15
maggio

Cucine da Incubo 4: Cannavacciuolo al Ristorante Biologico di Roma. Ecco com’è oggi

Cucine da Incubo 4 - Ristorante Biologico Roma

Un ristorante inizialmente di successo e ora sull’orlo del fallimento, privo di identità e in cui regnano disordine e disorganizzazione. Questo è il Ristorante Biologico Roma, protagonista della puntata di questa sera di Cucine da Incubo Italia: riuscirà Antonino Cannavacciuolo ad evitarne la chiusura? E come se la caverà con questo genere di cucina?

Cucine da Incubo 4: il ristorante Biologico Roma

Il Ristorante Biologico Roma, nel quartiere Spinaceto, vicino l’Eur, è nato circa 4 anni fa da un’idea di Marco, un uomo animato da tanta volontà e tante idee. Marco, infatti, ha un passato da ristoratore ma, poi, nella sua vita si è dedicato ad altro, aprendo un’azienda immobiliare e una di traslochi e, a 41 anni, si è anche laureato in giurisprudenza. Circa 4 anni fa, però, ha deciso di ritornare alle origini e ha accettato una sfida non facile: aprire un ristorante in un quartiere non propriamente centrale di Roma e per di più con un concept particolare: un ristorante biologico.

Il primo scoglio da superare è stato far comprendere alla clientela la differenza tra biologico e vegetariano, ma nonostante questo, i primi tempi il ristorante ha registrato un’ottima affluenza. L’eccessivo entusiasmo per i risultati raggiunti, però, ha portato Marco a voler fare sempre di più e a commettere una serie di errori, come non capire che la sua struttura e i suoi collaboratori non potevano reggere un afflusso così sostenuto. Anche i tentativi di differenziare l’offerta si sono rivelati poco utili e hanno portato il ristorante ad allontanarsi sempre più dal concerto bio. L’unico risultato è stato far aumentare il caos in una situazione in cui la disorganizzazione era già regnante e mandare ancor più in confusione i clienti. Marco e il suo staff si impegnano molto per cercare di risollevare le sorti del locale, ma gli sforzi sono vani e la situazione di declino sta demoralizzando e facendo perdere l’entusiasmo a tutti i componenti dello staff, compromettendo anche i rapporti lavorativi. Marco, peraltro, è spesso assente perché impegnato in molte altre attività, delega quasi tutti gli aspetti burocratici al cuoco Giulio, non interviene a dirimere le liti perenni tra sala e cucina e non prende posizione riguardo alle innumerevoli lamentele dei clienti sui tempi d’attesa interminabili. E così facendo, perde autorevolezza agli occhi degli altri dipendenti. C’è poi Giulio, il cuoco, che, nonostante sia giovane, sa il fatto suo e sentirsi il punto di riferimento del locale non gli dispiace. Giulio però non ha alcun potere sul menu, appannaggio esclusivo di Marco, che non esista a cambiarlo spesso e volentieri. Giulio, inoltre, ha un carattere un po’ “fumantino” e perde le staffe quando c’è gente e Marco entra ed esce dalla cucina spargendo ansia e panico ovunque, mettendo fretta e creando confusione. E’ allora che Giulio alza la voce e diventa eccessivamente autoritario e intollerante con tutti, prendendosela soprattutto con Cristina, cameriera insieme a Francesca (dello staff fanno parte anche Banik, il pizzaiolo, e Zuhir, aiuto cuoco). I problemi da risolvere sono tanti, a partire dalla disorganizzazione generale, tanto in sala quanto in cucina e dalla mancanza di comunicazione tra i reparti.

Cucine da Incubo 4: l’effetto di Cannavacciuolo sul Ristorante Biologico

L’ultima recensione presente sulla pagina Facebook del locale risale al 1° gennaio di quest’anno ed è davvero negativa: il ristorante Biologico Roma è stato definito “l’Olocausto della ristorazione“. Su Tripadvisor, invece, le recensioni si dividono equamente tra quelle superlative e quelle pessime, quasi senza speranza, ma dopo l’avvento di Cannavacciuolo sono nettamente superiori le prime.

“Siamo stati in questo ristorante già diverse volte e ci siamo sempre trovati bene. Così ci siamo tornati per festeggiare la COMUNIONE di nostro figlio. Quando siamo andati a prenotare ci ha colpito il nuovo nuovo “look” del ristorante ed i nuovi menù suggeriti dallo chef Cannavacciuolo”

“Ci torniamo sempre volentieri. Un vero ristorante di qualità ma senza sceneggiate. Cortesia ampio spazio per i bambini. Personale e proprietà cortese e disponibili. Cibo sano ottimo abbondante! Chapeau”

“Noi ci rechiamo spesso in questo ristorante, con la famiglia o con gli amici. Il servizio ricevuto è ottimo, personale cordiale e attento ad ogni esigenza. Il menù di Antonio Cannavacciuolo è superbo, portate abbondanti e squisite. E’ un posto dove regna un’atmosfera familiare e divertente spesso allietato da serate con animazione ideale per chi vuole rilassarsi”

“Non essendo la mia prima volta in questo ristorante, so che potrebbe fare meglio. So che il servizio è spartano, ma non è, per me, un problema. Il problema è stato la cottura e la preparazione dei cibi. Lasagne crude e mal/poco condite, arrosto cotto e riscaldato, da risultare immangiabile. Non ci tornerò più in un giorno.di festa nazionale”



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4 Commenti dei lettori »

1. Omar ha scritto:

3 giugno 2016 alle 12:55

Buongiorno, vorrei fare i complimenti alla cameriera Francesca per la sua partecipazione a “Eccezionale Veramente” su La7. Con la viva speranza che sia effettivamente una cameriera e non una comparsa della serie “Cucine da Incubo”…



2. Gianluca ha scritto:

19 giugno 2016 alle 20:09

È un programma finto, la Francesca di cataldo è stata anche nello staff di Colorado, dubito faccia la cameriera…. Ti pare che aiutano davvero i ristoranti…



3. Giovanni ha scritto:

19 giugno 2016 alle 20:22

Ho visto oggi la presentazione del vostro ristorante su cucine da incubo sono rimasto entusiasmato verrò a trovarvi appena avrò un un fine settimana da poter trascorrere a Roma complimenti



4. Matteo ha scritto:

7 luglio 2016 alle 15:55

non sono un gran fisionomista ma una faccia come quella della cameriera non si scorda ed è proprio quella che su facebook si dichiara attore/regista, non credo proprio sia anche cameriera. Che delusione, anche questo mi sa che è poco poco reaily e tanto show. Non ne capisco il senso ma mi piace immaginare che visto che buona parte dei camerieri lavorano a nero abbiano dovuto assumere temporaneamente qualcuno per fare una comparsata in regola



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