Festival di Sanremo 2013



16
febbraio

SANREMO 2013: LA FARFALLINA DI LUCIANA LITTIZZETTO

La farfalla di Luciana Littizzetto a Sanremo 2013

La farfalla di Luciana Littizzetto a Sanremo 2013

Anche quest’anno il Festival di Sanremo ha la sua farfallina. Siamo sicuri che non avrà lo stesso effetto scandalo provocato l’anno scorso da quella di Belen (ecco la celebre discesa del 2012) ma siamo altrettanto sicuri che l’apparizione della Littizzetto “infarfallata” darà lo spunto per rimandare in onda a ripetizione la discesa dalla scala ormai più famosa del Festival. Per annullarlo, dobbiamo aspettare la caduta clamorosa dalla scala, che tutte la temono, ma nessuna ci cade.




16
febbraio

SANREMO 2013: GLI OSPITI DELLA SERATA FINALE – 16 FEBBRAIO 2013

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

L’edizione del Festival di Sanremo che volge al termine si è caratterizzata non tanto per la proposizione di due brani per ciascun Big o per il fatto che Bianca Balti stasera “indosserà dei vestiti” come annunciato stamattina nel corso della  conferenza stampa, ma per un altro motivo: la scelta di ospiti meno ’super’ e più umani (ah, la spending review!). Passando dal fascino da sirena di Bar Refaeli e arrivando alla voce graffiante e melodica di Asaf Avidan, il Festival targato Fazio-Littizzetto si prepara a chiudere i battenti sotto l’egida di ottimi ascolti e discreti riscontri di critica.

Ad esprimere un giudizio insieme al pubblico votante sui 14 Big in gara (ordine di uscita qui) sarà, come ieri, la Giuria di Qualità che “vanterà” stasera il bis di Beppe Fiorello in sostituzione di Carlo Verdone: riuscirà a risparmiarci i gorgheggi proposti nel corso della seconda puntata della kermesse per pubblicizzare la nuova fiction Volare sulla vita di Domenico Modugno? A calcare il palco dell’Ariston saranno inoltre la modella Bianca Balti che, nel corso della conferenza stampa, si è mostrata entusiasta della sua partecipazione con un’euforia e trasporto in puro stile Federica Felini del 2005; il pilone della Nazionale Martin Castrogiovanni, sintomo che lo sport, dalle presenter campionesse di scherma alle Olimpiadi di Londra 2012 alla testimonianza di Roberto Baggio, è ormai il nuovo partner artistico della musica festivaliera; la cantante Birdy, celebre cantautrice inglese famosissima in Patria; l’outsider Andrea Boccelli con suo figlio, il diciottenne Amos e, infine, il comico Claudio Bisio.

Certo, siamo lontani dai Super-Ospiti del calibro di Robert De Niro e della sua disastrosa intervista con Elisabetta Canalis due anni fa, di Madonna, letteralmente cacciata dal palco dell’Ariston da un imbarazzato Raimondo Vianello nel 1998 e da un travolgente Will Smith e dal suo rap improvvisato con Paolo Bonolis nel 2005: ma Sanremo è sempre Sanremo.


16
febbraio

SANREMO 2013: SCALETTA DELLA SERATA FINALE, SABATO 16 FEBBRAIO

Luciana Littizzetto - Sanremo 2013

Siamo giunti all’ultimo appuntamento con il Festival di Sanremo 2013. C’è molta attesa per la serata finale che incoronerà il vincitore di questa 63^edizione condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. In programma per la finale non solo la tappa conclusiva della gara ma anche un nutrito parterre di ospiti.

LA FINALE DEI BIG - I 14 campioni si esibiranno con il loro brano in gara. La votazione avverrà con sistema misto che comprende la Giuria di Qualità (50%), il pubblico con il televoto (25%) e il computo dei risultati ottenuti nella serata di giovedì (25%). Questo l’ordine di uscita dei big, ribaltato rispetto alla serata di giovedì:

- Raphael Gualazzi con “Sai (ci basta un sogno)
- Almamegretta con “Mamma non lo sa”
- Daniele Silvestri con “A bocca chiusa”
- Modà con “Se si potesse non morire”
- Simone Cristicchi con “La prima volta (che sono morto)”
- Maria Nazionale con “E’ colpa mia”
- Annalisa con “Scintille”
- Max Gazzè con “Sotto casa”
- Chiara Galiazzo con “Il futuro che sarà”
- Marta sui Tubi con “Vorrei”
- Malika Ayane con “E se poi”
- Elio e le Storie Tese con “La canzone mononota”
- Marco Mengoni con “L’essenziale”
- Simona Molinari & Peter Cincotti con “La felicità”

