Michele Santoro



8
luglio

RAI, IL CDA RINVIA SU ANNOZERO. MASI VUOLE INCONTRARE SANTORO, E LUI: STO ANDANDO IN FERIE

Le vacanze di Santoro, quelle sì, ora possono cominciare. Annozero, invece, non si sa. L’infinito braccio di ferro tra l’arcangelo Michele, paladino e martire della libera informazione, e i dirigenti Rai sembrava ormai risolto un mese fa, quando il Presidente della tv pubblica Garimberti aveva lasciato intendere che il talk sarebbe in ripartito a settembre. Santoro aveva fatto i capricci, si era dichiarato mobbizzato e vittima di un complotto planetario contro di lui, ma alla fine sembrava averla spuntata: in un modo o nell’altro sarebbe ritornato in tv. Ieri però non è arrivato l’ok ufficiale, quello atteso e definitivo, e il Cda ha rinviato di una settimana le decisioni sul futuro di Annozero e di Parla con me, di Serena Dandini.

Povero Santoro, non è giusto farlo stare sulle spine per così tanto tempo. Annozero sì o no? La questione gli sta a cuore e l’attesa snervante potrebbe fargli venire un coccolone, con questo caldo poi… Di certo è evidente che il nodo sia uno dei più intricati per gli alti dirigenti Rai. Il talk di Rai2 fa ascolti da record, ma allo stesso tempo porta in prima serata discussioni che mettono alle strette la politica e prendono volentieri di mira il Presidente del Consiglio Berlusconi. Sempre ieri, sulla vicenda Annozero, il DG Mauro Masi ha detto: “Incontrerò Michele Santoro e spero di definire con lui una soluzione concordata”. Da parte sua, il giornalista ha fatto la prima donna precisando: “Sono un dipendente Rai: se il DG mi convoca e sono in orario di lavoro è ovvio che andrò ad incontrarlo. Sono comunque in partenza per le vacanze, tra poco rischia di non trovarmi”.

Anche Santoro, ogni tanto, scende dalle barricate e si fa le vacanze. E che vacanze. Del resto fare il paladino della libera informazione, una volta alla settimana per due ore e mezza, è sfiancante. Quattro mesi di ferie gli spettano tutti, manco avesse sgobbato come un operaio di Termini Imerese. Due giorni fa il giornalista aveva anche spedito una lettera a Garimberti, scrivendo: “Chi ostacolerà Annozero ne dovrà rispondere. Le chiedo di comunicare al direttore generale che vado in vacanza dopo un anno di duro lavoro e tornerò alla fine di agosto per fare Annozero che andrà in onda a partire dal 23 settembre”.




16
giugno

RAI2, PALINSESTO AUTUNNO 2010: UN MIX PER TUTTI I GUSTI

Mauro Masi non ha fatto in tempo a dichiarare che tutte le reti Rai, esclusa Rai1, dovranno subìre una tematizzazione, che è stato subito smentito dai fatti. La Rai2 autunnale di Massimo Liofredi sembra infatti una copia sbiadita di Rai1, con qualche piccola iniezione di “gioventù” per accontentare  probabilmente quei vertici aziendali che ancora credono nella causa.

Alle 7 si inizierà con Cartoon Flakes, palinsesto studiato per i più piccoli che prevede alcuni cartoni animati e l’Albero Azzurro con l’immancabile Dodò (affiancato da Laura Carusino). La linea passerà alle 11 a Michele Guardì e I Fatti Vostri condotto come sempre da Giancarlo Magalli, Adriana Volpe, Paolo Fox e Marcello Cirillo. Dopo il TG2 delle 13 toccherà a Caterina Balivo e Milo Infante guidarci nel primo pomeriggio della seconda rete con il nuovo Pomeriggio sul 2, programma sperimentale che “racconterà l’Italia di oggi che guarda al futuro”.

Dalle 16.15 partirà il nuovo contenitore “seriale” a tematica gialla: I Gialli sul due. Le prime due serie che vedremo saranno La signora in giallo e Numbers. Alle 19 appuntamento, probabilmente in diretta, con il daytime della quarta edizione di XFactor condotto da Francesco Facchinetti e Alessandra Barzaghi, mentre subito dopo ritroveremo la serie tedesca Squadra Speciale Cobra 11.


