“Quando la TV fa cultura”: avevamo chiosato così parlando della messa in onda della nuova stagione de “La storia siamo noi“ di Giovanni Minoli; a questo potremmo aggiungere che la tv, grazie a certi programmi, è in grado anche di trasmettere coscienza e memoria storica, e di assolvere ad un ruolo “pedagogico” affatto trascurabile. Qualche mese fa avevamo auspicato che format come “La storia siamo noi” passassero meno inosservati agli occhi del grande pubblico e magari trovassero maggiore spazio nei palinsesti televisivi. Oggi sembra proprio che questa richiesta-auspicio verrà accontentata.
La grande storia moderna sbarca infatti nella prima serata di Raidue e tra fiction e urlati reality, spunta un’iniziativa rischiosa (in termini di auditel) quanto apprezzabile, in grado di diversificare e completare l’offerta televisiva.
In occasione del decennale della morte del leader del Partito socialista Bettino Craxi, Giovanni Minoli (da sempre sensibile alla causa craxiana) dedicherà uno speciale monografico del suo programma normalmente trasmesso in seconda serata, proprio ad uno dei politici più potenti dell’Italia pre-tangentopoli.
Il reportage “Craxi. Ritratto di un leader” di Carlo Durante e Antonello Savoca ripercorrerà la storia craxiana, che si intreccia ovviamente con quella dell’Italia intera. Verranno interrogati non solo avversari e alleati politici, ma anche i familiari, gli amici, e i collaboratori, ricostruendo così la memoria di chi con Craxi ha vissuto e collaborato, ma anche di chi contro il leader socialista ha a lungo combattuto.
1. roberto ha scritto:
11 gennaio 2010 alle 16:06