Argentero vuole (giustamente) vederci chiaro. Risale ad oggi il curioso scambio di battute sui social tra l’attore e Beppe Fiorello, partito proprio da un tweet di quest’ultimo, che nel ringraziare il pubblico aveva riservato una frecciatina più o meno velata alla fiction di cui è protagonista il collega. Luca aveva espresso le sue perplessità, senza però ottenere chiarimenti dal diretto interessato. La vicenda ha avuto degli sviluppi.
Fiorello si è espresso, seppur non rispondendo direttamente al collega. Ad una commentatrice che proprio ad Argentero faceva notare come l’attore siciliano avesse fatto un discorso generale, Beppe prende la palla al balzo per ringraziare la signora per aver colto il senso del suo messaggio (“Esattamente così e ti ringrazio!”). Troppo facile liquidare la faccenda in quel modo, così è proprio l’attore di Doc a far notare a Beppe che qualcosa non quadra.
Esattamente così e ti ringrazio!
— Giuseppe Fiorello (@BeppeFiorello) November 11, 2020
Ma come? Ci sono altre serie in onda con medici e infermieri? O è sottolineato in rosso per puro caso?😂😂😂 — LUCA ARGENTERO (@Lucaargentero) November 11, 2020
Il ragionamento di Argentero non fa una piega e a dimostrare come il tweet di Fiorello fosse mirato e contingente lo dimostra il post nella sua interezza. In primo luogo l’aver sottolineato in rosso un piccolo stralcio di recensione, guarda caso proprio la parte in cui l’autore sminuisce implicitamente la serie Lux, elogiando invece Gli Orologi del Diavolo, fiction riuscita a conquistare il pubblico nonostante “l’assenza di ospedali, medici ed infermieri”. E già questo basterebbe ad ‘inchiodare’ l’attore siciliano. In più, Fiorello nello stesso tweet, tiene a precisare che il suo prodotto “non si avvale di modelli narrativi rassicuranti”. Un discorso potenzialmente generale, ma se l’alleghi come didascalia ad una recensione che fa riferimento ai medical drama, è logico collegare il concetto espresso a Doc- Nelle tue Mani.
La sensazione è che Fiorello abbia scritto un tweet evitabile, esprimendo un concetto nella sostanza giusto che proprio perché tale non c’era bisogno di rimarcare soprattutto in quel modo. Inoltre, Gli Orologi del Diavolo aveva un aspetto rassicurante rappresentato proprio dalla presenza nazionalpopolare di Beppe Fiorello (per anni arroccato nella sua comfort zone che gli ha garantito grandi successi), al contrario di Luca Argentero che prima di Doc in tv non aveva mai sfondato (così come il medical drama all’italiana). Ma non è una sfida tra le due fiction diversissime, il risultato de Gli Orologi del Diavolo è buono (anche se inferiore a quello di Doc e ai trascorsi di Fiorello) e non c’è bisogno di questi velati mezzucci per esaltarlo. Anche perché, a quel punto, fai pensare che sei tu stesso ad essere rimasto deluso dagli ascolti ottenuti e stai solo rosicando per il successo altrui.
1. kalinda ha scritto:
12 novembre 2020 alle 10:01