Le tre canzoni piu votate verranno poi riproposte dai big sul palco dell’Ariston. Ci sarà quindi una nuova votazione da parte del televoto (50%) e della Giuria di qualità (50%). La Giuria di qualità sarà presieduta da Nicola Piovani e composta da Eleonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Claudio Coccoluto, Serena Dandini, Paolo Giordano, Nicoletta Mantovani, Rita Marcotulli e Beppe Fiorello. Seguirà l’annuncio del podio e la proclamazione del vincitore.





16
febbraio

SANREMO 2013: L’EDITORIALE DI CARLO FRECCERO PER DM. FESTIVAL TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE

Pippo Baudo, Fabio Fazio e Luciana Littizzetto

di CARLO FRECCERO per DavideMaggio.it

Quando si lavora su una trasmissione che è anche un evento, un’istituzione, come il Festival di Sanremo, piuttosto che Miss Italia o il Giro d’Italia, il compito del conduttore è officiare una trasmissione già codificata, rinnovarla lavorando sulla sua memoria storica. Questo lavoro sulla traduzione, per legarla e rinnovarla, è il meccanismo che permette di sopravvivere al concetto di tradizione e autore. Rinnovare il Festival di Sanremo significa partire: ma cosa caratterizza il Festival di Sanremo?

Rinnovare significa cambiare, ma anche enfatizzare il passato, conservarlo, contrapporre il nuovo all’esasperazione del vecchio. Il Festival di quest’anno è nuovo nella misura in cui cerca nuove strade, anche a livello musicale, dando spazio ai fenomeni emergenti sul mercato. Nello stesso tempo è tradizionale nella misura in cui ritaglia, ad ogni serata, uno spazio per gli aspetti più tipici,  eccessivi, ridondanti, dell’estetica tradizionale dell’evento.

Quest’anno non sono in gara le vecchie glorie nazionali. Nonostante ciò ogni sera, accanto all’ospite internazionale di tendenza, c’è spazio per una gloria arci italiana: Toto Cotugno, (Ricchi e Poveri), Albano e Pippo Baudo. Il gusto nazionalpopolare sopravvive, ma, ancora una volta, in una bacheca di cristallo, che rende il kitsch accettabile, il cattivo gusto o comunque il gusto popolare un vezzo elitario perfettamente coniugabile con il nuovo.


16
febbraio

SANREMO 2013: CHI SARA’ IL VINCITORE?

Marco Mengoni canta "Ciao amore ciao"

Finalmente siamo arrivati al fatidico momento della verità: chi vincerà la 63esima edizione del Festival di Sanremo? Malgrado un ascolto non particolarmente forte e consolidato delle canzoni in gara anche per il doppio repertorio eseguito da ciascun artista a inizio kermesse, ognuno è sicuro di aver indovinato il nome del vincitore che verrà decretato stasera verso le 0.30, come riferito alla conferenza stampa di oggi, ma chi avrà ragione?

Se la classifica provvisoria stilata nel corso della terza puntata trovasse una vaga conferma, troveremmo due artisti della scuderia talent in vetta alla classifica: Marco Mengoni al primo posto e Annalisa Scarrone al terzo, rincorsi da Chiara Galiazzo e la sua “Il futuro che sarà” al quarto posto, ma sarà davvero così? Certo, Mengoni troverebbe sicuramente un riscatto da un’immeritata medaglia di bronzo nel 2010, superato da Pupo ed Emanuele Filiberto piazzatisi alla seconda posizione, mentre per Annalisa sarebbe l’ennesima conferma del predominio Defilippiano il quel dell’Ariston. Occhio anche ai Modà e ai loro numerosissimi fan che potrebbero seriamente prosciugare il credito e la batteria dei propri smratphone pur di vedere i loro beniamini insigniti del premio. E gli altri?

La ricercatezza e la poesia di brani raffinati se pur orecchiabili come quello di Malika Ayane potrebbe trovare serie difficoltà per arrivare in vetta, come annunciato dalla stessa cantante nel corso della puntata odierna di Mezzogiorno in Famiglia. Se Elio e le Storie Tese potrebbero avere dalla loro la giuria di qualità, la prorompente Maria Nazionale potrebbe accendere gli animi del televoto partenopeo. Orecchiabile e insolita, in piena simbiosi col suo essere, Sotto casa” di Max Gazzè potrebbe sparare ancora qualche cartuccia in suo favore, contando, sicuramente, in un ampio passaggio in radio e su Itunes.





