Interviste



20
settembre

ENRICO BERTOLINO A DM: CON WIKITALY RISCHIAMO DI NON INTERCETTARE IL TARGET DI RETE. SE UN PROGRAMMA NON E’ GUARDATO, NON HA SENSO ESSERCI

Enrico Bertolino e Miriam Leone

Enrico Bertolino e Miriam Leone

Comincia questa sera, in seconda serata su Rai 2, Wikitaly – Censimento Italia, il nuovo programma di Enrico Bertolino. A fare da spalla al comico milanese, l’ex Miss Italia Miriam Leone. La trasmissione si addentrerà fra le varie sfaccettature della Penisola basandosi sui dati dell’ultimo censimento. E soffermandosi sui quesiti obsoleti e sulle particolarità di un Paese in continua e rapida mutazione. Ecco cosa ci ha raccontato Bertolino del suo nuovo programma, senza tralasciare politica e progetti futuri, come Zelig e Glob.

Cosa ci racconti del nuovo programma?

“Wikitaly è un’idea di Marco Posani, avevamo voglia di sviluppare insieme un programma che ci aveva chiesto Rai 2 per la seconda serata del giovedì. Parte da un concetto di analisi del censimento che è stato fatto nel 2012: è stata fatta molta pressione quando sono stati mandati i moduli,  ma non c’è tanta eco della fotografia del Paese, forse perché ci sono problemi importanti da risolvere. Noi lo prenderemo un po’ come pretesto per fare il quadro dell’Italia di adesso, non tanto con l’analisi dei dati che sarebbe un po’ fredda, ma con la trasformazione dei dati in immagini. Il censimento viene fatto ogni dieci anni, noi partiamo dal ‘71, abbiamo a disposizione le teche Rai e intervisteremo gli ospiti con alcune domande che vengono fatte in maniera strana”.

Vladmir Luxuria farà da ‘cavia’ nella prima puntata?

“Sì, ci sono fenomeni e generi nuovi di cui si può parlare con ironia. Lui parlerà della risposta al quesito maschio o femmina? Anche sulla religione c’è un cambiamento notevole, ci sono delle nuove presenze rispetto a 10 anni fa, alcune chiese evangeliche portate dall’aumento esponenziale degli extracomuintari. Abbiamo un inviato, Alessandro Di Sarno, che è andato in una chiesa evangelica a vedere i loro riti. Di Sarno e Laura Gauthier sono stati nelle Iene, però il nostro stile non dovrà essere smascherare qualcosa, ma documentare. Si può essere inviati anche senza essere presi a bastonate  con le telecamere rotte. Ci sono altri modi per fare un’inchiesta che deve essere comunque divertente”.

Un programma con un messaggio socialmente utile…

“Non vorremmo avere un rilievo sociale, vorremo far sorridere delle persone con qualcosa che documenti una realtà, altrimenti avremmo fatto il solito programma con i comici in rassegna che arrivano, fanno il loro pezzo e se ne vanno. Ma sono consolidati e inflazionati. L’idea di fare un varietà con un sapore di informazione mi è sempre piaciuta, mi piace partire da una realtà oggettiva che può far sorridere ma deve anche far riflettere. E poi c’è bisogno di affrontare con più ironia certi temi”.

Un esperimento…

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20
settembre

KATIA FOLLESA A DM: AL CINEMA LAVORANO SEMPRE LE STESSE FACCE, PER LE COMICHE C’E’ PIU’ SPAZIO IN TV

Katia Follesa

Dopo una carriera in coppia accanto a Valeria Graci si ritrova a dividere un importante palco con un uomo, suo amico da più di dieci anni e spalla ideale per gag e improvvisazioni. Katia Follesa è più emozionata che mai per la conduzione di Zelig Off al fianco di Davide Paniate. Una seconda serata tutta da ridere per un programma che ha saputo reinventarsi più di ogni altro nel corso degli anni. Una coppia, quella composta da Katia e Davide, che raccoglie il testimone da Teresa Mannino e Federico Basso.

