Sarà perché subito dopo il suo debutto a Se Stasera sono qui avevamo trovato un non so che di familiare tra la fantasia della sua gonna e certe grafiche della sigla di Sottovoce o, più probabilmente, perché il salotto di Gigi Marzullo è una tappa obbligata quando ormai si è un personaggio dello spettacolo, ma la capatina notturna di Teresa Mannino è un bel modo per conoscerne quelle pieghe interiori che solo il ‘lettino’ dello studio di Rai 1 riesce a scoprire.
Una chiacchierata intensa, forse più sul passato che sul presente della comica palermitana, grazie alla quale entriamo meglio nella psicologia di una donna emigrata che solo al Nord ha potuto esprimere la sua potenzialità, in fuga da una regione dell’estremo Sud e da alcuni schemi che le stavano stretti. E non è una storia nuova purtroppo, in attesa che il vento cambi davvero.
Proprio alla Sicilia di ieri e alle speranze per il domani legate a doppio filo agli abitanti della Trinacria la Mannino dedica le parole forse più intime. Il tono è pacato ma l’occhio tradisce un po’ quella rabbia che è tipica di molti suoi conterranei che vivono con una certa sofferenza la condizione di lontananza da un posto che potrebbe essere un paradiso ma che è diventato di nuovo una frontiera di partenza e di fuga per chi non si accontenta e per chi si vuole ribellare e non ci riesce più nel luogo dove è nato.
All’ennesimo tentativo di far emergere il suo rapporto con le radici risponde infatti:
”La Sicilia è bella, noi siciliani no… non tutti. E’ arrivata questa bella notizia di Battiato che mi ha fatto ricredere. Assessore alla cultura che non vuole neanche lo stipendio. Un grosso gesto di altruismo e di amore…”