9
giugno

DA SANTORO AL REINTEGRO DI RUFFINI, QUANTI GRATTACAPI IN RAI. E IL PREMIER SI SFOGA: SI CAMBI O NON FIRMO IL CONTRATTO DI SERVIZIO

O la Rai cambia o non firmo il contratto di servizioBerlusconi spara il siluro, lancia l’aut aut che tanto fa discutere, e il primo ad incassare il colpo è Mauro Masi. Le parole pronunciate ieri dal premier, in perfetta sincronia con l’inizio del Cda di Viale Mazzini, pare abbiano fatto fischiare le orecchie al Direttore Generale. Infatti, secondo alcuni, lo sfogo di Silvio sarebbe da leggersi come come un avvertimento al dirigente, un messaggio in codice che lo esorta a prendere il mano la situazione. O, addirittura, un avviso di sfratto.

Si tratta di semplici interpretazioni, certo è che in questi ultimi tempi l’azienda pubblica è stata protagonista di scossoni, dibattiti interni e colpi di scena che si sarebbero evitati volentieri, almeno per quieto vivere. In tutto questo Masi avrebbe perso il controllo della situazione, spazientendo non poco il premier. Il caso-Santoro, il reintegro di Ruffini, lo show di Fazio e Saviano pronto a partire tra qualche polemica: sembrerà una visione semplicistica, ma il destino degli organigrammi della tv pubblica si deciderà anche a partire dall’esito di questa serie di eventi.

Il primo grattacapo di Masi si chiama Michele Santoro. Da qualche mese il conduttore di Annozero ha trascinato la Rai nella bufera, denunciando un clima ostile al suo lavoro, tra diffide e ostacoli vari. Settimane fa il Dg sembrava convinto di poter mettere fuori gioco il giornalista grazie ad un accordo firmato dal Cda e raggiunto tramite la mediazione dell’agente Lucio Presta. Peccato che su quell’intesa mancasse la firma definitiva, un piccolo dettaglio che ha permesso alla vipera Michele di spiazzare tutti, ribaltando la situazione nel giro di pochi giorni. Così, alla conferenza di fine Annozero dell’altro ieri, Santoro non ha ufficializzato l’accordo -come alcuni si aspettavano- ma anzi ha rimesso tutto nelle mani dei dirigenti Rai.





7
giugno

SANTORO CONTRO TUTTI: “IN RAI MOBBING E VIOLENZA CONTRO DI ME”. E GARIBERTI SUL FUTURO DEL PROGRAMMA:”ANNOZERO PUO’ COMINCIARE”

Michele Santoro

Peggio di una vipera, col dente avvelenato pronto ad infilarsi nelle carni degli alti dirigenti Rai. Un Michele Santoro senza peli sulla lingua quello apparso stamattina in Viale Mazzini nell’attesa conferenza stampa di chiusura del suo Annozero. Un Santoro che, come si poteva prevedere, non le ha mandate a dire, inoltrando critiche all’azienda, ai politici di destra e sinistra, e persino a Bruno Vespa. Tanto polverone, anche se in concreto il futuro del conduttore è ancora tutto da decidere: solo Garimberti e il Cda  possono sbloccare la situazione. Le alternative, per il giornalista, sono sostanzialmente due: continuare con Annozero ancora per un anno oppure firmare l’accordo con l’azienda. Di sicuro Michele non vuole rimanere chiuso in una stanza per due anni senza far nulla. Piuttosto fa le valigie e va dove lo porta il cuore.

Tra applausi, brusii e fischi, in una sala conferenza che a tratti sembrava quasi una curva ultrà, stamane Santoro ha denunciato il pesante clima che lo ha visto coinvolto in quest’ultimo anno in Rai. Un periodo caratterizzato da minacce, diffide, avvertimenti dai piani alti, che hanno reso il suo lavoro ”difficile se non impossibile”. Michele, a proposito, ha rinfacciato di aver comunque proseguito, contribuendo a promuovere Rai2 come terza rete nazionale e superando il diretto competitor (Italia1) di uno 0.38% di share (di cui lo 0.30% è attribuibile al suo talk del giovedì sera).

