2
gennaio

«Ciao 2020», lo show di Capodanno russo ispirato all’Italia è una matrioska trash. Ma anche un omaggio – video

Ciao 2020

Dalla Russia con amore, ci è arrivata una presa per il culo talmente originale da far persino sorridere. Geniale per quanto trash, parodistica oltremodo, assurda nella sua follia: è diventata virale la puntata del programma satirico «Evening Urgant» (Вечерний Ургант) in onda sul canale Channel One il 30 dicembre scorso e ispirata ad un improbabile show di Capodanno tricolore in stile anni ‘80. Uno spettacolo di quasi un’ora recitato interamente in un italiano maccheronico e caratterizzato da siparietti infarciti di stereotipi sul nostro Paese

A condurre lo show, il comico russo Ivan Urgant (Иван Ургант), che per l’occasione è diventato “Giovanni Urganti“. Allo stesso modo, anche gli ospiti intervenuti nella puntata sono stati italianizzati: così, sul palco del fantomatico Capodanno – intitolato «Ciao 2020» - sono saliti tra gli altri il cantante Egor Kreed (che è diventato Giorgio Criddi) il gruppo Little Big (I Piccolo Grandi), Olga Buzova (alias Ornella Buzzi) e le sgallettate attrici della telenovela “Quatro Putane”, coinvolte dal conduttore in una surreale intervista.

Adoro ravioli, fettuccini, tagliatelle” affermano le appariscenti ragazze, mentre il presentatore si dichiara entusiasta per le “farfalle con burro e formaggi della parmigiano“. Segue una entusiasmante gara nel divorare la pasta che vede scontrarsi le “Quattro puttani” e il baffuto Alessandro Guddini, personaggio dal look improbabile che sembra uscito da un film gangster anni ‘80. Nel demenziale Capodanno si alternano cantanti e ospiti che rispecchiano – deformandolo – un immaginario legato ad un’Italia che fu: le acconciature vaporose, i pantaloni a zampa d’elefante, i lustrini e le grafiche d’antan sono un tuffo nel passato pieno di cliché.

Un matrioska di elementi che, dietro alla presa in giro, nasconde la considerazione che i russi hanno sempre avuto nei confronti dell’Italia, della sua moda, della sua musica (Albano, Toto Cutugno e i Ricchi e Poveri, da quelle parti, sono tutt’oggi delle star inarrivabili anche per i cantanti locali).

Ad un tratto in studio irrompe anche Sua Santità «Pippo il II», dinanzi al quale i presenti si inchinano in segno di venerazione. Premendo un interruttore, il bislacco leader religioso accende un albero di Natale. “Autorizzo l’anno nuovo!” esclama, e il pubblico si lascia andare ad applausi e festeggiamenti. Poi spazio al gossip, con due inverosimili neo-sposi (la cantante Soldinetti e il musicista Vittorio Isaia) ai quali il conduttore regala un cesto di frutti tropicali e una tintura per capelli.

Tutto così trash, così esagerato, divertente, grottesco da apparire un colpo di genio. Del resto, nemmeno dopo esserci scolati due bottiglie di vodka avremmo potuto immaginare di vedere uno spettacolo così spiazzante sul finire del 2020. Eppure i cosacchi, che di buoni alcolici sono intenditori, ci sono riusciti. Lo show satirico messo in scena da Ivan Urgant è sì uno sberleffo, ma anche un involontario omaggio ad un Paese – il nostro – da cui i russi sono fatalmente ed irrimediabilmente attratti.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

, , ,



Articoli che potrebbero interessarti


Giletti
Giletti difende la scelta di andare in onda da Mosca: «Se vai in Ucraina va bene, se vai in Russia non va bene?»


Maria Zakharova
Non è l’Arena in onda dal centro di Mosca. Giletti intervista Maria Zakharova, la portavoce di Lavrov – Tutti gli ospiti


Alessandro Cassieri
Inviati Rai via da Mosca, Cassieri non ci sta: «Eccesso di garanzia. Scelta che si fa fatica ad accettare»


Stuart Ramsey
Troupe di Sky News aggredita dai russi vicino a Kiev

8 Commenti dei lettori »

1. vinny ha scritto:

2 gennaio 2021 alle 20:30

Io credo che dovrebbero iniziare ad aggiornarsi. L’uomo si interessa a Marte, a Venere, il mondo scorre e questi sono fermi. E’ come se parlassero del meridionale con la valigia di cartone. Anche io 25 anni fa ho lasciato la Calabria per Milano ma avevo una bella valigia,vestiti firmati e un titolo di studio. Ma basta!!! Progredite un pò.



2. Il cugino di Vinny ha scritto:

2 gennaio 2021 alle 22:13

Hai fatto bene a sottolineare che avevi una bella valigia e soprattutto vestiti firmati. Potevi risparmiarti la storia del titolo di studio visto che si scrive ” po’ ” e non “pò”. Ahi ahi ahi!



3. Patrick ha scritto:

3 gennaio 2021 alle 03:59

vinny, mi auguro che nel tuo titolo di studio non ci fosse la grammatica italiana, altrimenti dovresti rivederlo…

Ma tornando al video: ma che è sta poracciata infame???



4. PeppaPig ha scritto:

3 gennaio 2021 alle 07:21

@Il cugino di Vinny …. grazie per la prima risata di cuore del 2021 … 😂

@Vinny (che a questo punto immagino stia per Vincenzo?) i russi lo sanno fin troppo bene come è fatto davvero il nostro Paese, visto che sono ormai molti anni che se lo stanno comprando pezzo per pezzo. E per competere con loro, altro che bella valigia ci vorrebbe ….. a meno che la bella valigia non sia zeppa di banconote. Ci preoccupiamo tanto della (giusta) difesa della nostra cultura quando si tratta di un certo tipo di migranti, ma nessuno si è mai preoccupato di impedire che interi quartieri/località fossero colonizzati dai cinesi (i quartieri poveri) e dai russi (i quartieri ricchi). Quando c’è da speculare tutti ciechi, sordi, e muti.

Avevo letto di questo programma e mi aveva fatto molto ridere. Mi è parsa un’idea potenzialmente geniale, poi bisognerebbe vederlo per giudicare con cognizione. Che sia un amoroso omaggio …. mah, non ne sono del tutto sicura.



5. Meke ha scritto:

3 gennaio 2021 alle 11:55

Ahahah, povero Vinny, colpito e affondato!



6. Marco Cappuccini ha scritto:

3 gennaio 2021 alle 12:19

@Il cugino di Vinny commento geniale :D



7. vv ha scritto:

3 gennaio 2021 alle 13:43

che ridere mamma mia!!! non dormirò stanotte. ma quanti anni avete? 15. cugino mio? Forse di Zalone,sei troppo ridicolo. Vado ad asciugarmi gli occhi, lacrimo dal ridere. Sei pronto per Zelig



8. Meke ha scritto:

3 gennaio 2021 alle 16:46

Ma finiscila…



RSS feed per i commenti di questo post

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.