La domanda è d’obbligo: questa è la tua prima vera conduzione. Sei emozionata?

Emozionata? Qualcosa di più. Teresa Mannino, che è una cara amica, mi ha chiamata per farmi l’in bocca al lupo e non credeva che fossi così agitata, io che in genere, anche sul palco, sono la donna più tranquilla del mondo. Stavolta è stata davvero un’occasione importante, non voglio deludere e sono curiosa di vedermi in questo nuovo ruolo.

E’ un’edizione zero questa di Zelig Off. Siete su Italia1 e c’è un’energia tutta nuova…

Decisamente sì, è tutto nuovo a partire dalla scenografia e dai conduttori. Rimane il marchio ma cerchiamo di proporre un programma diverso e innovativo. Con Davide abbiamo deciso di non darci dei ruoli predefiniti, vogliamo essere naturali, improvvisando anche se necessario e non rubando spazio ai nuovi comici che si esibiranno. Con lui mi sento molto sicura, ci conosciamo da dieci anni, abbiamo iniziato assieme in teatro. E’ una persona fantastica, ci sosterremo a vicenda.

E invece ti farai influenzare dalle perfomance delle altre conduttrici di Zelig e Zelig Off come Hunziker, Incontrada, Cortellesi, Surina e Mannino?

Per me sarà curioso sperimentare la differenza fra comica di Zelig e presentatrice. Ho  un ruolo diverso dal passato e ho ben presente le conduzioni e le cifre stilistiche di Paola, Vanessa o Teresa. Credo però che l’unica via percorribile sia quella di non snaturare le mie caratteristiche, la vena comica che mi contraddistingue emergerà per forza di cose.

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18
settembre

VALERIO MORIGI A DM: NE L’ONORE E IL RISPETTO 3 SARO’ UNA BELVA

Valerio Morigi

A Valerio Morigi, occhi verdi e ricciolo ribelle, piace fare il cattivo. E da questa sera lo vedremo particolarmente a suo agio nei panni di Ettore De Nicola, uno dei cinque figli di Tripolina alias Giuliana De Sio ne L’Onore e il Rispetto – Parte Terza. Già apprezzato in Romanzo Criminale, Morigi sta lavorando anche al prossimo progetto di Ares, Baciamo le mani. Nel suo curriculum anche uno spot con Teresa Mannino, sulla bocca di tutti per l’impegno a Zelig. Ecco cosa ci ha raccontato.

Parlaci del tuo personaggio ne L’Onore e il Rispetto…

Ettore De Nicola è il figlio di Tripolina, il personaggio interpretato Giuliana De Sio, il maggiore di cinque fratelli: Ettore, Giasone, Paride, Venere e Patroclo. Venere è morta subito, Patroclo è scappato e siamo rimasti io, Giasone e Paride. Ettore è un criminale che entra ed esce dal carcere per vendicare la sorellina alla quale era molto attaccato. Farà un vero macello, è uno che fino a ora è sempre stato il braccio della mafia, la bassa manovalanza, quello che eseguiva i crimini. Adesso, mosso da istinti di vendetta, si farà valere.

Come ti sei trovato a vestire questi panni?

Benissimo perché è un personaggio molto netto, quasi fumettistico. È tagliato con l’accetta, è cattivo, feroce, è una belva. Quando c’è da riportare un istinto come la vendetta la cosa si fa molto più interessante. Poi sono nate cose molto belle con gli altri attori, con i quali l’intesa era fantastica anche fuori dal set.

Stai lavorando anche a Baciamo le mani…

Finiamo a dicembre, è una fiction sulle famiglie italo americane degli anni ‘40. Io sono un boss, sono cattivo anche questa volta, ma in maniera differente rispetto a L’Onore e il Rispetto: Giuliano Draghi (questo il nome del personaggio, ndDM) è anche più interessante a livello di personaggio perché è uno che decide e che demanda, non è l’esecutore, ma è la mente stratega della mafia.

