‘Sono tornati i Cavalieri’. È questo il ritornello della sigla della serie inedita de ‘I Cavalieri dello Zodiaco – Saint Seiya Hades’, partiti domenica scorsa con la prima puntata alle 10.20 su Italia 1. Dopo più di vent’anni dal loro esordio, uno degli anime maggiormente apprezzati in tutto il mondo ritorna in Italia: tutto cominciava ai tempi di Odeon Tv nel lontano 26 marzo 1990, quando la serie non era ancora stata acquisita da Mediaset, e già allora il successo era stato travolgente per le generazioni di quegli anni. E chi di noi infatti non ricorda il mitico Pegasus e i suoi compagni d’avventure, combattenti al servizio della giustizia? Sono storie con le quali tutti noi siamo cresciuti, e che sono rimaste impresse nelle nostra memoria.
Ebbene, dopo tutti questi anni il loro creatore Masami Kurumada ha pensato bene di animare una nuovissima serie intitolata ‘Saint Seiya Hades’, che si è appena conclusa in Giappone (1 agosto 2008); ‘Hades’ è composta da tre capitoli, Santuario, Inferno ed Elisio, e consta di 31 episodi. Per ora in Italia andranno in onda solo le prime 13. Peccato, però, che Italia 1 abbia deciso di mandare in onda questa serie la domenica mattina, quando la maggior parte dei ragazzi è ancora reduce dai bagordi del sabato sera. E’ si vero che i risultati delle repliche mandate in onda subito dopo pranzo sono stati deludenti ma è anche vero che si trattava di repliche viste e straviste. Perché penalizzare, dunque, un’anime di così grande successo, che ha sbancato l’auditel in tutto il mondo? Dovremmo chiederlo a Fabrizio Margaria, responsabile dell’animazione Mediaset.
Ma sempre a lui dovremmo anche rivolgere un elogio: quella appena trasmessa è forse una delle rare serie trasmesse dal Biscione che ha subito poche censure (almeno per quello che si è potuto vedere sino ad ora). A differenza delle vecchie serie anni 90 e di quelle degli ultimi anni, I Cavalieri dello Zodiaco non mostro stravolgimenti, nomi storpiati e quant’altro possa rendere la storia adatta ad un pubblico di giovanissimi. Non si riesce a capire il motivo che c’e’ alla base dell’adattamento operato su alcuni anime per renderli idonei ad una platea di bambini pur essendo palesemente dei prodotti riservati ad un pubblico più maturo.
Nella serie Hades abbiamo assistito, invece, ad un tendenziale mantenimento dei nomi originali, all’assenza di scene oscurate (a parte il fermo immagine iniziale, che mostrava una scena col sangue di Atena) e soprattutto si è potuto fare affidamento sul fantastico team di doppiatori originali, capitanato da Ivo De Palma, alias Pegasus. Sono stati gli stessi fans delle vicende dei Cavalieri ad aver avvertito questa inversione di rotta (seppur non ancora totale), esprimendo sul web soddisfazione per le nuove scelte. Basti dare uno sguardo gli ascolti per capire il buon riscontro del prodotto: share dell’11.20%, nonostante la mancanza totale di pubblicità da parte della rete e l’orario mattutino decisamente non appropriato.
Ci si chiede allora se non sia opportuno procedere ad una graduale eliminazione delle censure, che già molto male hanno fatto all’originalità di tante animazioni, e procedere ad una più forte valorizzazione degli anime, come già avviene con l’Mtv Anime Night, in fasce orarie decisamente più importanti per la rete, senza dover per forza rendere per bambini ciò che per bambini non è.
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Qualche nota sulla trama.
La storia narra della lotta tra i cavalieri di Atena e il dio degli inferi Ade: il sigillo della dea della giustizia che incatena le forze del Male, dopo oltre due secoli di riposo, si spezza ed Ade ritorna nel suo pieno vigore. La dea Atena è il principale ostacolo all’ambizione del signore delle tenebre. Ade invia 108 spiriti maligni, soprannominati Specter, sulle tracce della dea e restituisce la vita ad alcuni Cavalieri d’Oro, devoti ad Atena e defunti, in cambio della loro fedeltà . Atena è in gravissimo pericolo: i Cavalieri d’Oro rimasti a lei fedeli si oppongono con tutte le loro forze all’avanzata dei guerrieri di Ade, che percorrono la strada che attraversa le dodici Case e conduce al cuore del Grande Tempio, luogo dove Atena risiede. Pegasus e i suoi compagni si uniscono alla lotta, malgrado Atena, per proteggerli, lo avesse loro vietato.
1. marco ha scritto:
19 settembre 2008 alle 13:21