21
settembre

Marcello Foa Presidente Rai: ok del CdA. Ora serve il via libera della Vigilanza

Marcello Foa

riparte dal via. Sì, dal via libera del alla sua nomina a Presidente di Viale Mazzini. L’assemblea, riunitasi stamane, ha nuovamente eletto il giornalista con quattro voti a favore: quelli dell’Ad Fabrizio Salini e dei consiglieri Beatrice Coletti (M5S), Igor De Biasio (Lega), Gianpaolo Rossi (Fdi). Rita Borioni (quota Pd) ha votato contro, mentre Riccardo Laganà, rappresentante dei dipendenti Rai, si è astenuto. Foa non ha preso parte alla votazione, come già aveva fatto nelle scorse settimane, quando però l’iter non andò a buon fine.

Adesso, dopo l’ok del CdA, la palla tornerà proprio alla Commissione di Vigilanza per la definitiva ratifica. Ad agosto, la Bicamerale aveva fermato la corsa del giornalista verso la Presidenza, negandogli la necessaria maggioranza dei due terzi (decisivo fu il veto di Forza Italia).

Ora, però, dopo il ritrovato accordo tra la Salvini (primo sostenitore di Foa) e Berlusconi, la partita sembra destinata a chiudersi diversamente e con esito favorevole. Il Presidente della Vigilanza Alberto Barachini dovrebbe convocare Foa per l’audizione a Palazzo San Macuto, presumibilmente tra martedì e mercoledì, poi la Bicamerale esprimerà il proprio voto.

Nei giorni scorsi era stata proprio la Vigilanza a chiedere una rapida risoluzione sulla Presidenza Rai, approvando un provvedimento che invitava il CdA ad indicare un nome tra i propri componenti, senza alcuna limitazione: il segnale che, sulla nomina di Foa, qualcosa si fosse sbloccato.

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5 Commenti dei lettori »

1. Joseph ha scritto:

21 settembre 2018 alle 14:29

Tanto petò che piovve.



2. RoXy ha scritto:

21 settembre 2018 alle 15:07

Tutto poteva essere fatto con grande agilità a suo tempo, invece gli agit prop del vecchio B. (leggasi Zio Lumaca e il sempre più imbronciato Fido Fidel) non hanno resistito alla voglia di regalare un assit al PD per creare inutili polemiche che tra l’altro danneggeranno solo ed unicamente Mediaset. Purtroppo quando si diventa anziani si dovrebbe cercare di cedere il proprio posto a menti più fresche e lungimiranti altrimenti ci si ritrova in guai seri. Stiamo parlando di persone che nelle loro ultime dichiarazioni pubbliche hanno definito l’ ex reuccio di Rignano sull’ Arno ormai caduto in disgrazia erede di B., la più grande offesa di sempre che sia stata fatta a Berlusconi e a tutta la sua famiglia.



3. Nina ha scritto:

21 settembre 2018 alle 16:23

Roxy: ti adoro perchè sei sincera e libera. (proprio come me)



4. carmine ha scritto:

21 settembre 2018 alle 16:58

Buonasera , bene la spartizione della tv pubblica è avvenuta sotto gli occhi di tutti , dopo una cena e dopo aver fatto il gioco delle 3 carte io ti do una cosa a te tu mi dai una cosa a me, perfetto, ci si è sempre lamentati che la tv pubblica diventa oggetto di desiderio del governo in carica sia di destra che di sinistra, ma evidentemente salvini aveva qualche carta in più da giocare se Foa prima era stato sconfessato da F.I. e poi miracolosamente è ritornato in pista. Bhe se questi sono in nuovi metodi del nuovo governo siamo messi bene,siamo caduti dalla padella alla brace ma nessuno grida allo scandalo, facciamo finta che tutto va bene…come cantava un tempo la sig.ra Colli



5. Miko ha scritto:

21 settembre 2018 alle 17:46

@carmine Come dice Aldo Grasso: finché la Rai sarà pubblica sarà sempre il bottino di guerra del partito o dei partiti che hanno vinto le ultime elezioni: uno stipendificio dove sistemare a vita mariti, mogli, figli, fratelli, sorelle, nipoti acquisiti, amici di amici, amanti segreti o palesi, eccetera eccetera.

L’unico modo per liberare la Rai dai partiti (tutti i partiti, di qualsiasi colore politico), è uno solo: PRIVATIZZARLA AL 100%, tanto oramai il servizio pubblico non ha più senso da decenni (secondo me oggi fa molto più servizio pubblico LA7 di Raiuno).



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