Proprio nei giorni in cui Rai Sport trionfa con l’Italia ad Euro 2012, l’ex capitano Fabio Cannavaro – tra i protagonisti “eroi” del Mondiale 2006 – trascina la tv di Stato in tribunale. Ebbene sì, il difensore azzurro si è dichiarato parte lesa in un processo per diffamazione e violazione della privacy, che vede nel ruolo di imputati i giornalisti Rai Giovanni Masotti e Massimiliano Parisi.
Il motivo della querelle – come ricorda oggi Il Mattino – risale a tredici anni fa, quando il giocatore militava ancora nel Parma. Alla vigilia della finale di Coppa Uefa, in un albergo di Mosca, Fabio e alcuni suoi compagni di squadra realizzarono un video amatoriale scherzoso in cui recitava la parte di un tossico napoletano, mentre gli veniva applicata una flebo dai dottori. Passa un pò di tempo e i due giornalisti Rai realizzano lo “scoop”, diffondendo il video.
Da lì viene aperto un fascicolo dalla Procura federale, poi archiviato, e accostato il nome di Fabio Cannavaro al doping, salvo poi dimostrare agli organi disciplinari che anche le “sostanze dopanti” erano uno scherzo. Il calciatore accusa di essere stato danneggiato e, nella ricostruzione dei fatti presentata al giudice, dichiara: