L’ex regina di Palermo sta per tornare. Andrà in onda a settembre la seconda stagione di Rosy Abate, spin-off di Squadra Antimafia in cui Giulia Michelini vestirà ancora una volta i panni del controverso personaggio cui dà vita dal 2009. Intervistata da Grazia, l’attrice ha parlato del difficile rapporto con il suo ruolo, rivelando la difficoltà nell’interpretare una donna così problematica e imprevedibile:
“Rosy Abate è un personaggio faticoso, sempre sopra le righe, anche l’immedesimazione è fisicamente spossante, io sono sempre in scena. In cinque mesi di riprese, avrò avuto un giorno e mezzo di riposo. Certo, c’è di peggio, non mi lamento”.
Un impegno, dunque, non da poco per la Michelini che, pur ‘ringraziando’ il suo alter ego catodico (“Con Rosy ho imparato come stare davanti a una macchina da presa, come improvvisare da zero un’emozione travolgente”), assicura in tempi non lunghissimi un addio definitivo al personaggio della serie tv. Non prima però di una terza stagione:
“Ho provato a resistere a una nuova stagione, ma non sempre è possibile. Però alla fine sono contenta: ci sono tante persone che hanno seguito il personaggio per anni ed era giusto portarle a un epilogo. Di certo resisterò per la terza stagione. Anche per Rosy deve arrivare la parola ‘fine’“.
Una trilogia, quindi, potrebbe mettere un punto fermo alle avventure di Rosy Abate. Chiaramente la realizzazione della stessa terza stagione dipenderà anche dal riscontro di pubblico che questa seconda serie otterrà. Finora quella della Michelini è stata una delle poche fiction a garantire ottimi numeri a Canale 5 (oltre il 20% di share). Se così dovesse essere anche per la seconda stagione, difficilmente Mediaset rinuncerà a proseguire una delle saghe più amate degli ultimi anni.