La nuova scommessa di Laura Casarotto, direttore di Italia1, si chiama Flight 616. Un dating show inedito che ha dato il via ad un maggio più acceso del solito per la sua rete. Proprio la primavera di Italia 1 dà il la alla nostra intervista in cui cerchiamo di far sbottonare il direttore anche sulla prossima stagione… (video in fondo al post)
Laura Casarotto
LE 10 NOVITA’ DI ITALIA 1. “SPERIMENTAZIONE LASCIATA AI CANALI CHE SE VA BENE FANNO L’1%”
Realtà, musica, spettacolo e storie. Sono queste le quattro direzioni che percorre(rà) la rete del direttore Laura Casarotto (qui la nostra intervista) che, a pochi mesi dall’insediamento, racconta la sua nuova Italia 1.
REALTA’ – La prima è la realtà, ovvero quella che permea Le Iene, da una cui costola nascerà Centoventi. Il talk condotto da Nadia Toffa subirà delle variazioni, rispetto al progetto originario, e cambierà titolo. Al centro di ciascuna puntata ci saranno gli argomenti di stretta attualità e i personaggi che più hanno fatto discutere nel corso della settimana.“La notiziabilità è l’unico criterio per decidere chi viene in studio” rivela il direttore.
La realtà abita anche il nuovo preserale che, dopo anni e anni di telefilm, è occupato da due produzioni, Fattore Umano e Notorius. Del resto, spiega la Casarotto, “è la fascia da cui partire per un prime time solido”. Il direttore non si fa scoraggiare nemmeno dagli ascolti registrati sinora, visto il contesto particolare in cui tali novità sono inserite. Completano il primo filone gli eventi sportivi, le news di Studio Aperto e Tiki Taka.
MUSICA – Seconda direzione è la musica. Il direttore vorrebbe che la musica tornasse ad abitare la rete; una “musica dritta” che punta all’essenzialità come quella di Fronte Del Palco, veri e propri concerti trasmessi ogni giovedì in terza serata. La novità più curiosa sta, tuttavia, nel preserale, slot nel quale troverà spazio, da lunedì prossimo, Karaoke.
“è un format sacro, da lì viene un volto sacro, passatemi il termine, e quindi la scommessa è grande. In tempi in cui la musica è fatta di studi televisivi e di racconto, a noi piace fare un’altra scelta, quella della massima semplicità. Sono concerti non esclusivi della gente comune (…). E’ un recupero, è vero, ma io penso che in questo momento possa essere molto moderno. Angelo Pintus è la nostra scommessa…”