Rocco Casalino grillino senza macchia e senza paura. Sembra il titolo di un film di Lina Wertmuller ma è solo il commento alla discesa in campo dell’ex concorrente della prima edizione del Grande Fratello, uno di quelli della covata migliore, fosse solo per la novità dell’evento, seguito senza remore a destra e a sinistra ai suoi esordi. Strana l’associazione tra un ex partecipante al programma più autoreferenziale a livello di televisione e il Movimento Cinque stelle, da tempo rinchiuso dietro al rifiuto delle logiche del tubo catodico e del talk show, paragonati alla pericolosissima tentazione legata al piacere del punto G.
Rocco si mette a disposizione della neoformazione che promette faville anche alla prossima tornata elettorale, si faccia o meno l’election day, e giura obbedienza ai ‘dettami’ di Beppe Grillo e alla filosofia rivoluzionaria delle Stelle. Ecco i punti più salienti della sua videocandidatura:
”Sono Rocco Casalino, ingegnere elettronico e giornalista professionista. Ho lavorato per tanti anni a Telelombardia occupandomi dei problemi della gente e della regione. E’ da un anno che sono iscritto al Movimento Cinque Stelle, ma è da dieci anni che seguo Beppe Grillo nel suo percorso. [...] Ora non è più il momento di stare a guardare e criticare senza fare nulla. Penso di poter essere molto utile al Movimento.”
”Non parteciperò a nessun dibattito politico televisivo se il movimento non acconsente. [...] Vi chiedo di giudicarmi per quello che sono realmente e di evitare i pregiudizi che, secondo me, mi accompagnano anche ingiustamente da tempo. Non vado da molto tempo né in Mediaset né in Rai. E’ vero ho partecipato ad un reality, ma è stato 13 anni fa…”
Preciso il programma sulla sanità, nonostante da anni sentiamo elogi all’eccellenza lumbard. Il modello che invoca è esterofilo, quello tedesco. Secco anche il commento sull’ex Presidente Formigoni, bollato come incantatore. Più in linea con la percezione generale gli intenti riformatori sull’ecologia e la qualità della vita, contro la Milano operosa ma grigia, cementificata e algida.
Strano in tutto il discorso, formalmente ineccepibile, che la televisione sia al contempo spauracchio e motivo di legittimazione. Casalino si sente pronto a rappresentare i lombardi in Consiglio Regionale proprio per lo stretto contatto che ha avuto con gli abitanti di Milano e dintorni, grazie alla sua trasmissione e alle sue inchieste. Di contro allontana il piccolo schermo quando si tratta di parlare della sua fase due, la politica, come a voler dire che non vuole più sentir parlare di quella popolarità spicciola gieffina.
Non vuole fare la fine di Federica Salsi probabilmente l’ex inquilino di Cinecittà. La dissidente bolognese, nonostante il ‘perdono’ a maggioranza, rimane fortemente in bilico negli equilibri del movimento. Certo però che un’autocandidatura come questa, che ricorda un po’ la modalità del casting on line ultimamente sdoganata da Endemol per il suo reality, può apparire controversa.
Agli elettori, l’ardua sentenza.
1. tania ha scritto:
18 novembre 2012 alle 18:26