Che Massimo Scattarella non sia un accademico della Crusca è ben noto alle cronache, ma farlo passare per bestemmiatore anche quando non ci sono gli estremi è davvero esagerato. Troppi segugi sguinzagliati a cercare – da ieri - l’improperio scandaloso al Grande Fratello, messi lì con il bicchiere sullo schermo per sentire meglio: qualcuno spieghi che è un altro il gioco che fa vincere il vitalizio. Ed in effetti una perifrasi certamente molto discutibile di Pitbull c’è stata, e anche un pò lesiva delle sensibilità più attente, ma nel corso di questo GF c’è stato di peggio e nonostante la bestemmia, il caso si è concluso (lo scorso ottobre) con quello che gli arbitri chiamano avvertimento verbale.
Certo che anche un caso bestemmia fa brodo nell’edizione forse più ‘esagitata’ della storia del Gf, tra amorazzi e stravaganze varie. Ma colui che si autodefinisce troglodita non ha mai pronunciato gli appellativi già fatali a Mirko Sozio e Guido Genovesi. Nel dialogo con la esuberante Veronica (capace di ridere come un’ossessa dopo il mezzo misfatto) solo un eccesso di adrenalina nell’ennesimo discorso mirato a chiarire la sua tattica di difesa del territorio nella tutela delle donne di famiglia. A proposito, Massimo farebbe bene a non pronunciare mai lo ‘zio’ prima che per consonanza qualcuno equivochi e proponga per lui l’ergastolo.
Le orecchiette e le cime di rapa della sua Bari, per quanto ci riguarda, possono dunque attendere ancora. Nella casa poi gli occhi sono puntati tutti sull’ eliminazione che ruberà già alla casa sicuramente un personaggio forte, con relative ripicche di Sarah sul cattivello Mauro che ne ha combinata un’altra delle sue mettendo contro le due “amiche speciali”. Patate da pelare o mobili scartavetrati, probabilmente per dare soddisfazione alle segnalazioni il Pit espierà così il suo eccesso verbale.
Mai come quest’anno però il web mormora e nutre sospetti sulla trasparenza del gioco. Colpetti di tosse, retroscena svelati ingenuamente dai reclusi e richiami in confessionale che a tanti, troppi forse, puzzano molto di bruciato e minano la fiducia negli autori, anche se ormai è chiaro a tutti che la spettacolarizzazione ha preso il sopravvento sull’autenticità anche nelle coscienze di chi lo guarda.
Intanto in questo marasma di situazioni ambigue, sguscia fuori il sobrio per eccellenza, Alberto ‘pezzetta’, seriamente candidato alla vittoria, sempre più vicino a Mara: i due si sono fatti persino il codino uguale per sancire la loro unione.
1. giulia ha scritto:
22 gennaio 2010 alle 17:01