21
novembre

MEDIASET: SCHERI NUOVO DIRETTORE DI CANALE5 E DONELLI ALLE NEWS?

Mediaset

Giornate di grandi manovre in quel di Cologno Monzese. Se le indiscrezioni riportate da Italia Oggi si rivelassero fondate infatti staremmo per assistere a una sorta di rivoluzione dirigenziale all’interno di Mediaset che – in un’ottica di revisione delle produzioni originali (fiction e show) e di migliore distribuzione dei prodotti acquistati (film, serie tv e documentari), finalizzata ovviamente all’abbattimento dei costi – porterebbe ad un vorticoso giro di poltrone a partire da quella relativa alla Direzione di Canale5.

Dopo sei lunghi anni nei quali Massimo Donelli è stato a capo dell’ammiraglia del Biscione, l’ex direttore di Sorrisi potrebbe lasciare il posto a Giancarlo Scheri (attualmente direttore delle fiction e in passato boss di Rete4) e inserirsi nell’area delle News dove sarebbe fortemente voluto da Mauro Crippa, d.g. dell’informazione Mediaset. Invero, gli anni di Donelli sono stati caratterizzati da uno spiccato aumento nel palinsesto della rete delle ore dedicate all’infotainment (Mattino Cinque e Pomeriggio Cinque e una domenica pomeriggio più votata alla cronaca che all’intrattenimento) e se a queste circostanze aggiungiamo il curriculum dello stesso nel campo dell’editoria (Epoca, Panorama e Sorrisi) ci accorgiamo che la scelta potrebbe apparire più che sensata.

Se l’eventuale passaggio di Donelli alle News si spiegherebbe dunque anche in virtù del rapporto personale dell’attuale direttore di Canale5 con Mauro Crippa, la sua sostituzione con Giancarlo Scheri sarebbe una scelta di Alessandro Salem, DG contenuti RTI, il quale opterebbe per una soluzione che porterebbe alla promozione di Antonino Antonucci a capo delle fiction del Biscione.

L’obiettivo di Salem sarebbe quello di creare una rete di uomini di sua totale fiducia con la quale coordinare le strategie e rafforzare il controllo dei costi dell’ammiraglia e della fiction. Tutti gli uomini coinvolti in quella che si può definire una vera e propria rivoluzione avrebbero già espresso parere favorevole al cambiamento, voi che ne pensate?

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9 Commenti dei lettori »

1. osservatore ha scritto:

21 novembre 2012 alle 12:17

penso che gira e rigira sono sempre gli stessi nomi che hanno gestito mediaset in maniera poco proficua negli ultimi anni. c’è solo una rotazione di poltrone.
donelli alle news? scelta sensata? io andrei a sottolineare i contenuti di mattino5, pomeriggio5 e della domenica -senza dimenticare il matrix di vinci-



2. Peppe93 ha scritto:

21 novembre 2012 alle 12:40

Sicuramente un cambiamento ci vuole e Scheri mi sembra la persona giusta dato che alle fiction ha fatto un buon lavoro.



3. amazing1972 ha scritto:

21 novembre 2012 alle 12:49

per recuperare credibilità nell’informazione,occorrerebbe che nessun propietario mediaset fosse in politica e ci vorrebbe un nome autorevole e credibile,a dirigere videonews. un mentana insomma. per quanto riguarda la direzione di rete,magari questo scheri ne sa qualcosina in più di donelli,spero almeno



4. Giorgia ha scritto:

21 novembre 2012 alle 13:36

in un’intervista al Giornale Alessandro Salem parla di una serie di one man show per canale 5 tra cui quello di Claudio Bisio…ma non doveva esserci anche quello della Hunziker? sarà saltato secondo me..



5. Andrewhd ha scritto:

21 novembre 2012 alle 18:57

E’ un po’ meno di un anno che se ne parla sperando sia la volta buona, io farei lo stesso con italia 1 ma Tiraboschi sembra tranquillo….



6. Sanfrank ha scritto:

21 novembre 2012 alle 20:18

Finalmente!
Era quello che ci voleva.
Anche se il miglior direttore di rete, a mio avviso, è stato (e sarà, forse, per sempre) Giorgio Gori, la scelta di Giancarlo Scheri è ottima. Ricordo che a Rete 4 si inventò dei programmi quasi a costo zero, che resero ottimamente in termini di audience e se non ricordo male sempre da una sua idea nacque Melaverde ottimo programma tv, attualmente in onda su Canale 5.



7. Sanfrank ha scritto:

21 novembre 2012 alle 20:48

A proposito del post di ieri che parlava di programmi in diretta e programmi registrati, colgo l’occasione per esprimere la mia opinione in merito.
Il programma registrato può essere un ottimo prodotto, anche perchè maggiormente curato, che ha fatto la fortuna delle reti del Biscione.
A mio avviso eviterei programmi come quelli che attualmente vengono proposti (Mattino 5, Pomeriggio 5 e Domenica Live), che ritengo mortificanti anche per chi li conduce e che producono effetti nocivi ai programmi che li precedono e, soprattutto, che li seguono (vedi Forum e Avanti un altro). Per chi ha la mia età (quasi 40 anni), ricordo Federica Panicucci del Festivalbar con Amadeus e Fiorello e non la riconosco rivedendola oggi in Mattino 5. E’ vero che si cresce, ma credo stia crescendo male. Stesso discorso vale per Barbara D’Urso ottima conduttrice negli spettacoli di varietà ma poco credibile in quello che fa oggi; per lei (la D’Urso) l’ultimo programma credibile è stato Mattino 5 nelle prime due edizioni, con momenti leggeri e brevi (visto che a quell’ora si guarda la tv con disattenzione, senza pretese) … poi il nulla cosmico.
Se Mediaset vuole costruire il palinsesto con un occhio al portafogli, deve rimettere in moto il cervello, spento da troppi anni di reality show (e Scheri potrebbe essere la persona giusta). E se proprio vuole usare la diretta, lo facesse pure, ma usando il mezzo che attualmente la usa con maggior profitto, ossia il TG (TG5 su Canale 5).
Infatti ho visto che, ad esempio in Spagna, il telegiornale dura un’ora e non è per nulla pesante, anzi è molto interessante e, in Italia, potrebbe permettere la realizzazione di inchieste che oggi latitano in tv (le uniche eccezioni sono Report, Le Iene e Striscia). Inoltre facessero attenzione a non “tirare troppo la corda”, perchè mentre su Italia 1 e Rete 4 (oltre che sui nuovi canali digitali) possono permettersi il lusso di sperimentare il low-cost della programmazione anche facendo ascolti non esaltanti, l’ammiraglia non può farlo, specie con la concorrenza di adesso, creata non solo dalla frammentazione delle tv, ma dalla relativa frammentazione dei gusti degli italiani che si riconoscono nei vari Focus, Dmax, Giallo, K2…
Ultima cosa che volevo sottolineare, era la pessima controprogrammazione interna (di cui Mediaset era maestra anni fa); non è possibile trasmettere su tutte e tre le reti in seconda serata i film (come ormai quasi ogni sera), oppure Colorado e Squadra Antimafia, Quarto Grado e Zelig (o Io Canto), ecc.. E se devo dirla tutta era tutta un’altra storia quando almeno Rete 4 era la tv al femminile (fiction, soap e telenovelas), Italia 1 quella giovane (Bim Bum Bam, telefilm e sport) e Canale 5 l’ammiraglia (con spettacoli nei week-end, il film del lunedi, le fiction il martedi e il giovedi e il reality al mercoledi).
Scusate mi sono dilungato troppo e grazie per lo sfogo ;)



8. Valerio ha scritto:

21 novembre 2012 alle 23:15

@ Sanfrank: Trasmissioni di inchiesta giornalistica sono anche Gli intoccabili di Gianluigi Nuzzi su La7, L’Inchiesta di RaiNews, Presa Diretta di Riccardo Iacona su Raitre. Se citi Le Iene come «trasmissione d’inchiesta» e Striscia che è soprattutto un tg satirico, almeno abbi la bontà di riconoscere in questa categoria.queste tre dignitosissime trasmissioni. Sicuramente ce ne sono anche altre che ho dimenticato.



9. Sanfrank ha scritto:

22 novembre 2012 alle 00:25

@ Valerio. Grazie per avermi letto.
Per le trasmissioni dimenticate hai perfettamente ragione, soprattutto per “Gli Intoccabili” che ho visto ed è splendida; “L’Inchiesta” non l’ho mai vista, quindi mi fido di te mentre “Presa Diretta” l’ho dimenticata. Sicuramente ce ne saranno altre, ma già mi ero dilungato tanto e non potevo, dunque, elencarle tutte.
Spesso noi due siamo sulla “stessa lunghezza d’onda”, ma per Striscia non la pensiamo allo stesso modo. Tutti quei servizi sui cantieri pubblici milionari spesso abbandonati, o quelli sui sedicenti maghi, lo schifo negli ospedali, ecc. io li definisco INCHIESTE, non solo con la I maiuscola, ma scritto tutto grande. Striscia è l’unico programma che riesce a farsi ascoltare da vaste platee di spettatori, riescono ad essere taglienti, ma col sorriso sulle labbra.
Se posso farti una domanda, che ne pensi del tg da un’ora? Ti è capitato di vederli, magari in altri paesi del mondo, per avere una sorta di confronto?



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