Piscina fallica



12
agosto

PHILIPPE DAVERIO E L’ARTE DELLA PISCINA FALLICA: LA VEDREMO A PASSEPARTOUT?

Piscina fallica di Varese

Forse nemmeno Salvador Dalì, emblematico artista dell’effetto straniante dell’arte e del surrealismo, sarebbe arrivato a tale prodigio creativo. Probabilmente neanche le avanguardie più recenti sono arrivate a tale ‘ginnastica’ di pensiero. Ci voleva la suggestione di un’inedita accoppiata virtuale formata da Philippe Daverio e Rocco Siffredi, ovvero il poeta delle luci pittoriche e l’artista delle luci rosse, per portare a galla (e mai verbo fu più appropriato) una piscina inconsueta e bizzarra.

Una piscina fallica, proprio così, opera dell’architetto Pietro Porcinai: due piscine rotonde e una rettangolare (e non chiedeteci perché), per un totale di 25 metri, costruita negli anni Cinquanta per sbalordire un’attrice allora molto apprezzata dagli uomini. Dalle prime ricostruzioni pare che attorno a quel pelago artificiale si siano consumate feste molto ma molto particolari, ma da vent’anni è praticamente in disuso con un conseguente degrado che oggi fa emergere la necessità di restaurarla.

Chi ordunque meglio di colui che con le forme evocate da quest’arte incompresa c’ha fatto bottega per patrocinare un’operazione di recupero? Da qui l’invito del Comune di Varese rivolto al pornodivo, che pare propenso a dare una mano, per sostenere mediaticamente il progetto di restyling. Sostegno che potrebbe arrivare anche dal critico conduttore di Passepartout Philippe Daverio che da buon favellatore ha così tuonato: