Le imitazioni di Tale e Quale Show 4 sono tornate nel venerdì sera di Rai 1 dopo una settimana di pausa ed è come se non fossero mai andate via. Non tanto per una questione affettiva, ma perchè gli ingredienti sono immutati e ormai immutabili: giuria buonissima che non fa mai una critica a nessuno salvo poi dare terribili stangate con le votazioni finali, le battute nonsense di Gabriele Cirilli e qualche imitazione talmente agghiacciante da lasciarci basiti.
Tale e Quale Show 4: nella quinta puntata diverse imitazioni malriuscite
Una su tutte quella di Veronica Maya, che a dispetto delle buone intenzioni non è mai riuscita ad emergere e questa sera ha raggiunto i minimi storici con una inascoltabile Lady Gaga: se fisicamente la performance si salvava per merito di trucchi, parrucchi e costumi carnevaleschi, i sussurri stonati della conduttrice non le hanno lasciato via di scampo. Un applauso però va fatto alla sua faccia tosta: si è auto assegnata i cinque punti che aveva a disposizione.
Parimenti mal riuscita, anche se non da brivido, la Katy Perry di Roberta Giarrusso, quasi inesistente. Leggermente meglio il vincitore della scorsa puntata, Gianni Nazzaro, che ha dato vita ad una brutta copia di Adriano Pappalardo interpretando il suo cavallo di battaglia e nascondendo le proprie qualità canore dietro ad urla scomposte. In quanto a versi scomposti e sguaiati, la palma d’oro non può che andare a Pino Insegno, che non ha perso neanche quest’occasione per giocare a fare le caricature demolendo qualunque nota artistica ci potesse essere nelle esibizioni della sua “vittima”, Tullio De Piscopo. Deludente esibizione anche quella di Alessandro Greco, impegnato ad imitare un osso duro come Tiziano Ferro al quale non somigliava per niente nè fisicamente nè vocalmente. Peccato anche per Rita Forte che dopo l’ottima Liza Minnelli della prima puntata non è più riuscita a mettere da parte il proprio timbro vocale e fare un’imitazione riuscita (come le ha detto Claudio Lippi) somigliando ieri sera, più che a Milva, a Jessica Rabbit (come le ha detto Christian De Sica).