“La quarta edizione di X Factor non s’ha da fare”, anzi si! Nonostante gli ascolti bassi dell’attuale edizione, sembra proprio che il talent di Raidue avrà (almeno) un altro capitolo da scrivere. Alla base della strategia, due condizioni da rispettare: un buon riscontro per il vincitore che andrà a Sanremo, ed il rimpasto di alcune pedine (è già praticamente certo l’addio della Mori). Autori e produttori del programma dimostrano quindi calma serafica, consapevoli però del fatto che X Factor, se vorrà nuovamente scendere in campo, dovrà migliorare le cose che quest’anno non hanno convinto.
La nona puntata del talent è stata interamente Sanremese sia sul fronte musicale che su quello scenografico, con tanto di fiori e scalinata centrale per la discesa dei cantanti. Ospiti della serata Natalie Imbruglia e gli zuccherosi “The bastard sons of Dioniso”. Spettacolo nel complesso piacevole e scorrevole, grazie soprattutto al meccanismo della manche unica (più medley). Al ballottaggio finale sono finite Chiara e Sofia, ma tra le due non c’era storia, ed è stata quest’ultima a dover abbandonare “l’arena”. Nonostante la trasmissione sia entrata nella sua parte finale e quindi il pubblico abbia già un’idea abbastanza chiara sul vincitore finale (Marco), c’è stato comunque un nuovo ingresso che risponde al nome di Paola Canestrelli per la categoria 25+, la quale ha avuto la meglio contro Angelo (16-24) e gli Spencer Wi-fi (gruppi vocali).
Non si può, infine, non parlare della presenza della guest star Valeria Marini. Quello della diva è stato un buon incipit poichè, grazie alla sua (in)consapevole vena comica, è riuscita a regalare più di qualche sorriso nel suo ruolo di valletta “ri-anima Facchinetti“. Peccato che poi la scaletta l’abbia relegata al più ortodosso (e inappropriato) ruolo di quarto giudice, spegnendone così la verve televisiva, a favore di banalissimi giudizi sui cantanti in gara. Un’occasione mancata, dunque, per movimentare la routine del programma.
Il dettaglio della gara e le zuccherose “7 note di colore”: tutto dopo il salto.