Come hai iniziato a recitare?





18
settembre

BENIAMINO CATENA, REGISTA DI SQUADRA ANTIMAFIA A DM: DIFFICILE CHE SI PROSEGUA OLTRE LA QUINTA STAGIONE

Beniamino Catena e il cast di Squadra Antimafia 4

Beniamino Catena e il cast di Squadra Antimafia 4

C’è poco da fare e, soprattutto, ci sono poche critiche da muovere. Squadra Antimafia piace e il pubblico è pronto a riversarsi copioso, ogni lunedi, su Canale 5 per seguire una nuova puntata del quarto atto della saga. Cerchiamo di scoprirne le ragioni con il regista Beniamino Catena, interrompendolo durante le riprese della quinta stagione della fiction, iniziate da poco a Catania. Attenzione, le risposte alle domande evidenziate in rosso contengono anticipazioni.

Sì, stavo girando Squadra Antimafia 5. Siamo a Catania, l’azione si sposterà lì così avremo modo di esplorare la parte orientale della Sicilia. Dovrebbe essere la prima volta che un poliziesco seriale approda a Catania.

Hai annunciato un finale in tempo reale di Squadra Antimafia 4. Vorrei saperne di più…

Saranno 100 minuti in tempo reale nel senso che il tempo della puntata è lo stesso tempo narrativo del racconto. E’ come fosse in diretta, live. Tanto che ci sarà un countdown che ogni tanto apparirà per scandire il tempo che passa. Calcaterra sarà in pericolo e…

Finale già scelto o ci sono più ipotesi tra cui scegliere?

Già scelto e sarà completamente aperto. E’ come se fosse una scena che si interrompe.

Cosa fa di Squadra Antimafia una fiction a sfondo mafioso diversa dalle altre dello stesso genere?

Ha un elemento comics, da romanzo d’appendice, un tono molto romanzato e svincolato dalla realtà contingente. Quasi mitico. E la regia amplifica questo tono immaginifico, svincolandosi dal linguaggio tipico della fiction. E’ più polveroso, più sporco e più pop.

Più pop in che senso?


18
settembre

EVA HENGER A DM: NICOLE MINETTI E’ UN’AMICA E NON C’ENTRO NULLA CON LE VOCI SUL FILM PORNO

Eva Henger

C’è anche Eva Henger fra i volti generalisti scelti dal canale Vero per dare lustro all’offerta. L’ex signora Schicchi conduce sul canale 55 Pescati dalla rete, programma che strizza l’occhio alla precedente e riuscita esperienza al timone di Paperissima Sprint. L’occasione è buona anche per consolidare lo stretto rapporto fra la Henger e il web, è molto attiva su Twitter. Da cui, fra l’altro, è partita la querelle con Nicole Minetti. Ecco cosa ci ha raccontato.

Cosa ci dici di Pescati dalla rete?

È una trasmissione comica: ci sono personaggi o filmati pescati appunto da Youtube e o da altri siti internet. In ogni puntata facciamo la classifica dal quinto o dal terzo arrivando al primo della giornata. Eleggiamo il filmato più divertente o il personaggio più buffo.

Un video degno di essere menzionato?

Mi ha colpito molto un filmato caricato da alcuni guidatori che facevano cose molto pericolose, come andare in autostrada in contromano. L’ho trovato assurdo, non pensavo ci fosse gente così stupida in giro.

Come ti trovi a Vero?

Molto bene, è un bell’ambiente popolato da grandissimi professionisti. C’è una tranquillità incredibile e si lavora velocemente. Dietro le quinte ci sono persone che lavorano a Mediaset, Rai o La7, c’è un alto tasso di professionalità. Vedo poi su Twitter che quando posto che sarò su Vero le persone reagiscono con entusiasmo.