Risultati e cifre a parte, Santoro ha poi indossato i comodi abiti della vittima, ritornando sul tema della libertà di informazione. “Una cosa è lo scontro politico ed editoriale altra cosa è lavorare in un’azienda che trama per metterti fuori gioco” ha dichiarato. Poi ha messo alle strette Rai, accusandola di essere un’azienda sempre più divisa tra criteri industriali e politici. Un esempio su tutti il caso Dandini. La conduttrice di “Parla con me” con ogni probabilità sarebbe stata ridimensionata per far spazio a un programma sui 150 anni dell’Unità d’Italia. Una scelta sbagliata secondo Santoro, che  dirotterebbe le celebrazioni patriottiche su un canale del digitale terrestre per ’salvare’ la collega, le sue interviste, la sua satira scomoda soprattutto alla maggioranza di governo.


7
giugno

FUTURO INCERTO PER MICHELE SANTORO: “GARIMBERTI DEVE DIRE SE VUOLE ANNOZERO”. FORSE DECISIVO IL CDA DI DOMANI

Michele Santoro

Annozero sì, Annozero no. Per chi si aspettava una risposta sul futuro di Michele Santoro e della sua trasmissione, la conferenza stampa appena conclusasi a Viale Mazzini non è stata risolutiva. Tra molti commenti e poche domande, Santoro è entrato subito nel vivo della questione, rivolgendosi direttamente al Presidente della Rai, Paolo Garimberti:

«Per me non sono sufficienti le parole di Garimberti. Deve dire chiaramente se, a titolo del Cda o a nome personale, Annozero deve andare in onda o no».

Il Cda previsto per domani potrebbe risolvere una volta per tutte il caso. E Santoro potrà quindi decidere se firmare l’accordo per lasciare l’azienda (ma continuare a collaborare con speciali e docu-fiction) o andare ancora in onda in autunno.

Uno dei momenti più caldi è stato quando ha preso la parola il direttore di Rai2 Massimo Liofredi (incalzato dal giornalista Luca Telese), il quale ha glissato sul fatto di volere  o meno Santoro in azienda: «Santoro è una risorsa ma il problema Santoro non sono io a doverlo affrontare». Liofredi, successivamente, ha mostrato comunque interesse affinchè Santoro rimanga comunque sul secondo canale. 

Dopo le molte riflessioni su palinsesti in via definizioni, strategie aziendali e mosse politiche, le repliche non dovrebbero farsi attendere molto.





3
giugno

PALINSESTI RAI AUTUNNO 2010: LA SETTA RISCHIA, PRESTA TRATTA (PER LA PEREGO) E LIOFREDI SLOGGIA

Massimo Liofredi e Monica Setta

E’ stata, nel bene e nel male, la rivelazione televisiva di questa stagione. Partita in sordina con un talk politico disimpegnato, Monica Setta è diventata popolarissima a tal punto da diventare scomoda per i vertici Rai. Saranno state le sue dichiarazioni strabordanti (come il suo decollete), le liste di nomi e cognomi annunciate che hanno fatto tremare vip e politici, oppure i presunti scoop annunciati e mai divulgati, ma stando agli ultimi rumors da Viale Mazzini la Setta potrebbe essere cancellata dal prossimo palinsesto del secondo canale. Risultati d’ascolto e modesta retribuzione, più volte sbandierati dalla stessa conduttrice, potrebbero non bastare.

Per il DG Masi questa sarà la settimana decisiva. I palinsesti autunnali, infatti, devono essere sottoposti entro pochi giorni al CdA e, dopo l’approvazione, essere presentati ufficialmente (15 giugno a Milano, 16 a Roma). I tasselli da sistemare, però, non sono pochi. Per una Setta che se ne potrebbe andare, seppur sotto contratto ancora per un anno (ma tanto, in questo caso, la Senette ha fatto scuola), potrebbe esserci una Perego (Paola) che avanza. Ma se sino a qualche giorno fa sembrava pronto il “pacchetto Perego” per Raidue come vi abbiamo svelato in anteprima, la chiacchierata e, stando ai più, già decisa sostituzione di Liofredi con Lomaglio unitamente alle trattative (naufragate?) di Santoro avrebbe fatto succedere il patatrac.