16
febbraio

SANREMO 2013: LE PAGELLE/4. PROMOSSI MAGGIO E RUBINO, BOCCIATI IL “CONFLITTO DI INTERESSE” DEGLI ELIO E PIPPO BAUDO

Antonio Maggio

9 ad Antonio Maggio. La nuova proposta pugliese vince e convince. Dicono che sia spavaldo ma per uno che vuole fare la popstar non è necessariamente un difetto.

7 a Renzo Rubino. Tradito a sorpresa dalla giuria di qualità, il cantante de Il postino non è riuscito ad agguantare la vittoria. Bravo comunque nell’impresa di accendere i riflettori su di sè rimanendo impresso per un’ottima interpretazione di una canzone tanto valida quanto complessa.

6 a Emma Marrone e Annalisa. Le due “amiche di Maria” sul palco danno prova del loro talento in una performance decisamente troppo carica. Dal punto di vista della comunicazione, invece, Annalisa avrebbe potuto scegliere un partner che non ricordasse il suo passato.

6 alla serata Sanremo Story. Partito bene, il quinto appuntamento con il Festival affonda tra mancanza di competizione, assenza di duetti e l’inesorabile lentezza. Anche nella finale i giovani sono stati messi da parte.


16
febbraio

SANREMO 2013: L’EDITORIALE DI PIERO CHIAMBRETTI PER DM

Sanremo 2013 - Piero Chiambretti - Pippo Baudo

Sanremo 2013 - Piero Chiambretti - Pippo Baudo

di PIERO CHIAMBRETTI per DavideMaggio.it

Sono da cinque giorni a Sanremo, la città dei fiori di Amsterdam, per seguire per Radio 2 il festival della contemporaneità. Una volta il Festival era lo specchio del Paese, adesso è il Paese che chiede al Festival lo specchio.

Radio 2 si chiama così perchè siamo in due a realizzare questo programma andato in onda tutte le sere in contemporanea con la più famosa kermesse musicale dell’Unione Sovietica trasmessa da Rai 1. I due in questione sono due imitatori eccezionali: Gianfranco Butinar che interpreta 21 voci ma è pagato per una, e Gabriella Germani che ne imita altrettante ma viene quasi gratis.

Seguire il Festival dalla postazione radio è un’esperienza notevolissima. Guardi la trasmissione, vedi immagini ma non senti l’audio (perchè quello lo facciamo noi) e ti rivolgi ad un pubblico misterioso: automobilisti, autotrasportatori, i senza fissa dimora, tutti lontani da un apparecchio televisivo riesumato per il Festival della canzone. La Radio è la contemporaneità, altro che la tv; mentre ascolti fai almeno altre 20 cose contemporeamente. Tra queste spostare un voto, spostare un mobile, spegnere il cervello, il telefonino, la bocca e ahimè pure la radio.

Gli ascolti della sessantreesima edizione del Festival hanno dimostrato una cosa: che una tv sola è meglio di 900. Sappiamo cosa guardare, commentare e, nel caso, rimuovere.

Il mondo in questa settimana ha cercato di fare la sua personale controprogrammazione alla kermesse: dimissioni del pontefice, arresti eccellenti, asteroidi, assassini olimpici potenziali, ma nulla ha potuto fermare la corazzata dei buoni sentimenti, specchio di un Paese stanco di farfalle e galline.

In conclusione, visto il trend, consiglierei ai dirigenti della Rai di organizzarne subito un altro a Pasqua.

Ah, dimenticavo, il Festival ha stabilito un record. Nella categoria giovani, per la prima volta ha vinto un blogger: Maggio, Davide però!


