Era dai tempi del neo di Cindy Crawford che un elemento estetico di un personaggio pubblico non entrava così prepotentemente nella cultura popolare come è successo col parrucchino di Sandro Mayer. Se un cyber-svogliato scrive “Sandro Mayer” su Google, il celebre motore di ricerca suggerisce “trapianto” e “capelli”; se poi legge su Wikipedia la breve nota biografica sul direttore di Dipiù l’ultima frase è lapidaria: “Porta il parrucchino” (per intenderci, nelle pagine ben più articolate dedicate a Donald Trump e Antonio Conte non si menzionano parrucchini).
Parrucchino
…E POI DICONO CHE A BALLANDO CON LE STELLE NON CAMBIA MAI NULLA
Un confronto tra un particolare dell’ottava edizione (puntata del 14 gennaio 2012) di Ballando con le Stelle e la sua nuova versione nella nona, partita sabato 5 ottobre 2013.