In questa vita è stata tutto. E niente. Modella, testimonial di spot, dea della fortuna, playmate, ragazza sottovetro, calendargirl, attrice di teatro, cinema e fiction, cinofila, conduttrice, opinionista, concorrenti di (due) reality, cantante, parlamentare in corsa e finanche sensitiva ed egittologa. Manca solo astronauta, beduina del deserto e monaca di clausura ed il suo curriculum vitae sarebbe davvero completo. Per oggi, intanto, possiamo accontentarci di aggiungere let-te-ra-ta.
La mente che è stata capace di partorire cotanta roba appartiene a lei, Flavia Vento. Eh sì, perché, se la lista di cui sopra vi è parsa interminabile, dovete sapere che, questa estate, la bella Flavia non è stata con le mani in mano. No, purtroppo, no. E dopo qualche rifiuto eccellente, ora superato con un “sono cose che capitano“, ha confessato a Paolo Giordano de Il Giornale di essersi data alla scrittura.
Avete capito bene. Non alla lettura, che già sarebbe stata una notizia bomba da farci e farle accaponare la pelle d’oca, ma alla scrittura. Lista della spesa, commenti su Facebook, 7e40? Niente di tutto ciò. Ma “nientepòpòdimeno” che la sua biografia: “Voglio essere una lucertola“, che già dall’imponente titolo è indice d’un cambiamento profondo e sofferto rispetto ad anni ed anni di vita notturna; ora, rinnegata. Sì, per la nuova importante penna dell’editoria italiana è tempo di bilanci. E non di quelli per gli eccessi a tavola (che avevano fatto in-sperare in una nuova Flavietta in grembo) di cui dice di non volersene crucciare (“diciamo che mi piace mangiare“), ma un primo (?) bilancio della sua vita. Pagine che scottano, insomma.
Cosa che ha portato Flavia a riflettere così tanto dentro di sè, a guardarsi dentro ed a riuscire a trovare qualcosa. Una delusione. Non sentimentale. In questo periodo, infatti, è tutta presa, dai suoi quattro d’amori, un marchese e tre cani: Emanuele, Fabrizia, Piri e Bambù (il nobiluomo è il primo). La delusione è quella per lo show-biz.
Feste, viaggi non fanno più per lei. Valletopoli non le appartiene. “Totti – dice – non mi interessa più” (Ilary, ci soffermeremmo sul “più”). E via discorrendo. Ripicche, rancori e rimpianti inclusi. Se ne è andata dall’Isola e se ne pente, ma la gente continua a fermarla per strada (per rimandarcela magari). Avrebbe voluto fare un programma come Scherzi a Parte, ma hanno preso Belen (“chissà” si interroga lei tornando alla sua prematura dipartita da Samanà; noi, no). Che, nel frattempo, le ha anche preso Teo Mammuccari, il quale di recente è stato ”cattivo” con lei (citofonare Pomeriggio Cinque). Infine, due paroline su Corona, giusto per farsi un nemico in più: “non è una personcina a modo“.
Ma la Vento ha tante risorse per riemergere come un’araba felice: è “molto spiritosa, fresca, ingenua“. Parole sue, queste; parole (poco) sante. E, poi, la dote finora nascosta. Sa anche scrivere! Ma solo “al tramonto” e per “quattro ore al giorno“. Non di più, altrimenti, magari, la ricoverano alla neuro.
Un solo, piccolissimo problema. L’illuminazione dice di averla avuta, ma aggiunge ”sto ancora cercando un editore“. A questo punto, ci permettiamo di darle un consiglio. Flavia, goditi ancora due o tre giorni di sole e mare, tra i tuoi amori di sempre e di oggi, salva su una scheda sim tutte le tue memorie, ma non t’affannare ad andare alla Siae per registrare il titolo della tua opera, che, così ingenuamente come nel tuo carattere solare e spontaneo, hai voluto rivelarci anzitempo. Stanne certa: quello, almeno, non te lo ruberà proprio nessuno.
1. MATT4PRESIDENT ha scritto:
14 agosto 2009 alle 15:11