Metti quattro donne in contrapposizione a sfidarsi a colpi di padelle e mestoli e il gioco è fatto: altro che polli alla diavola, carotine à la julienne (per gli esperti di lingua francese) e patate lesse, il piccolo schermo annuncia un anno di frecciate incandescenti e scintille pepate. Il sipario si alza con la più ruspante di tutte le cuoche, Anna Moroni che dall’alto di un’invidiabile energia, nonostante i suoi 72 anni portati benissimo, attraverso Vero, tuona:
I programmi registrati sono decisamente più facili da realizzare anche perché se una cosa non viene nel verso giusto si ha la possibilità di ripeterla e rifarla. Nel suo caso (Benedetta Parodi, ndr) per esempio cucina un gambero e poi ne presenta venti, mentre io devo farne necessariamente venti nello stesso momento. Io non ho mai fatto un programma registrato.
E fin qui il discorso non fa una piega, si sa che la diretta ha la sua grande dose di rischio e di fascino. Che alle donne interessate a capire come sorprendere il marito a tavola con qualche nuova invenzione importi così tanto la tempistica televisiva? Il discorso della Moroni può avere un senso se valutiamo in prospettiva la proliferazione di programmi di cucina e la vocazione sempre più spiccata all’intrattenimento, con la funzione utilitaria solo allo sfondo.
Se pensiamo però che nemmeno un mese fa a Vanity Fair sempre a proposito della dirimpettaia di tinello, che comunque definisce una ragazza brava e intelligente, aveva dichiarato: “Alla Parodi faccio tanto di cappello, ma quando vedo le sue ricette mi chiedo: ‘che ci vuole a fare quel piatto lì?’ Mah”, allora il dubbio che ci sia una vena polemica nel merito professionale s’impadronisce legittimamente di noi.
Ma c’è di più. Nonostante impasti, sforni e frigga gomito a gomito con la sua Antonellina Clerici, solo dopo essersi accertata che si sia lavata le mani, non condivide la scelta di aver portato in televisione i baby talent e con una vis diplomatica notevole lascia intendere che non gradisce Ti lascio una canzone. Per lei amare i bambini significa farli crescere con naturalezza, tanto che dichiara di portare sempre l’ovetto fresco a Maelle. Ecco la sua sentenza:
I bambini devono fare i bambini anche se hanno delle bellissime voci e sono molto bravi
Tessa Gelisio, nuova conduttrice di Cotto e Mangiato, è avvisata. Con donna Anna (ormai un’istituzione culinaria tale da diventare protagonista della rubrica Anna contro tutti all’interno de La prova del cuoco) si va dalla padella alla brace al primo errore.
1. pippo ha scritto:
30 settembre 2011 alle 12:32