La sostituzione del Direttore di Raidue, che i beninformati sostengono dipendesse unicamente dal voto di un consigliere indeciso, avrebbe fatto si che le certezze di qualche settimana fa si trasformassero in punti interrogativi. Non a caso, è notizia dell’ultimora quella secondo la quale sarebbero stati confermati Milo Infante e Lorena Bianchetti all’Italia sul 2. Per questo motivo l’unica alternativa per la Signora Presta sarebbe quella di occupare lo slot della Setta. Ma anche in questo caso, vi sono tutt’altro che punti fermi. Non è neanche in questo caso una casualità che si sia accennato ad un ipotetico approdo di Paola Perego a Raiuno al posto di Caterina Balivo, per la quale si parlava di un contestuale trasferimento a Raidue. In questo caso, ad ostare pare ci sia stata la volontà di non “sistemare” Mara Venier insieme a Lamberto Sposini a La vita in Diretta, preferendo alla Perego, se mai si fosse scelto di “spodestare” la Balivo, proprio la procace conduttrice veneta.


25
maggio

SANTORO ROMPE (LE TRATTATIVE) E RESTA IN RAI. MICHELE, PER TE ANNOZERO… CONTINUA?

Michele Santoro ci ripensa. Tra comunicati, fughe di notizie, voci di corridoio, il rapporto tra il giornalista e la Rai si fa sempre più complicato. L‘accordo milionario per lasciare l’azienda e collaborare a progetto per i prossimi due anni sembrava vicino, ma le ultime dichiarazioni di Santoro aprono un nuovo scenario:

Le continue fughe di notizie hanno violato l’impegno di riservatezza indispensabile per un possibile accordo con la Rai favorendo interpretazioni fantasiose lesive della mia immagine“. (Dagospia titola: “Il puzzone vuole la legge bavaglio sulle sue trattative milionarie con la Rai!”).

La “colpa” sarebbe del quotidiano La Stampa che in un pezzo apparso questa mattina ha svelato l’accordo nei dettagli. Ed ora Santoro potrebbe rimanere un dipendente Rai e Annozero potrebbe continuare ad andare in onda (per la “gioia” di Raidue). La questione, oltre che televisiva, è sempre più politica: le battaglie di Santoro e della sua squadra, spine nel fianco per il centrodestra,  non si fermeranno e le polemiche pure.

Nel frattempo la Commissione di Vigilanza ha convocato la prossima settimana il direttore generale Masi sui casi Santoro e Busi, e il Presidente Paolo Garimberti, dal canto suo, vuole che Santoro resti un volto Rai (“Non voglio influenzare in alcuna maniera ma resto dell’opinione che Santoro deve restare in Rai, nella formula consueta o in un’altra che sara’ definita“).


25
maggio

BRUNO VESPA RISPONDE PER LE RIME A MICHELE SANTORO E FABIO FAZIO (VIDEO)

In Rai è ormai di moda fare un “uso privato del mezzo pubblico” per attaccare i colleghi della propria azienda. Non parliamo di Simona Ventura, che a TvTalk non ha risparmiato frecciatine al neo acquisto di Rai2 Belen Rodriguez (rea di condurre un programma in seconda serata nonostante la poca esperienza sul campo), ma dell’ennesima disputa a distanza tra i due giornalisti Rai per eccellenza: Michele Santoro e Bruno Vespa.

Nell’infinito monologo introduttivo di Annozero, tra le tante questioni che l’anchorman di Rai2 ha affrontato non potevano mancare le dichiarazioni post-addio di Bruno Vespa, contento della permanenza in Rai di Santoro ma, allo stesso tempo, contrario al cachet milionario che il conduttore percepirà con il metodo della “persecuzione politica”. Santoro, che non ha peli sulla lingua, ci andò pesante parlando addirittura di “programma in crisi”: “Stiamo prendendo lezioni da tutti, prendiamo lezioni perfino da Bruno Vespa. Ora che Vespa possa fare lezioni di morale e di contratti a noi. Lui che viene pagato come l’ultimo Oscar da protagonista per fare un programma in crisi. Bè, questo è veramente troppo”.

Un attacco, l’ultimo dei tanti, che Vespa non sembra aver affatto gradito e al quale ha risposto per le rime nell’anteprima dell’ultima puntata di Porta a Porta, cogliendo la palla al balzo per replicare anche alle critiche di Massimo Gramellini e Fabio Fazio che, nel salotto radical chic (e senza contraddittorio) di Che tempo che fa, hanno rimproverato (riprendendo un editoriale di Vittorio Feltri) il conduttore e giornalista di Rai1 per la “gestione colpevolista del processo Stasi”, senza riportare la replica inviata a Il Giornale dello stesso Vespa.