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novembre

STEFANO BOLLANI VS I TALENT: “19 SU 20 CHE PARTECIPANO AD X FACTOR E AMICI SONO CONDANNATI A PAGARE UNO PSICANALISTA. VOGLIO VEDERE LE MASSE CHE COMPRANO IL BIGLIETTO PER ANDARE A VEDERE VALERIO SCANU”

Stefano Bollani

Destinate a far discutere le parole che Stefano Bollani ha rivolto ai talent show e ai suoi partecipanti in un’intervista a Sette, magazine del Corriera della Sera. In occasione del debutto del suo programma musicale “L’importante è avere un piano“, in onda in seconda serata su Rai 1, da giovedì 10 novembre, il musicista jazz milanese si esprime senza mezzi termini nei confronti di tutti quei programmi che intendono sfornare nuovi talenti in ambito musicale.

Il compositore ci tiene a sottolineare come sia sbagliata la convinzione che al giorno d’oggi si possa far strada soltanto prendendo parte a questo genere di show (“È una percezione che ha solo chi frequenta il sistema mediatico”). Destinatario della sua critica è in particolare il talent show di Skyuno:

“I ragazzi che escono da X Factor se va bene vendono qualche disco all’inizio, poi spariscono”.

Solo tre le eccezioni, menzionate dallo stesso Bollani stuzzicato dal giornalista: “Marco Mengoni, Emma Marrone ed Alessandra Amoroso”. Vere e proprie mosche bianche, volendo parafrasare, che sarebbero state in grado di non lasciarsi schiacciare da un simile meccanismo spietato.

Fra coloro che in passato hanno scelto di percorrere la strada del talent, l’occhio critico e polemico del musicista si poggia su Valerio Scanu, cantante sardo e vincitore di Sanremo 2010:

“Voglio vedere queste masse che si comprano il biglietto per andare a vedere Valerio Scanu!” – afferma con sarcasmo.

E incalza, non pago:

“Su venti che hanno fatto X Factor o Amici 19 sono condannati a pagare per un bel po’ uno psicanalista: sono giovanissimi, arrivano da tutta Italia accompagnati dai genitori, ma non sono attrezzati ad affrontare il successo. Quando le telecamere si spengono e qualche anno dopo il loro exploit televisivo improvvisamente non li ascolta più nessuno, si deprimono. Quelli che riempiono i locali e i teatri, come i Marlene Kuntz e gli Afterhours che suonano da venti anni, non fanno la tv”.

Di fronte alla considerazione che proprio il leader degli Afterhours, Manuel Agnelli, abbia deciso di “sporcarsi le mani”, accettando l’incarico di giudice di X Factor, il compositore replica con sicurezza:

“E’ un’eccezione pure lui. E comunque continuerà a suonare col suo gruppo tutte le sere. In ogni caso – aggiunge – intendo dire che non è tutta la musica a dipendere dalla tv ma un certo tipo di musica: i cantanti da Festival di Sanremo, una minoranza etnica“.

Parole affilate come lame, che non risparmiano neppure le discutibili scelte di alcune fra le maggiori radio italiane. Ree, a suo dire, di privilegiare il personaggio del momento piuttosto che la qualità dei brani proposti: “è un martellamento dall’alto. Non è il pubblico a scegliere. Con le radio, come con la tv, è l’offerta a creare la domanda. Se offri brutta musica gli ascoltatori si appassioneranno a quella brutta musica. Ma quando devono comprare un biglietto e scegliere, le cose cambiano“.

Qualora in futuro gli venisse proposto di fare il giudice a X Factor, Bollani sembra non avere dubbi:

Declinerei l’invito. Non mi piacciono le classifiche e quel tipo di competizione ricorda le guerre. Inoltre non trovo giusto che il mio gusto personale possa rovinare la carriera a qualche ragazzo alle prime armi”.

Dichiarazioni pungenti, le sue. Che se da un lato sono sorrette da un pizzico di snobismo, tipico di quegli artisti che possono contare sulla fidelizzazione di un pubblico di nicchia, dall’altro colgono tristemente nel segno, andando a smascherare le storture di un meccanismo fagocitante, quale quello televisivo, che non sempre, com’è ovvio che sia, riesce a mantenere le sue promesse.



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9 Commenti dei lettori »

1. Luca ha scritto:

7 novembre 2016 alle 18:07

Però ha preso l’esempio meno calzante con Valerio Scanu
Non si può dire di certo che sia un pessimo cantante ,ma certamente non è tra quelli che trascinano le folle e riempiono gli stadi come Vasco o Ligabue
Dai talent ,nel corso degli anni ,dobbiamo ricordarlo ,sono usciti ottimi professionisti ,questo è innegabile,ma dovremo aspettare alcuni anni prima che un Mengoni o un Fragola maturino e inizino a riempire gli stadi
Come dire : se sono rose fioriranno….



2. patry78 ha scritto:

7 novembre 2016 alle 19:18

Valerio Scanu i teatri li riempie al contrario di altri….poi gli stadi non li riempie nemmeno Bollani eh !



3. Travis ha scritto:

7 novembre 2016 alle 20:57

E Bollani si aggiunge alla folta schiera dei detrattori dei talent senza averne visto nemmeno un munito. Perchè invece di criticare i talent e i giovani che vi partecipano non critica case discografiche e radio che ci porpinano quello che vogliono?



4. David ha scritto:

7 novembre 2016 alle 22:53

Travis, in questo pezzo in realtà Bollani ha criticato anche le radio e il fatto che propongano spesso “brutta musica”.



5. Myriam ha scritto:

8 novembre 2016 alle 00:24

Valerio Scanu è un Artista Eccezionale ai voglia se riempe gli sradi! Mi auguro che il Signor Bollani ascolti questo Grande Talento che è Valerio e si ricreda! Altrimenti non sa che cosa si perde! Valerio sa Toccare l’Anima perché quello che canta e come interpreta le sue Poesie Nascono dal Suo Cuore Pulito e quando un Artista riesce a far comprendere la Sua Anima perché canta col Cuore allora è un Grande. Unico Valerio ! Grazie ❤ Vale



6. Luca ha scritto:

8 novembre 2016 alle 13:14

@patri78
Si si
I teatri riempie ,con 200 posti a sedere,che poi secondo me uno Scanu qualunque non sono mica sicura che 200 persone paghino per andare ad ascoltare : in tutti i luoghi in tutti i laghi……
Qui si parlava di riempire gli STADI,c’è una bella differenza



7. Luca ha scritto:

8 novembre 2016 alle 13:16

@ myriam
però prima di pagare un concerto di Scanu ti consiglierei alcune ripetizioni di lingua italiana….



8. Luca ha scritto:

8 novembre 2016 alle 13:24

Poi comunque non dite cose false
Scanu al massimo va all’Auditorium del parco della musica che ha 2782 posti massimi
Dunque di cosa state parlando ?
BASTA



9. Adele ha scritto:

8 novembre 2016 alle 14:36

Certo che i “tre dell’Ave Maria” riempiono gli stadi con il c..o parato dalle Major! Quando toglieranno “le reti” (perché prima o dopo le tolgono) allora vedremo veramente chi cade e chi resta in piedi e solo allora potranno dimostrare di avercela fatta!
Ne devono fare ancora tanta di strada soprattutto “da soli”…quindi basta parlare del nulla!



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