pagina del televoto che mi hanno consegnato. (I lettori possono vederla qui).
Stasera c’è la finale di Ballando, dopo un periodo di riposo?
Sicuramente. Ma c’è in ballo un format per l’estate. Ne stiamo discutendo in questi giorni.
Allora ti auguro di bissare il successo di Ballando.
Grazie mille.
1. zia-assunta ha scritto:
20 marzo 2010 alle 21:41