piero pelù



5
aprile

THE VOICE 2016: DA DOMANI ARRIVANO GLI SPECIAL COACH

The Voice 2016 - Patty Pravo ed Emis Killa

Piero Pelù, Patty Pravo, Francesca Michielin e Giorgio Moroder. Potrebbero essere i nomi dei quattro nuovi coach di The Voice of Italy. In realtà, poco ci manca. Questi artisti, infatti, saranno gli special coach (ossia maestri speciali) che vedremo in azione nella prossima puntata del talent canoro di Rai 2, ormai giunto alla sua quarta edizione e che con l’appuntamento di mercoledì 6 aprile inizierà la fase della battles, i cosiddetti scontri diretti che quest’anno saranno combattuti da tre cantanti (e non più due).




10
dicembre

THE VOICE 2016, PIERO PELU’: RINGRAZIO TUTTI MA NON CI SARO’

Piero Pelù

La rivoluzione è ormai ufficiale. Dopo aver salutato J-Ax e Noemi, The Voice 2016 farà a meno anche di Piero Pelù, coach sin dalla prima edizione. L’ufficialità arriva dallo stesso cantante che, sul suo profilo Facebook, dichiara di avere in serbo un nuovo progetto musicale sul quale preferisce concentrare le energie.

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5
giugno

THE VOICE 2014: CHI HA VINTO TRA I COACH J-AX, RAFFAELLA CARRA’, NOEMI E PIERO PELU’?

The Voice - coach

Tra non molto scopriremo chi è The Voice of Italy 2014 ma prima dei concorrenti, delle blind auditions, delle battle e del live show ci sono stati i quattro coach che, con le loro personalità e con i diversi approcci allo spettacolo, hanno dato un’identità ai propri team e, di conseguenza, al loro finalista. Indipendentemente da chi si aggiudicherà la vittoria, qual è stato il cantante che ha “allenato” meglio i propri ragazzi?

The Voice 2014: coach J-Ax, una scelta azzeccata

Impossibile non pensare subito a J-Ax, la new entry di quest’anno, che ha sostituito Riccardo Cocciante e che è diventato vera e propria anima dello show. Con quell’immagine “cattiva” e gli occhi buoni e molto spesso commossi, Alessandro Aleotti ha guadagnato la medaglia d’oro dei coach portandosi una spanna sopra tutti, divertendo il pubblico senza peli sulla lingua. Il merito principale del rapper è stato però quello di “indovinare” i concorrenti, Suor Cristina innanzitutto, ma anche Valerio Jovine e la figlia della scatenata Anna Pettinelli (Carolina Russi). Le polemiche nate attorno alle due ragazze hanno dato visibilità al programma e smosso un po’ le acque.

The Voice 2014: il rispetto del coach Piero Pelù

Gli altri tre coach, in effetti, in questa edizione non hanno particolarmente brillato, fatta eccezione forse per Piero Pelù che ha mostrato sempre un grandissimo rispetto per le doti naturali dei suoi cantanti, che ha assecondato il più possibile senza tentare di snaturarli creando un team di tutto rispetto, con alcune voci che a distanza di anni forse ancora ricorderemo. A deludere, dunque, sono state le due donne dello show: Raffaella Carrà e Noemi.

The Voice 2014: troppa esperienza per coach Carrà, troppo poca per coach Noemi





2
maggio

PELU’ ATTACCA RENZI AL CONCERTONE. E PIERO REPLICA A CHI RISPOLVERA I TRASCORSI A FIRENZE: “HO LASCIATO IO L’INCARICO DI FI.ESTA PER I GIOCHI SPORCHI CHE SI FACEVANO COL DENARO PUBBLICO”

