Laura Carafoli



2
gennaio

LE PAGELLE DEL 2012, GLI ADDETTI AI LAVORI. PROMOSSI CARAFOLI E MIELI, BOCCIATI CASCHETTO E RUFFINI

Laura Carafoli

10 a Laura Carafoli (Vice President Content and Programming di Discovery Italia). Nel 2012 al rinnovato successo di Real Time – che si è aperta a nuovi azzeccati volti -, si è affiancato quello di DMAX; eccellenti performance che hanno fatto rumore mettendo anche in evidenza le pecche dei competitor (citofonare in casa Sky/Cielo).

9 a Fabrizio Salini (Direttore Canali Intrattenimento e Factual Switchover Media). Il dopo Sky poteva essere tutto in salita, ma il manager ha saputo imporsi anche nella meno blasonata e opulenta Switchover Media dove i lanci di Giallo e di Focus sono risultati più fortunati del previsto.

8 Lorenzo Mieli (Managing Director Fremantle Media Italia). Con il suo arrivo, Fremantle – forte di una library forse unica al mondo – è tornata prepotentemente sul mercato. Merito di programmi ad alto impatto come Italia’s got talent e X Factor (in tandem rispettivamente con Fascino e Magnolia), The Apprentice e Ginnaste. E anche il flop di Per Tutta la vita ha comunque riaperto un dialogo, interrotto da tempo, con la Rai che conta.

8 a Lucio Presta (Fondatore di Arcobaleno Tre). Sanremo, Celentano, Benigni e persino Amici di Maria de Filippi: dove mette il suo zampino c’è odore di successo. Dovrebbe, però, imparare ad incassare meglio le critiche anche quando – come spesso accade – sono ingiuste ed eccessive.

7 ad Andrea Scrosati (Executive Vice President, Cinema Entertainment & Third Party Channels di Sky Italia). Mago della comunicazione, sa come far sembrare oro tutto ciò che Sky tocca. Chissà cosa succederà quando pubblico e critica impareranno a leggere i dati auditel del satellite e a valutare il peso dei social network nella maniera giusta.

6 al duo composto da Annamaria Tarantola e Luigi Gubitosi (rispettivamente Presidente e Direttore Generale Rai). La loro mission è nobile ma al momento, a parte qualche taglio e tante, troppe, parole retoriche abbiamo visto ben poco. Che poi ci spiegassero perchè dei manager, che devono guardare in primis al bilancio, appoggiano la chiusura dell’Isola dei Famosi.




25
ottobre

LAURA CARAFOLI (DISCOVERY) A DM: GLI INGLESI SHOCKATI DA STRISCIA. GRAZIE AL SUCCESSO DI REAL TIME E DMAX, FINALMENTE SIAMO ASCOLTATI A LIVELLO INTERNAZIONALE

Laura Carafoli - Discovery Italia

Laura Carafoli - VP Content & Programming Discovery Italia

E’ competente, preparata, simpatica e – caso raro – sincera. Dopo la prima esperienza televisiva a VideoNovara, in Baldini & Castoldi incontra Carlo Freccero che, entusiasta del gruppo di lavoro di ‘Dire fare baciare’, le propone l’approdo in Rai per la realizzazione di ‘Supergiovani’ sulla seconda rete della tv di Stato. Da lì, alla fine degli anni 90, il trasferimento a Roma per curare il lancio dei canali satellitari Rai… sino all’arrivo in Discovery dove ha contribuito al successo e all’approdo sul DTT di Real Time e DMax, diventati una case history a livello internazionale. Proprio questo è l’oggetto della nostra intervista-radiografia a Laura Carafoli, Vice President Content & Programming di Discovery Italia.

Laura, tanto per iniziare, quando c’è stato per te il grande salto?

L’ho avuto grazie agli americani. Quando il gruppo di Fox arrivò a Roma, io lavoravo in Rai e casualmente, in una casa di produzione, ho incontrato degli argentini che stavano realizzando un promo per il primo canale Fox lanciato. Cercavano persone per i nuovi canali perchè di lì a poco avrebbero lanciato Fox Life e Fox Crime. Mi assunsero e iniziai una carriera molto diversa, molto più strutturata, con figure separate. Mi occupavo di acquisizioni e finalmente potevo sondare il mercato e guardare fuori dall’Italia. Il limite della Rai è quello di tenerti un po’ troppo dentro i confini. E poi ho imparato le tecniche di programmazione con Fabrizio Salini che è stato il mio primo capo.

Due modi di lavorare diversi, quindi…

Adesso anche la Rai si è adeguata, ma sai cosa mi faceva specie? Nessuno sapeva mai i dati Auditel. E invece quando sono arrivata a Fox si lavorava esclusivamente per risultati d’ascolto. Per la prima volta ero valutata in base a dei gol.

Li hai raggiunti tutti?

Si, per fortuna. Ma in quel momento il mondo Fox era doratissimo. Era il periodo di Desperate Housewives, Lost, Grey’s Anatomy… ma anche dei tv movie di Rosamunde Pilcher sui quali nessuno ci credeva ma che, alla fine, sono stati il day time di Fox Life per cinque anni.

Non trovi la Germania poco brillante da un punto di vista televisivo?

A volte si, a volte no. La serialità funziona. Vedi Siska, Derrick, Cobra.

Real Time ha raggiunto il successo sul digitale terrestre. Secondo te anche sul satellite un canale può raggiungere quel tipo di consenso?

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8
marzo

DISCOVERY CHANNEL: A MILANO IL NUOVO POLO DECISIONALE PER I CONTENUTI DI ITALIA, FRANCIA, SPAGNA E PORTOGALLO.

Rivoluzione nell’asset gestionale di Discovery Channel. La rete televisiva internazionale tematica, proprietà del gruppo Discovery Networks Europe, ha scelto, secondo quanto riporta il sito PrimaonLine, il capoluogo lombardo per potenziare la propria struttura del Sud Europa. Già sede di Discovery Italia, Milano sarà il punto di fusione da cui partiranno tutte le decisioni fondamentali per la realizzazione dei prodotti televisivi, e per il loro piazzamento, destinati a riempire i palinsesti di Francia, Italia, Spagna e Portogallo.

«Possiamo definirlo un creative hub o un channel hub dove si confrontano idee ed esperienze nel campo dei contenuti e del marketing di diversi Paesi per dare vita a soluzioni originali e innovative», fa sapere la General Manager Marinella Soldi. Un centro direzionale molto importante, dunque, dove le conoscenze apportate da ogni “stato membro” faranno si che si crei una direzione comune, mix delle linee attuate fino ad oggi in ogni singola nazione.

A vigilare sul nuovo polo decisionale, la Vice President Channels Sud Europa dal 2008, Antonella D’Errico. Le prime due “reclute” per la nuova sfida sono già state scelte: la prima è Laura Carafoli, il cui compito sarà quello di coordinare la nuova sezione contenuti, ovvero decidere la programmazione dei quattro Paesi coinvolti. Novarese d’origine, vanta un passato nell’ambito dell’entertainment cominciato nel 1994 presso Odeon TV. Nel 2004 approda a Foxlife, dove dal 2007 ha ricoperto il ruolo di Senior Programming Manager come responsabile della linea editoriale, del palinsesto e delle acquisizioni. Da novembre 2008 aveva assunto, poi, l’incarico di Senior Programs Planning Manager di Discovery Italia. Accanto a lei, per la parte marketing, ci sarà Antonio Ruiz. Già Channel Manager di Discovery Communications a Madrid, Ruiz approderà nel bel Paese per piazzare sui quattro mercati i prodotti studiati dalla sua collega.