E dunque News Corp., anzi la neonata 21st Century Fox, ha abdicato: X Factor per te la scalata al successo finisce qui, se mai di successo si poteva parlare. Badate bene, la versione italiana è viva e vegeta e lotta insieme a noi, e continuerà ancora su SkyUno per le prossime stagioni, visti anche gli imponenti investimenti attuati da Sky Italia nel corso degli anni.
Parliamo, ovviamente, della versione americana: schiacciato tra American Idol sempre su Fox e The Voice su NBC, X Factor – nonostante i continui cambi di giuria e i nomi altisonanti arruolati – non sembra aver convinto gli spettatori americani che, a dire il vero, ultimamente sembrano un po’ stanchi di tutti questi talent show canori. Lo stesso American Idol ha perso con gli anni parecchi fedelissimi, mentre The Voice non ha mai fatto quel botto che probabilmente ci si aspettava dal talent show targato John De Mol.
X Factor Usa cancellato: la “colpa” è di Simon Cowell o dei bassi ascolti…?
A sentire i piani alti del network di proprietà di Rupert Murdoch, comunque, la colpa è solo dell’abbandono di Simon Cowell, che ha liquidato la questione con una nota:
“Ho passato 12 anni fantastici, tra American idol e X Factor. E a parte la fortuna di aver trovato dei nuovi talenti in questi show, ho sempre ricevuto una calorosa accoglienza tra gli spettatori americani (il più delle volte!). Lo scorso anno, per diversi motivi, ho deciso di tornare (per la prima volta in quattro anni) nella versione inglese di X Factor, nel 2014. Voglio ringraziare Fox che è stata un partner incredibile e tutti coloro che mi hanno supportato nei miei programmi. America, ci vediamo presto!”
Il noto produttore ha infatti deciso, dopo tre stagioni, di chiudere definitivamente con l’esperienza statunitense per tornare a casa, dal “suo” XFactor. E non c’è dubbio che la mente del format farà bene al programma, che comunque se la continua a cavare benissimo nel Regno Unito ed è pronto a spegnere 11 candeline su Itv, per la felicità del pubblico inglese.