Se si potesse non morire



14
febbraio

SANREMO 2013: I MODA’ I PIU’ TRASMESSI DELLA 2^ SERATA CON “SE SI POTESSE NON MORIRE” (VIDEO)

Modà - Festival di Sanremo 2013

Era prevedibile che il gruppo rivelazione degli ultimi anni riscontrasse fin da subito un grande successo anche al Festival di Sanremo. I Modà, esibitisi ieri sera, continueranno la gara con il brano “Se si potesse non morire“, preferito al più dolce “Come l’acqua dentro il mare” che il leader Kekko ha scritto per la sua piccola Gioia. A poche ore dalla loro performance i Modà sono gli artisti sanremesi della seconda serata più passati dalle radio secondo EarOne (le rilevazioni interessano la giornata odierna) e il loro album è primo su I Tunes.

Dietro ai Modà, ma con un netto distacco di passaggi, troviamo Elio e le Storie Tese con “La canzone mononota” che ha sorpreso positivamente anche la platea dell’Ariston, seguiti da Simone Cristicchi e la sua “La prima volta (che sono morto)” e Malika Ayane con “E se poi”, scritta da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Più indietro la trascinante “Sotto casa” di Max Gazzè e “Scintille” di Annalisa, poco trasmessa dalla radio italiane. Si piazzano ultimi gli Almamegretta con “Mamma non lo sa”.

Dopo le prime due serate, insomma, in pole position almeno per i passaggi radiofonici (qui i commenti degli speaker su DM) ci sono i Modà e Marco Mengoni. Saranno loro a conquistare la vetta del Festival?




12
febbraio

SANREMO 2013, TESTI: MODA’ – SE SI POTESSE NON MORIRE

Modà - Festival di Sanremo 2013

Modà - Festival di Sanremo 2013

Tanti sono i cambiamenti che hanno investito la vita di Francesco Silvestre e il tempo non ha fatto altro che contribuire a raggiungere, a lui stesso ma anche al gruppo di cui è frontman, una certa maturità artistica. E alla nascita di Gioia, la prima figlia di Silvestre, non a caso è stato dedicato uno dei due pezzi che i Modà porteranno sul palco del Festival di Sanremo, Come l’acqua dentro il mare. Dei semplici consigli sulla vita con l’unica certezza che se è vero che l’amore a volte può far male, del suo amore paterno non si dovrà mai preoccupare. Nel secondo pezzo invece – Se si potesse non morire -, che sarà colonna sonora di Bianca come il latte, rosso come il sangue, è il pensiero di un futuro migliore il fil rouge dell’intera canzone, se solo si avesse il tempo di fermarsi e pensare alla bellezze delle cose. Ecco il testo.

Se si potesse non morire (di Francesco Silvestre)

Avessi il tempo per pensare
Un po’ di più alla bellezza delle cose
Mi accorgerei di quanto è giallo e caldo il sole
Di quanto è semplice se piove e ti regali una finestra
Solamente per guardare
E per rendere migliore
Tutto mentre fai l’amore
Se avessi solo un po’ più tempo per viaggiare
Frantumerei il mio cuore in polvere di sale
Per coprire ogni centimetro di mare
Se potessi mantenere più promesse
E in cambio avere la certezza
Che le rose fioriranno senza spine
Cambierebbero le cose
T’immagini se con un salto si potesse
Si potesse anche volare
Se in un abbraccio si potesse scomparire
E se anche i baci si potessero mangiare
Ci sarebbe un po’ più amore e meno fame
E non avremmo neanche il tempo di soffrire
E poi t’immagini se invece si potesse non morire
E se le stelle si vedessero col sole
Se si potesse nascere ogni mese
Per risentire la dolcezza di una madre e un padre
Dormire al buio senza più paure
Mentre di fuori inizia il temporale