La sessantesima edizione del Festival di Sanremo prende il via dalla sala stampa del teatro Ariston: una normale conferenza con i giornalisti sotto il Costanzo touch diventa un piacevole talk d’intrattenimento che ci regala le anteprime della serata ma anche dei momenti di buona leggerezza, su tutti il tentativo dell’anchorman di far cantare la storica critica televisiva Alessandra Comazzi, sfumato poi per un richiamo all’ordine, un pò troppo serioso, dei colleghi di testata.
Prima di entrare nel vivo va in scena il bollettino delle disgrazie, nome affibiato da Costanzo stesso alla sua immancabile nota di nostalgia che vorrebbe portare all’attenzione della platea la memoria di Mike Bongiorno, cui vorrebbe si dedicasse la presente edizione, e del comico Gian, i cui funerali si tengono proprio oggi a pochi km da Sanremo.
Grandissima curiosità in platea ha destato soprattutto l’annuncio dell’ingresso sul palco dall’alto della conduttrice. Smontate le scale, per il sollievo di Costanzo, l’avveniristica struttura sorprenderà i telespettatori con effetti imperdibili. Ma sarà anche la serata di Susan Boyle, Antonio Cassano, Dita Von Teese, oltre ad un siparietto Bonolis-Laurenti che promette molto bene.