Pokerissimo: cinque ragazze per lui posson bastare. Si starebbe finalmente per chiudere il cerchio intorno al Festival di Sanremo 2012. Ormai il Gianni Morandi bis è cosa fatta, manca solo un contorno degno del cast dello scorso anno. Emerge prepotentemente, secondo il ben informato Dagospia, l’idea di riproporre un formato Ariston già sperimentato in qualche modo da Paolo Bonolis. Puntare sull’abbondanza di stimoli e sul purché se ne parli tanto, sembra di nuovo questa la linea.
Se con Paolino a cambiare erano vallette e valletti con il colpaccio finale della De Filippi portata in piume sulla scalinata mediatica per eccellenza dell’italico piccolo schermo, stavolta il giro di valzer potrebbe essere ben più sostanzioso. Una donna per ogni sera, il cuore giovane di Morandi pensa di poter reggere alla forza d’urto di un programma sulla carta così vario e complesso.
Valeria Solarino e Kasia Smutniak nella galleria dei volti nuovi, Antonella Clerici, Maria De Filippi e Michelle Hunziker nella gallery di coloro che già ci hanno messo la faccia. Nomi forti, che hanno dalla loro target completamente diversi, che in ottica successo non possono che far bene ad un concorso materialmente impossibilitato a vivere solo del richiamo della musica, ora più che mai.
Pensiamo ad esempio ad un profilo come quello della Solarino che piace anche al pubblico radical chic, piacevolmente sorpreso dall’attrice che ha interpretato in maniera convincente eroine dell’amore saffico (Viola di mare) e film di ambientazione operaia come la Signorina Effe, ma che ha ben figurato anche nelle pellicole d’intrattenimento più di largo circuito.
La stessa Kasia Smutniak, reduce dal dramma della morte del compagno Taricone, con il suo buon curriculum da attrice e la sua bellezza particolare può dare un tocco di fantasia. Nonché il tris di coloro che la loro prima volta l’hanno vissuta in maniera diversa. Antonellina con una disinvoltura e un successo che nemmeno il più ottimista stratega poteva preventivare alla vigilia. Sia come vaporosa valletta di Bonolis che come unica presenza l’Ariston le ha dato ragione.
Michelle che con la vecchia gloria Pippo ha divertito ed è stata capace di dare un po’ di brio a quella serie di baudiane conduzioni tutte uguali a se stesse. Di rappresentanza quando serve e rivoluzionaria quanto basta, con quel suo mood zeligiano e il suo tribal a far da capolino sulle pailettes della ribalta, la Hunziker deve dimostrare di nuovo di poter rientrare da protagonista nello showbiz italiano.
E infine Maria che su quel palco ha tremato come poche volte nella sua vita, irrigidita da una formalità insolita che ti costringe ad essere protagonista anche quando la tua natura è centrifuga, in sottrazione, di cornice narratologica. Per poter sfoderare il suo potenziale dovrebbe essere messa nelle condizioni di poter essere più naturale, perché stavolta, superata la curiosità mediatica della prima apparizione, l’effetto potrebbe essere meno dirompente del previsto.
Le cinque donne scelte per stare tutte unite al ragazzo di Monghidoro sono donne diversissime tra loro ma capaci di calamitare in maniera assolutamente brillante l’attenzione mediatica, obiettivo primario per un evento così grande che senza un forte appeal di richiamo potrebbe non decollare. Con qualche bella figura comica potrebbe essere un nuovo grande successo, considerata la perizia dimostrata nella selezione delle canzoni già in precedenza.
1. mats ha scritto:
17 settembre 2011 alle 15:22