La Rai reagisce contro Striscia la Notizia. L’azienda del servizio pubblico starebbe infatti preparando un’azione legale nei confronti di Mediaset dopo i numerosi servizi in cui il tg satirico di Canale5 denunciava i presunti sperperi delle sedi di corrispondenza estere. Secondo Viale Mazzini, però, i contenuti divulgati dal programma di Antonio Ricci non corrispondono al vero.
A quanto apprende l’Adnkronos, che lancia la notizia, la Rai starebbe predisponendo un’azione legale anche a seguito di una richiesta degli stessi corrispondenti, che – d’intesa con il sindacato Usigrai – avevano chiesto all’azienda di reagire alle affermazioni del tg satirico e di interrompere un silenzio giudicato “riprovevole”.
Nei servizi dedicati alle “spese pazze” del servizio pubblico e realizzati dall’inviato Pinuccio (alias Alessio Giannone), Striscia aveva puntato il dito contro gli sprechi delle sedi giornalistiche estere. Tra le realtà ‘dissipatrici’ denunciate dal programma di Canale5, le sedi di Pechino, Mosca e New York. In particolare, secondo la trasmissione, le uscite per gli uffici americani si aggirerebbero intorno all’astronomica cifra di 4 milioni l’anno. Nel mirino di Striscia era finito, tra gli altri, anche il corrispondente Rai da New York, Claudio Pagliara, il quale – ha detto Pinuccio – “prende 240mila euro l’anno più qualche benefit, qualche cosa, la casa, la diaria…“.
Affermazioni alle quali il diretto interessato aveva replicato su Twitter, annunciando di aver dato mandato ai propri legali.
La Rai non mi paga la casa a New York (una modesta one bedroom). Me la farò pagare da @Pinucciosono e @Striscia Ho dato mandato al mio legale di querelarli per diffamazione. Cosa non vi dice la concorrenza: la sede Rai di New York lo scorso anno ha prodotto 4mila servizi.
— Claudio Pagliara (@ClaudioPagliara) February 10, 2021
A quanto risulta all’Adnkronos, inoltre, proprio stamattina è stata inviata una mail dal fiduciario dei corrispondenti, in accordo con l’Usigrai, all’amministratore delegato Rai. In essa, i corrispondenti chiedono all’azienda di smentire le notizie destituite di fondamento e di tutelare l’immagine dei dipendenti dicendosi pronti in caso contrario, a farlo da soli.
“Se il silenzio dei vertici aziendali dovesse proseguire i corrispondenti valuteranno ulteriori passi anche legali per ottenere il rispetto dei propri diritti“
si legge nella missiva, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa. Si attende pertanto una ferma presa di posizione della Rai, alla quale – questo è facilmente prevedibile – Striscia la Notizia non farà mancare una replica.
1. ANDREA ha scritto:
11 febbraio 2021 alle 14:04