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Uonderbois è un presepe napoletano

Stefania Stefanelli

di Stefania Stefanelli

09/12/2024 - 12:52

Uonderbois è un presepe napoletano

© US Disney+

4 /5

Mai come nel periodo natalizio c’è bisogno di favole e Uonderbois altro non è che una favola sospesa tra tradizione e modernità. Una strenna che Disney+ ha preparato per i propri abbonati, con l’intenzione di farli sorridere e riflettere.

La storia è infarcita di napoletanità sotto tutti i punti di vista. La città fa da sfondo sia con il suo mare e i suoi vicoli ormai ben noti – come quello che percorre sempre la Mina Settembre di Serena Rossi, che anche qui è tra i protagonisti – che con quelli sotterranei, misteriosi e pieni di fascino.

E’ napoletano quasi tutto il cast, nel quale compaiono con dei camei dei veri e propri simboli della città, come Nino D’Angelo e il capitano della SSC Napoli Giovanni di Lorenzo. Ed è napoletana l’azzeccatissima colonna sonora firmata da Geolier.

Uonderbois: ottimo il cast capitanato da Massimiliano Caiazzo e Serena Rossi

Più di tutto, però, di partenopeo c’è il cuore folcloristico e popolare del racconto, che mixa avventura e commedia, dramma familiare e romanticismo. Con un ritmo talvolta accelerato e pieno d’azione, e talvolta delicato e lento, per accompagnare le emozioni dei personaggi.

Al centro di tutto cinque ragazzini in cerca di avventura che si uniscono al nuovo Munaciello di Napoli, l’idolo Tonino Undoerboi, nella ricerca di un grande tesoro. Che non è fatto di soldi e pietre preziose quanto piuttosto dell’amicizia che li lega, dell’amore delle loro famiglie che (ri)scopriranno in questo viaggio e della forza che nasce dal gruppo.

Il cast funziona, suona come una sinfonia, partendo dagli interpreti più giovani fino ai volti molto amati di Massimiliano Caiazzo e la Rossi, che qui interpreta una sorta di Befana cattiva ma molto sola. Perfettamente inseriti nel contesto anche Ivana Lotito, Giovanni Esposito, Francesco Di Leva, Ernesto Mahieux e Giordana Marengo, la protagonista de La Vita Bugiarda degli Adulti.

Tutti insieme formano un vero e proprio presepe, composto da archetipi nei quali tutti – adulti e bambini – possono riconoscere se non le proprie azioni, di sicuro le proprie fantasie e le proprie debolezze.

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