Il passato che ritorna (che palle!). Italia 1 è pronta a rimettere in pista uno dei suoi quiz di maggiore successo. Si tratta di Sarabanda, game musicale andato in onda fra la fine degli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio, che la rete cadetta Mediaset, secondo quanto svelato da Publitalia, avrebbe intenzione di rispolverare per ben tre prime serate, previste per il prossimo giugno. Al timone del revival il conduttore storico del game, Enrico Papi.
Trasmesso in un primo momento su Italia 1 per sette stagioni consecutive, dal settembre 1997 al febbraio 2004, il programma è stato riproposto, senza successo, da Canale 5 nell’estate del 2009 con la conduzione di Teo Mammucari e Belen Rodriguez. Con all’attivo più di 1700 puntate, senza considerare gli speciali in prima serata che furono cuciti intorno ai campioni più rappresentativi, Sarabanda è, fra i quiz incentrati sulle sette note, il più longevo della televisione nostrana.
Vera e propria fucina di ‘mostri’ in fatto di cultura musicale, la trasmissione ha saputo nel corso degli anni fotografare, con lucida e disincantata ironia, fenomeni di costume bizzarri e al tempo stesso capaci di immedesimazione. Chi fra i suoi aficionados non ricorda, ad esempio, le cravatte a pois, le camicie colorate e il sorriso timido de L’Uomo Gatto (Gabriele Sbattella), o gli stessi grotteschi nomignoli ideati dal padrone di casa per individuare il campione di turno (Tiramisù, Allegria, Coccinella, La Professora ne sono solo alcuni esempi).
E proprio Enrico Papi, colui che tenne a battesimo il game show dandogli un’impronta stilistica inequivocabile, è chiamato a riprenderne la guida. Dopo aver fatto alcune incursioni in casa Rai, prima come ballerino sulla pista di Ballando con le Stelle 11, poi come imitatore alla corte di Carlo Conti e della sesta edizione del suo Tale e Quale Show, per il presentatore romano, che da poco si è anche cimentato in qualità di cantante con il singolo Mooseca, si prospetta un vero e proprio tuffo nel passato.
Il ritorno dei programmi storici
La scelta di puntare su Sarabanda è l’ennesimo esempio di quella ‘operazione-nostalgia’, divenuta una sorta di modus operandi della stagione televisiva attualmente in corso. Sempre più proiettato verso il passato, il piccolo schermo nostrano sembra essere alla continua ricerca di quell’ ‘usato sicuro’ che, in virtù del successo all’epoca ottenuto, dovrebbe essere garanzia di attrazione per il pubblico di oggi. Una tendenza, questa, che coinvolge in particolare Mamma Rai. Basti pensare alla versione celebrativa del Rischiatutto confezionata da Fabio Fazio, all’edizione “20 years” di Furore, o ancora al revival ‘riveduto e corretto’ de I Soliti Ignoti su Rai 1. Se in alcuni casi la ‘riesumazione catodica’ insegna che è possibile ottenere buoni riscontri in fatto di auditel, è anche vero però che questa non è una regola assoluta. Il flop della Cultura Moderna ‘2.0′ , che nelle intenzioni avrebbe dovuto rinverdire l’access prime time della rete diretta da Laura Casarotto, ne è la dimostrazione più lampante.
1. giacomospartano ha scritto:
2 maggio 2017 alle 14:10