Una cosa è la seconda serata e un’altra l’access prime time, dove la platea è più vasta, più eterogenea, e tutte quelle ‘licenze’ che puoi permetterti dopo le 23, all’ora di cena diventano praticamente proibite. Una bella gatta da pelare per Gigi e Ross che – come annunciato ufficialmente nella puntata di Sbandati in onda ieri – da lunedì prossimo saranno per due settimane anche nell’access prime time di Rai 2, con una quindicina di minuti di show. Una ‘genialata’ della rete per far partire i programmi di prima serata più tardi, considerando che il TG2 chiude già alle 21.
Sbandati: un programma a tratti eccessivo che in seconda serata funziona
Un’opportunità meritata per Gigi e Ross, vista la professionalità dei due, che portano in scena un programma in cui si mostrano a proprio agio, ma che forse indurrà a calibrare un pochino i toni: Sbandati si distingue proprio per la “cattiveria”, per i modi pungenti e per i commenti caustici di conduttori ed ospiti (che cambieremmo volentieri con persone più titolate!), che giudicano la tv senza peli sulla lingua, mostrando anche momenti trash che non sarebbero adatti per la famigliola raccolta davanti alla tv.
I volti principali di Made in Sud qui sono leader di un salotto che vorrebbe essere un Tv Talk politicamente scorretto, a volte troppo urlato e carico di doppi sensi ed esternazioni che in seconda serata, però, potrebbero tenere svegli e funzionare.
Al centro della critica, sino ad ora, soprattutto la concorrenza Mediaset, ma anche i canali digitali, le cui offerte cult vengono analizzate nei dettagli, sottolineandone esagerazioni e sbavature. Discorso un po’ diverso per la rete ospitante, di cui si evidenziano i successi, quali ad esempio quello recentissimo di Rocco Schiavone. Ma si gioca per par condicio anche in casa, per esempio ironizzando sull’esordio “mastodontico” di Mika in prime time o sull’ultima edizione di Pechino Express, commentata a caldo con i neo proclamati vincitori.
In vista dello sbarco in access converrà forse dosare un pochino il tutto ed urlare meno, ma senza snaturarlo.