17
settembre

CARLA GOZZI A DM: IN GUARDAROBA PERFETTO NON BUTTEREMO VESTITI MA LI DAREMO IN BENEFICENZA. PROMOSSI KATE (IN TOPLESS) E RENZI, BERLUSCONI INVECE…

Carla Gozzi

La prima conduzione in solitaria non la spaventa per niente. In primo luogo perché nel suo nuovo programma farà quello che ha sempre fatto con successo nella vita, e cioè la consulente d’immagine. In secondo luogo perché, dopo anni di bollicine, bidoni e fashion nights con il fido Enzo Miccio avrà accanto a sé…Enza, che non è la versione femminile del popolare wedding planner bensì la mitica sarta che la segue ormai da anni. Carla Gozzi, la più nota style coach d’Italia, si gode gli attimi che precedono il debutto oggi, lunedì 17 settembre alle 15 su Real Time, del suo Guardaroba Perfetto, programma che segue l’ormai cult Ma come ti vesti? e il modaiolo Shopping Night.

Stavolta lavorerai con ciò che è nascosto all’interno dei nostri armadi. Davvero con i consigli giusti potremmo avere un Guardaroba Perfetto?

E’ questa la mia missione nel nuovo programma. Mi sono davvero divertita ad entrare nelle case di alcune mie fan o donne che mi seguono da tempo, da Nord a Sud, esplorando i loro armadi e trovandomi di fronte ad acquisti sbagliati, a capi mai messi o abiti ormai obsoleti. In Guardaroba Perfetto mi rivolgo a donne (e anche a qualche uomo) che per paura di sbagliare, rimangono aggrappate agli stessi vestiti di sempre, pur avendo nel loro armadio alcuni pezzi dall’alto potenziale ma che non hanno mai osato indossare. Fondamentali saranno gli abbinamenti che proporrò, per dare nuova vita a capi spesso dimenticati in fondo ai cassetti. Una bella novità sta poi nel fatto che i vestiti che non si possono re-inventare o riciclare non verranno buttati ma andranno in beneficenza ad Umana, l’associazione che finanzia numerosi progetti nel sud del mondo.

E poi alcuni pezzi vivranno una seconda vita grazie all’intervento di Enza..che non è la sorella di Enzo giusto?

Guarda, tutti mi chiedono se questa scelta sia fatta apposta, invece è solo una casualità. Enza è la mitica sarta che da tanti anni mi affianca nel lavoro. Io dico sempre che la miglior amica di una donna deve essere la sarta, perché è davvero fondamentale quando si tratta di creare un look nuovo e apportare delle modifiche. Stringere un abito in vita, accorciare delle gonne, applicare delle rouches su un abito noioso possono davvero fare la differenza per ottenere l’outfit perfetto. Enza avrà proprio questo compito, dovrà trasformare capi banali e mai messi in capi unici e ricercati.

La fashion democracy e cioè le catene di abbigliamento che propongono capi trendy a prezzi accessibili fa comodo, soprattutto in tempi di crisi. Così però non si corre il rischio di acquistare senza la dovuta accortezza incappando in qualche fashion crime?


14
settembre

SERGIO ASSISI A DM: DOPO NARDONE, SOGNO DI INTERPRETARE UN SANTO

Sergio Assisi

“Nella storia di un attore c’è sempre un medico o un commissario”. Sergio Assisi introduce così il protagonista della fiction che ha debuttato giovedì 6 settembre su Rai1: Il Commissario Nardone. Le sei puntate che compongono la serie sono nei cassetti di Viale Mazzini da qualche mese e trovano spazio in questo inizio di stagione, dando all’attore partenopeo la possibilità di rilanciarsi in tv dopo l’infortunio a Ballando con le stelle e lo scarso riscontro ottenuto dalla miniserie Zodiaco – Il Libro Perduto. Ecco cosa ci ha raccontato Assisi del nuovo personaggio e delle prossime fatiche in cantiere.

Cosa puoi dirci della tua interpretazione ne Il Commissario Nardone?

