Lui ha parlato di mobbing da parte dell’azienda pubblica, che da anni lo relega in un sottoscala di Viale Mazzini a gestire le attività minori che, puntualmente, diventano un successo. Rai4 è un piccolo gioiello che, nonostante gli investimenti, è riuscito a primeggiare tra le reti digitali raggiungendo l’1% di share in quasi tutte le fasce orarie.
Ma l’azienda pare fare orecchie da mercante: se per Rai4 viene speso un milione di euro e la Sipra ne incassa ben 13, per Rai5 – che invece sin dalla nascita ha avuto appoggio incondizionato dai piani alti nonostante gli ascolti tutt’altro che eccezionali – si va in pareggio con una spesa di 8 milioni di euro e un incasso di 8 (fonte: il Fatto Quotidiano). Carlo Freccero, che nel mentre ha chiesto la possibilità di produrre fiction e intrattenimento (proposta rimandata al mittente però), non ci sta e si sfoga a mezzo stampa contro il settimo piano, annunciando anche ricorso per i 10 giorni di sospensione inflittigli a causa della famosa telefonata con il giornalista di Libero.
Ma il Direttore della quarta rete pubblica non sta certo con le mani in mano: stando a quanto rivelato dal sito Lettera43 pare che Freccero abbia avuto dei colloqui con Giovanni Stella, l’AD di Telecom Italia Media, per subentrare a Paolo Ruffini e riportare in auge una rete che nell’ultimo periodo, nonostante l’innesto di diversi artisti “ripudiati” da Viale Mazzini, non riesce a decollare. I contatti sembra ci siano stati prima del fattaccio relativo a Fisica o Chimica, e Stella lo voleva inizialmente come supervisore dei programmi.