Indignados



20
ottobre

G DAY: SCONTRINI DI PIAZZA, LA RISPOSTA DI GEPPI AI DUE EURO DI MARONI

G Day

Questi due euro glieli dai o glieli tiri? E’ la domanda che Geppi Cucciari rivolge a Giuseppe Battiston nel corso della puntata odierna di G Day, dedicata allo sfottò della proposta del ministro Maroni: due euro per scendere in piazza e manifestare, una sorta di cauzione per cautelare le amministrazioni e i cittadini coinvolti nelle proteste pubbliche. Scendo in piazza con la carta di credito- risponde il paffuto attore. L’obiettivo di stasera è chiaro, e del resto si presta magnificamente alla parodia.

Il balletto della presa in giro porta a un menu di proposte bislacche da suggerire alla politica: obbligare i manifestanti a protestare uno alla volta, mettere in giro estintori di peluche, dotare le forze dell’ordine di altoparlante e dell’ultimo cd di Fossati per disperdere la folla, creare estrazioni vincenti di Super Enalotto con la scadenza di cinque minuti, convincere Lapo Elkann a parcheggiare in testa al corteo della protesta.

Il programma spara velocemente le sue cartucce e cerca di trovare la nuova via della satira serale (dalla quale e’ comunque molto distante), quel sentiero che la televisione batte poco ultimamente per paura di non resistere al confronto con i due archetipi del genere, Blob e Striscia la Notizia, con le loro diverse ricette e target. 




15
ottobre

ROMA A FERRO E FUOCO, LA PROTESTA DEGLI INDIGNADOS DEGENERA. NICHI VENDOLA A SKYTG24: I BLACK BLOCK ‘ALLEATI’ DEL PALAZZO

Roma, guerriglia urbana

Alla faccia dell’invasione pacifica. Qui più che gli indignados si vedono i delinquentes. La città di Roma sta vivendo ore di tensione, dopo che la manifestazione di protesta contro la crisi e le misure del Governo è degenerata in una vera e propria guerriglia. Dal corteo principale, sono infatti spuntati i temuti black block ed è iniziata l’okkupazione violenta della Capitale. Auto date alle fiamme, vetrine di negozi sfondate, banche assaltate e lancio di bombe carta contro un’agenzia interinale e una sede del Ministero della Difesa: ecco lo scenario da incubo nel quale è piombata questo pomeriggio la Città Eterna. E pensare che doveva essere solo una protesta pacifica e colorata. Sì, col piffero (e con le molotov).

Le tv, per quanto possibile, stanno raccontando in diretta la guerriglia. In particolare, seguiamo le immagini sui canali all news RaiNews 24 e SkyTg24. Da apprezzare il loro lavoro giornalistico in tempo reale e in condizioni non proprio favorevoli. A vedere le riprese, infatti, sembra di stare in trincea. A conferma di questa sensazione, arriva la notizia che proprio due troupe di Sky sono state aggredite da un gruppo di teppisti. Ferito al volto un 60enne che si trovava su via Cavour e tentava di fermare un lancio di bottiglie contro i vigili del fuoco che spegnevano un rogo appena appiccato.

Grazie alle riprese televisive e al commento giornalistico, il telespettatore riesce a farsi un’idea più chiara di quello che esattamente sta accadendo. Si apprende così che ormai i cortei di Roma sono due: uno violento e uno pacifico, che condanna gli atti di guerriglia messi in atto dal primo. E i semplici indignados si sono più volte smarcati dai black block, respingendoli. Tuttavia, questo non ha impedito agli incappucciati di mettere a ferro e fuoco la Capitale, catturando l’attenzione mediatica e lasciando in secondo piano i reali motivi della protesta. A piazza San Giovanni la Polizia attiva gli idranti. La situazione – dicono su Sky – si sta facendo pericolosa.