16
febbraio

SANREMO 2013: IL COMMENTO DEGLI SPEAKER ALLA QUARTA PUNTATA (CARLETTO, CAPUTI, PARPIGLIA – RTL 102.5, RENNA – RDS, BERRINO – RMC, PASSONI – DEEJAY)

Antonio Maggio a Sanremo 2013

Antonio Maggio a Sanremo 2013

CARLETTO, CAPUTI, PARPIGLIA – RTL 102.5 – Grande Antonio Maggio per la sua forza di volontà

Il primo verdetto è arrivato e personalmente mi ha convinto molto. Tra i giovani ha vinto Antonio Maggio un ragazzo salentino, già vincitore della prima edizione di X Factor, che ha avuto una tenacia fenomenale nel portare avanti il suo progetto discografico nonostante tutto e tutti. Lo dico perchè l’ho conosciuto quando, terminata la sua esperienza con gli Aram Quartet, era alla sfrenata ricerca di una casa discogafica che potesse pubblicare le sue idee musicali. Bravo Antonio! Hai vinto e con te ha vinto la tua tenacia e la tua immensa forza di volontà! Per quanto riguarda il resto della serata con Massimo Caputi abbiamo apprezzato la qualità degli ospiti, da Stefano Bollani (favoloso!!!) a Caetano Veloso, anche se non c’è sembrata adeguata la scelta di collocarli alla fine togliendo spazio e attenzione sui giovani: ma non è questo il paese dove tutti si puliscono la bocca chiedendo più visibilità per i giovani? A proposito di giovani, per Gabriele Parpiglia il momento  più emozionante fino ad oggi del Festival sono state le lacrime di Maggio e il suo saluto alla madre e al padre! Per quanto riguarda le canzoni storiche sanremesi abbinate agli artisti in gara, molte le bocciature e poche le promozioni, ma per non far torto a nessuno ci limitiamo solo a menzionare la cosa… Un colpo alla botte e uno al coperchio, però ragazzi “Io che non vivo” riarrangiata dai Modà è stata tanta roba!!! Carletto ( su twitter @carlettoweb)

ROSARIA RENNA – RDS – 10 e lode a Mengoni. Avrei fermato l’esibizione di Gualazzi

Sarà che ricordare con nostalgia è diventato sport nazionale anche grazie a trasmissioni come i Migliori anni, la serata Sanremo Story è la mia preferita e più attesa da tempo. E mi sembra di essere in buona compagnia, visti gli ascolti. Canzoni decisamente più belle di quelle in gara, modi creativi di reinterpretare classici immortali, curiosità di ascoltare evergreen rivisti e corretti dal gusto moderno: ieri mi sono spalmata sul divano con una certa soddisfazione, pronta a farmi travolgere da emozioni e lacrime. Non sono stata delusa. I miei momenti preferiti due: Marco Mengoni, sublime con il suo omaggio a Luigi Tenco. Oltre ad averlo interpretato in modo totale, perfetto, coinvolgente ha avuto  il merito di sdoganare al folto pubblico che lo segue il genio dello sfortunato cantante. Bravo Marco, 10 e lode! Lacrime di divertimento irresistibile con Elio e le storie tese. Lo so, mi ripeto, ma cosa dire di questi straordinari musicisti se non che sono ge-ni-a-li!!! Con la chicca di Rocco Siffredi che declama Prevert: touché. Una delle mie canzoni preferite di tutti i tempi è Che freddo fa di Nada e sono stata felice di risentirla da Max Gazzè. Brava, anche se emozionata e alle prese con il mito Mimì, Chiara. Poi, sarà che sono donna e, notoriamente, incapace di capire il jazz, ma avrei voluto irrompere sul palco per interrompere l’esibizione di Gualazzi. Come ha tweettato il mio amico e collega Pippo Pelo, ha spento la Luce. Ma ho letto commenti entusiasti sulla sua versione del capolavoro di Elisa, quindi forse è un problema nostro. Ho apprezzato anche Il ragazzo della via Gluck di Almamegretta, Silvestri e l’intenso omaggio a Dalla,ritrovare la grande Antonella Ruggero e l’accoppiata Annalisa Emma per Alice. Insomma ieri c’era un’atmosfera così bella che mi sarebbe piaciuta anche la versione di una qualsiasi canzone nella versione di un qualunque politico italiano. E ho detto tutto. Poi, in ordine sparso: bellissime le gambe (e non solo) della Molinari; tenerezza infinita per Baudo invecchiato, ma finalmente con i capelli bianchi, meravigliosi e veri; commozione per Mike e la sua”allegria”; mancanza di parole per Bollani e Veloso, forse rende l’idea un”grazie di esistere”. E, immagine forte e magnifica, la Littizzetto vestita da Casco d’Oro. Sarà che eravamo tutti mediamente più giovani e felici anni e anni fa e anche il futuro era una cosa meravigliosa di là da venire, non una nebulosa nera e minacciosa, come oggi. A-ri-grazie Luciana.

Luisella Berrino – RMC – Non ci sono più i Festival di una volta

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