luca manfredi



21
novembre

TUTTI I PADRI DI MARIA: LINO BANFI NON E’ PIU’ LIBERO MA SARA’ ANCORA NONNO NELLA FICTION DI RAI1 (CON LINO TOFFOLO E ORIETTA BERTI)

Lino Banfi

Lino Banfi in Tutti i padri di Maria

Tutto bene quel che finisce bene. Dopo le ultime polemiche a mezzo stampa con la Rai e in particolare con il Direttore di Rai1 Mauro Mazza, che lo voleva mandare in onda contro la corazzata Fazio-Saviano, Lino Banfi “il cannoncino” è stato accontentato e Tutti i padri di Maria, la nuova fiction di cui è protagonista (assieme a Lino Toffolo e Orietta Berti), verrà trasmessa questa sera e martedì su Rai1 (e non più lunedì come inizialmente previsto).

Prodotta da Fremantle Media e RaiFiction e diretta da Luca Manfredi, Tutti i padri di Maria è una commedia brillante dal lieto fine annunciato che mette in contrapposizione l’odio e l’amore, la felicità e il dolore. Lino Banfi, abbandonati definitivamente i panni di Nonno Libero (ci crediamo poco!), interpreta Franco Tricarico, rigido maresciallo pugliese (ormai in pensione e catapultato a Trieste) che si ritroverà suo malgrado a vivere assieme al suo “nemico per la pelle”, l’arzillo maestro di violino veneto Tino Pelegatti (interpretato da Lino Toffolo). I due, a causa di un contenzioso legale sulla casa, si ritroveranno a condividere molto più che le sole quattro mura di casa, a partire dal rapporto burrascoso con i rispettivi figli, Fausto e Renato.

E saranno proprio i due figli a portare un po’ di pepe, come se ce ne fosse bisogno, sulla loro convivenza forzata: tra una scaramuccia e l’altra saranno infatti costretti a preoccuparsi della nipotina Maria, lasciata sull’uscio di casa con un solo bigliettino in mano. “Ciao Nonno, sono Maria”: chi sarà il nonno tra i due?




22
marzo

QUANDO I MIGRANTI ERAVAMO NOI: SCUSATE IL DISTURBO

Scusate il Disturbo (Lino Banfi e Lino Toffolo)

L’inedita coppia veneto-pugliese formata da Lino Banfi e Lino Toffolo è protagonista della miniserie, prodotta da Rai Fiction e Grundy e diretta da Luca Manfredi, in onda questa sera e domani su Raiuno. “Scusate il disturbo”: questo il paradigmatico titolo di una commedia dal forte sentore agrodolce che, ambientata in un caratteristico microcosmo italiano in quel di Buenos Aires, affronta, alternando sapientemente pathos e scanzonata leggerezza, i temi dell’emigrazione e della senilità.

Nell’ambiente rassicurante e caratteristico del “Bar Italia”, del “Barbiere Figaro”, della piccola drogheria che, orgogliosamente, espone mozzarella e Chianti, retaggi di antiche radici che nessuno osa estirpare o rinnegare, si svolge la vita di Antonio (Lino Banfi), falegname pugliese ora, finalmente, in pensione e dell’inseparabile amico Peppino (Lino Toffolo). Un’esistenza serena, quella di Antonio, improvvisamente sconvolta dall’arrivo del figlio Guido , scavezzacollo irresponsabile e impenitente, che, con famiglia al seguito, a causa del fallimento della sua impresa edile, obbligherà Antonio a una convivenza forzata ogni giorno sempre più difficile e poco tollerabile. Un rapporto conflittuale, fatto di spinose incomprensioni e di ottusa incomunicabilità tra tre generazioni a confronto, che spingerà il povero Antonio a “togliere il disturbo” e a seguire le orme del fido amico Peppino trasferendosi in una casa di riposo per anziani.

L’amara consapevolezza delle difficoltà che costellano il complesso passaggio dalla maturità alla vecchiaia viene, brutalmente, alla luce attraverso quella crudele malattia, la sindrome di Alzheimer, che, d’un colpo, scippa a tanti arzilli vecchietti, (nel caso specifico Peppino), l’inestimabile bagaglio della propria memoria. Così Antonio, dopo aver risolto i guai esistenziali del figlio, può far ritorno all’indimenticata terra natia e dedicare gli ultimi anni della sua vita a una nobile missione fatta di umanità, altruismo e amore per il prossimo.