Piero Pelù

Piero Pelù

Non si ferma la querelle tra Piero Pelù e Matteo Renzi. Iniziata sul palco del Concerto del Primo Maggio, è continuata seppur indirettamente tramite dichiarazioni stampa dei fedelissimi del Presidente del Consiglio, che però si sono ritrovati a dover fronteggiare un vero “toro loco”, che con la seconda controreplica sui social network non ha risparmiato ulteriori critiche all’ex Sindaco di Firenze, soprattutto per far luce sul suo ruolo di Direttore Artistico della manifestazione estiva Fi.Esta, cancellata dopo l’elezione di Renzi a sindaco di Firenze.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo al Concertone. Davanti alla folla di Piazza San Giovanni, il cantante dei Litfiba si è lanciato in un duro attacco al Premier, criticando ferocemente gli 80 euro che dovrebbero arrivare a breve in busta paga (coperti, in parte, con il Canone Rai), senza dimenticare le misure fin qui adottate dal Governo del boy-scout non eletto di Licio Gelli”, a partire dalle spese militari. Per quanto le parole siano state piuttosto dure, alcuni passaggi del discorso del rocker fiorentino non sono poi così inverosimili, in particolare sulla “propaganda” in atto, che vede i telegiornali e alcuni giornali spesso troppo solidali con il Premier.

“Gli F35 rubano i soldi a scuole e ospedali. Non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo lavoro. Il non eletto, ovverossia il boyscout di Licio Gelli deve capire che in Italia c’è un grande nemico, un nemico interno che si chiama disoccupazione, corruzione, voto di scambio, mafia, camorra, ‘ndrangheta. La nostra è una guerra interna, il nemico è dentro di noi, forse siamo noi. Gli unici cannoni che ammetto sono quelli che dovrebbe fumarsi Carlo Giovanardi. Pagherò le conseguenze di quello che ho detto ma non me ne frega nulla. Questi ragazzi hanno bisogno di sentire qualcuno che dica certe cose. Ormai i mezzi di distrazione di massa sono compatti sulla propaganda. Ci vuole una voce fuori dal coro”.


16
novembre

THE VOICE 2014, PIERO PELU’: NON SO SE CI SARO’

Piero Pelù

Dopo una sola edizione, il rischio di andare incontro già ad una “rivoluzione” non è da escludere. Stiamo parlando di The Voice of Italy 2014, in arrivo su Rai 2 nella prossima primavera. Qualche dubbio, infatti, comincia a trapelare sul fronte coach. Ci saranno ancora Raffaella Carrà, Noemi, Riccardo Cocciante e Piero Pelù? La loro presenza non è del tutto certa, soprattutto quella del rocker toscano.

The Voice 2014 – Piero Pelù: Non so se parteciperò, non mi piacciono le scelte dei brani

“Arriva un momento della vita in cui devi mettere un punto e a capo” dichiara a Libero Piero Pelù, in occasione della presentazione di “Identikit”, la raccolta musicale della sua carriera dal 1990 ad oggi. Ma un punto e a capo, però, l’artista sembra intenzionato a volerlo mettere anche sulla sua avventura a The Voice:

Mi sono divertito a fare il coach ma non ad essere giudice. L’idea di valutare i concorrenti con le spalle voltate, senza vederli in faccia, è una genialata, però. Una bella soluzione creativa per farli crescere senza esserne influenzati. Ma non so se parteciperò alla nuova edizione 2014. Alcune cose non mi sono piaciute, soprattutto nelle scelte dei brani da destinare ai ragazzi in gara. Il mio ruolo è quello di insegnare a cantare il rock, non l’hip-hop che non sopporto”.

The Voice 2014 – il conduttore: chi vorreste?

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8
aprile

PAGELLE DELLA SETTIMANA TV (1-7/04/2013). PROMOSSI IL TESTIMONE E PELU’, BOCCIATO IL ‘LOW COST’ DI AMICI

Piero Pelù

9 a Il Testimone. Anche nella nuova edizione (ogni lunedì alle 22.50 su Mtv) Pif si dimostra capace di raccontare sprazzi di vita e storie curiose in maniera semplice e intelligente allo stesso tempo.

8 a Piero Pelù. Insieme a Raffaella Carrà, è il rocker toscano il personaggio chiave di questa prima edizione di The Voice. Non sarà sempre simpatico ma è in grado sicuramente di conferire vitalità al programma.

7 a Paperissima. Con tutti i suoi limiti, lo show di Antonio Ricci per alcuni aspetti è da promuovere: oltre che per il riscontro popolare (nel giudicarlo va considerato il fatto che si rivolge anche ad un pubblico di piccolissimi), è l’unico baluardo della tv degli anni 90 che non rimpiangiamo ma che nemmeno demonizziamo. In questo caso brava Mediaset a non riproporlo ogni  anno.