Nella vita di un attore c’è sempre un commissario o un medico, non solo in Italia, anche nelle fiction estere. Ecco, è arrivato anche il mio momento. La differenza con gli altri commissari sta nel fatto che si tratta di un personaggio realmente esistito e che tutta la storia si basa su fatti di cronaca realmente avvenuti negli anni ‘50. Mario Nardone è un commissario campano che è stato trasferito a Milano ed è stato in grado di trarre beneficio dallo spostamento. Maggiore è la responsabilità rispetto all’interpretazione di un personaggio di fantasia, per delineare il carattere di Nardone ci siamo dovuti basare sulle poche notizie che c’erano. Poi ho aggiunto la mia “napoletanità” e altri aspetti non presenti nella sceneggiatura.

A proposito di Napoli, sono numerosi i tuoi progetti legati alla città.

Cerco di portare la mia cultura ovunque, sono di un campanilismo sfrenato. Che sia un libro, o uno spot cerco di portare il mio bagaglio. Napoli è un mondo a parte, è innegabile che sia la culla della cultura, in molti criticheranno questa affermazione ma per me è così. I napoletani hanno una marcia in più, è un fatto genetico e io sono fiero di essere un testimone di ciò.

Quest’anno hai partecipato a Ballando con le stelle. Qual è il bilancio della tua partecipazione?

Estremamente positivo, al di là dell’infortunio. Anche se voi avete parlato di esperienza mal riuscita, ma anche ai grandissimi atleti capita di farsi male dopo essersi preparati a dovere. Il bilancio è positivo soprattutto per gli incontri fatti, sono rimasto molto amico di tutti coloro che hanno partecipato e ho trovato in Milly Carlucci una donna di altri tempi. E’ una persona di una galanteria e correttezza che non vedevo da tempo. Non tutti sanno, invece, che mi hanno scritto maestri di danza dalla Russia, da mezza Europa e italiani e mi hanno fatto i complimenti. Hanno visto potenzialità di cui non ero a conoscenza. Questo è più importante di un 4 in giuria.

Prenderesti parte a un altro reality?


13
settembre

EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA A DM: PECHINO EXPRESS E’ LA PIU’ GRANDE AVVENTURA DI VIAGGIO MAI VISTA IN TV. ADOREREI FARE L’INVIATO DE LE IENE

Emanuele Filiberto

Manca poco al debutto di Pechino Express, l’adventure game di Rai 2 in partenza stasera alle 21.05 su Rai2. La curiosità c’è: il nuovo show targato Magnolia è, infatti, il primo reality on the road della tv italiana. Al timone nelle vesti di inviato d’eccezione Emanuele Filiberto al quale spetterà il compito di illustrare sul campo il percorso delle dieci coppie concorrenti raccontandone i retroscena.  A DavideMaggio.it che l’ha intervistato, l’erede di casa Savoia non nasconde il suo entusiasmo verso la più grande avventura televisiva della sua carriera.

Che avventura è stata Pechino Express? (il reality è già stato registrato)

E’ la più grande avventura umana e di viaggio mai vista in televisione: diecimila chilometri, tre paesi sconosciuti e misteriosi, dieci coppie di concorrenti che devono vivere con due euro al giorno a contatto con una cultura nuova…

Anche tu hai dovuto viaggiare. Com’è stato?

Duro perché lì è tutto più complicato. A cominciare dal clima, c’erano anche 48 gradi con il 98% di umidità. Me la sono cavata però, e spero di esser stato un buon narratore.

Perché ti hanno scelto?

In conferenza stampa il direttore di Rai2 ha detto di avermi scelto perché mi reputava particolarmente adatto. Ho viaggiato molto nella mia vita e ho già fatto esperienze simili, con i rally ad esempio. Conosco bene l’avventura. Pechino Express mi ha dato tantissimo, ho imparato tanto di questo mestiere che amo e voglio continuare a fare.

Non c’è rischio che la tua immagine così forte rischi di far passare in secondo piano il programma?