6 a Non fidarti della stronza dell’interno 23. Il soggetto è accattivante (così come il titolo) però – come spesso succede negli ultimi tempi alle serie tricolori – ci si spinge troppo in là. Si pensa che il surrealismo possa essere vincente o fare “figo” quando invece, in questo caso, è solo gratuito e infastidisce. Non a caso il pubblico a stelle e strisce alla lunga non ha gradito.


14
marzo

THE VOICE OF ITALY: IL TEAM DI PIERO PELU’

Piero Pelù - The Voice

LE BATTLES – Accedono alla fase finale dei Live show Danny Losito, Francesco Guasti, Marica Lermani, Cristina Balestriere, Alessandra Parisi, Marco Cantagalli, Giulia Penza e Timothy Cavicchini.

The Voice è finalmente sbarcato in Italia e con le Blind Audition si cominciano a formare le squadre. Al termine delle audizioni (mancano ancora 2 puntate) ogni squadra sarà composta da 16 elementi. Piero Pelù ha catalizzato l’attenzione sulle voci e sulle personalità più rock (come prevedibile): ecco i cantanti che sono passati alla fase successiva denominata Battle.

Il team di Piero Pelù

Valentina Tramacere - Si è esibita sulle note di “Rolling in the deep“.

Tommi Gavazzi - Ha convinto Pelù con “Time is running out“.

Danny Losito – Ha già conosciuto il successo e partecipato al Festival di Sanremo. Ha cantato “Master blaster“. IN GARA

Marica Lermani – La famiglia l’ha sempre sostenuta soprattutto il padre, che quando era piccola, le allestì in garage una piccola sala prove con un mixer. Ha cantato “Pieces of a dream“. ELIMINATA DOPO IL 1^ LIVE SHOW

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4
marzo

THE VOICE – PIERO PELU’

Piero Pelù - The Voice of Italy

Piero Pelù - The Voice of Italy

E’ il personaggio di rottura, il “Morgan” di The Voice of Italy, con una lunga carriera nel mondo musicale. Per diversi mesi circolava insistentemente il nome di Fabri Fibra, più un’ipotesi del web che una reale certezza, poi la scelta come ben sappiamo è ricaduta su Piero Pelù, il frontman dei Liftibia, una delle rockstar più longeve e apprezzate nel Belpaese (e dal produttore Marco Tombolini). Sarà lui uno dei quattro giudici del nuovo talent show di Rai2, in partenza il 7 marzo, affiancato da Raffaella Carrà, Noemi e Riccardo Cocciante. Dicevamo di “rottura”, e infatti già dai promo in onda sulle reti Rai si è fatto subito notare con un’autoironica provocazione che lascerà probabilmente esterrefatte le nonnette che girano il sugo tra un servizio e l’altro della Vita in diretta: “Comincia a scaldare le canne, il tuo momento sta per arrivare baby”.

Se si tratterà di un consiglio o di una minaccia lo scopriremo solo dopo la prima puntata, fatto sta che sul web si è già scatenato un gran chiacchiericcio, segno che l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. D’altronde lui stesso non ha rinnegato che ogni tanto qualche tiro ci scappa – mica è un santo, e mica è l’unico – ben cosciente comunque di quali siano i limiti e le conseguenze, vissute in prima persona, del passaggio alle droghe pesanti. Autoironia, appunto, e cervello. Salvato dallo spirito punk, non è mai stato un grande amante dei talent show né dei prodotti televisivi.

O meglio, preferirebbe che i musicisti percorressero prima altre strade, girando il Belpaese e facendosi apprezzare mano a mano. Ma d’altronde il mercato è fortemente cambiato rispetto al passato, e per quanto la tv sia falsa, e conseguentemente anche i talent show lo siano, ormai è l’unico sbocco per farsi notare dalle major, che detengono il 90% del marketshare e decidono chi, come, quando e perché lanciare un artista. Rimane comunque un punto di vista curioso quello di Pelù, visto che oggi – ad un anno da quelle dichiarazioni – si ritrova proprio all’interno di questo mondo, ironia della sorte al fianco di una giurata nata dal talent show concorrente. Un cortocircuito tra il dire e il fare, ma d’altronde – come si suol dire – solo i cretini non cambierebbero mai idea.